Giancarlo Pittelli ritorna a casa. Nella sera del suo compleanno. E prima che il garante dei detenuti Mauro Palma sia riuscito ad andarlo a trovare. Non esce da libero, come sarebbe giusto, dopo due anni e due mesi di custodia cautelare. Ma esce comunque dal carcere di Melfi, provato da un lungo digiuno di protesta, per tornare ai domiciliari, da cui era stato prelevato per decisione del tribunale di Vibo Valentia ( lo stesso che ha emesso ieri sera l’ordinanza di scarcerazione) dopo che aveva scritto una lettera al ministro Carfagna.

Il ritorno a casa l’avvocato Pittelli se lo è guadagnato tutto, ma è anche merito della mobilitazione coraggiosa dei suoi amici e compagni di scuola, primo tra tutti Enrico Seta, che con insistenza e senza timore di mettere le mani nelle intoccabili inchieste del procuratore Gratteri, ha cercato tutti, ha spiegato con pazienza che voleva salvare la vita a un suo amico, cui voleva bene e che aveva sempre stimato. Così nell’arco di una settimana l’appello degli amici aveva raccolto oltre millecinquecento firme, moltissime di avvocati, e anche di venticinque parlamentari. Pochi? Molti? Abbastanza, per i tempi. E due interrogazioni al ministro Cartabia (che ci risulta si sia mostrata sensibile alla lettera che le abbiamo inviato da questo giornale), una dei deputati Magi, Giachetti e Bruno Bossio, con la richiesta di ispezione al tribunale di Lamezia, l’altra del deputato della Lega Manfredi Potenti, che aveva già firmato anche l’appello.

Grande sospiro di sollievo da parte di tutti, ieri sera, familiari e amici, soprattutto dopo che Pittelli aveva fatto sapere che con il digiuno sarebbe “andato fino in fondo”. E si capiva che lo avrebbe fatto davvero. Devono averlo pensato anche i magistrati, che citano le sue condizioni di salute, nella decisione assunta. Anche se nell’ordinanza non mancano di sottolineare, in senso letterale, la prescrizione al detenuto di “non allontanarsi dal luogo di esecuzione della misura cautelare…e di non comunicare (con alcun mezzo, anche telefonico o telematico) con persone diverse da quelle che con lui coabitano o che lo assistono”. Quindi può scrivere lettere? Battute a parte, bentornato a casa, avvocato Pittelli.

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Politica e giornalista italiana è stata deputato della Repubblica Italiana nella XI, XII e XIII legislatura.