La terza elezione
Elezioni della città metropolitana, così i cittadini non decidono nulla

Dopo quelle del 2014 e del 2016, anche le terza elezione “di secondo livello” per i consiglieri metropolitani di Napoli si è tenuta. I consiglieri metropolitani sono stati eletti a seguito della votazione tenutasi domenica scorsa nella sede dell’ente e piazza Matteotti. E ancora una volta i cittadini di Napoli e provincia non hanno potuto scegliere direttamente i propri rappresentanti come avveniva prima della tristemente famosa legge “Delrio”, la riforma degli enti locali introdotta con la legge 56 del 2014 ha ridefinito l’ordinamento delle province ed istituito le Città metropolitane voluta appunto dall’allora ministro degli affari regionali, il piddino Graziano Delrio.
Non sono infatti i cittadini elettori che determinano i loro rappresentanti in questa istituzione, ma sono i sindaci e i consiglieri dei 92 Comuni della Città Metropolitana, chiamati al voto per eleggere i 24 consiglieri che, insieme al sindaco metropolitano, comporranno il Consiglio Metropolitano di Napoli. In pratica, consiglieri comunali che votano consiglieri comunali escludendo praticamente dalla scelta i cittadini, una mortificazione del primo articolo della Costituzione che assegna proprio a loro la sovranità popolare. Con questo sistema elettorale che esclude il votante-cittadino, non è infatti assicurata la libertà di voto, elemento fondamentale delle democrazie dove, a fianco della separazione dei poteri e non della loro concentrazione la rappresentanza negli enti locali avviene previa elezione da parte del corpo elettorale: il popolo.
Basti pensare che il sindaco metropolitano non è scelto nemmeno dai consiglieri metropolitani, che si eleggono tra di loro, ma risulta addirittura «di diritto» il Sindaco del Comune capoluogo. Una cosa senza senso. Nel nostro caso, il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, eletto con circa 218mila voti dei cittadini napoletani diviene automaticamente sindaco della Città metropolitana di Napoli, un territorio di tre milioni di abitanti. Un’imposizione antidemocratica che passa quasi inosservata agli occhi dei tanti sfiduciati dalla politica, un mondo che sembra sempre più parlare solo a se stesso.
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