Decine di migliaia di persone in piazza, città bloccate, metro chiuse. Manifestanti pacifici in Russia e, secondo l’ong Ovd-Info, oltre 5mila sono stati fermati. Tra questi anche Yulia Navalnaya, moglie del dissidente russo Aleksey Navalny. L’avvocato 44enne è in carcere, al Matrosskaya Tishina di Mosca, è il principale dissidente del Presidente Vladimir Putin. E i russi scendono in piazza, come non succedeva da decenni. Con il fratello del dissidente Oleg in carcere, come la collaboratrice Lyubov Sobol, Yulia Navalny potrebbe raccogliere l’eredità della leadership del marito, lo scrivono in tanti, già in questi giorni è al centro dell’attenzione dei media.

Le proteste erano esplose già lo scorso fine settimana in Russia. Gli agenti sono intervenuti a colpi di manganello e taser, anche quando i manifestanti erano già nelle loro mani. A far esplodere questa ondata di malcontento verso Putin il caso dell’avvelenamento e dell’arresto di Navalny e la pubblicazione, sempre da parte dell’avvocato, attraversi la Fondazione anticorruzione da lui creata, di un’inchiesta sul “castello segreto” sul Mar Nero da oltre 7.000 ettari. Il 17 gennaio, al suo rientro in Russia, dopo le cure a Berlino, l’arresto di Navalny all’aeroporto di Mosca. Domani sarà processato per violazione del controllo giudiziario: potrebbe scontare tre anni e mezzo per una condanna per truffa (una sorta di pena sospesa) e altri 10 anni per appropriazione indebita.

All’aeroporto, già diventato simbolico, lo scatto del bacio con la moglie Yulia. “Mi hai salvato”, aveva scritto su Telegram Aleksey al risveglio nell’ospedale di Berlino. Yulia Navalnaya è laureata in Relazioni Internazionali, ex funzionaria di banca, 44 anni. La coppia ha avuto due figli. La donna ha vissuto tutte le aggressioni e le sventure giudiziarie, politiche e personali del marito. Lo scorso agosto, dopo un tour elettorale in Siberia, l’avvelenamento di Navalny con il gas nervino Novichok. Soltanto l’atterraggio di emergenza ha salvato la vita all’avvocato. Yulia parlava con i giornalisti e metteva in dubbio le esternazioni dei medici di Omsk, dove Navalny era ricoverato. È stata lei a scrivere a Putin per chiedere il trasferimento in Germania.

Con l’avvelenamento del marito la personalità di Yulia è emersa come mai era successo prima. Se Navalny sarà condannato, molti ipotizzano, potrebbe essere lei a sostituirlo nella leadership. C’è chi anticipa una sua candidatura alle parlamentari di settembre. Nessuna conferma. È stata arrestata durante le proteste del 23 gennaio e ieri, quando agenti in assetto antisommossa l’hanno fermata e caricata su un furgoncino scuro impedendole di raggiungere  il carcere di Mosca dov’è detenuto il marito. Yulia oggi dovrà comparire in tribunale.

“Il suo ruolo è certamente cambiato. Ha carisma e fascino, è una persona creativa e coraggiosa e può facilmente sostituire suo marito se necessario”, spiega l’esperto di politica russa Konstantin Kalachev all’Afp. Alcuni media la descrivono come un agente destabilizzatore della Russia per contro dell’Occidente. Proprio come il marito e il Fondo Anti-Corruzione creato dallo stesso Navalny.

Antonio Lamorte

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