Il caso all'Esquilino
“È incinta e ha subito violenza, ma non sappiamo dove sia”, continuano le ricerche di Dana, scomparsa nel nulla

Era solita camminare nel quartiere Esquilino e fare l’elemosina ai passanti per procurarsi quel poco da mangiare, per sopravvivere in strada e nutrire il bambino che ha in grembo. Di lei si sa poco, solo il nome, Dana. Viene dell’est Europa, probabilmente è ucraina.
E’ difficile parlare con lei. Sa poche parole in italiano. Dana, infatti, si esprime prevalentemente in russo, ma parla correttamente anche inglese e tedesco.
Arrivata nel quartiere nel mese di aprile, i residenti della zona erano abituati alla sua presenza e alla sua gentilezza. Nel tempo, gli abitanti hanno aiutato la donna sui 30 anni che ha iniziato a mostrare anche segni di possibili violenze, come graffi, ecchimosi e lividi sulle braccia e in altre parti del corpo.
Ma da qualche giorno Dana è sparita. Gli abitanti del quartiere sono in apprensione. Ad alcuni, infatti, non è passato inosservato il cambio di atteggiamento della giovane donna, dopo diversi alterchi che ha avuto con alcune persone, prevalentemente straniere.
Dalla tranquillità, infatti, Dana è passata in pochi giorni a mostrare segni di squilibrio. Prova, secondo alcuni residenti, degli abusi sessuali di cui è stata ripetutamente vittima nell’ultimo periodo. Dopo gli alterchi, infatti, i residenti l’hanno vista girare per le strade dell’Esquilino piena di graffi e lividi e indossare ciabatte e vestiti logori.
Preoccupati, i residenti hanno scritto all’ambasciata ucraina perché si attivi alla ricerca di eventuali parenti o amici. La donna ha infatti con sé il passaporto. L’invito a chiunque la avvisti è chiamare i servizi sociali (800.440022) o il 118.
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