“Il nostro candidato in Campania è Edmondo Cirielli. Se la Lega intende esprimere un nome diverso, allora dovrà accettare la candidatura di Raffaele Fitto come governatore della Puglia”: Antonio Iannone, senatore e commissario regionale di Fratelli d’Italia, interviene nel dibattito sull’esponente del centrodestra che dovrà contendere all’uscente Vincenzo De Luca il ruolo di numero uno di Palazzo Santa Lucia. Che l’individuazione del nome fosse in alto mare, lo suggerivano le recenti dichiarazioni del segretario regionale della Lega, Nicola Molteni, che ha sostanzialmente bocciato Stefano Caldoro, già indicato da Forza Italia come candidato governatore del centrodestra in Campania. Ora le parole di Iannone restituiscono l’immagine di una coalizione ancora lontana da un accordo.

Senatore, Caldoro sembra bocciato dalla Lega. Fdi con chi sta?
“La scelta è stata avocata dai leader nazionali dei partiti della coalizione. Fino a quando i vertici non avranno ufficializzato il nome, il nostro candidato è e resta Edmondo Cirielli che è stato consigliere regionale, presidente della Provincia, è parlamentare di lungo corso e ufficiale dei carabinieri. E quest’ultimo aspetto, in un momento in cui la criminalità organizzata si appresta a mettere di nuovo le mani sulla Campania, non è affatto secondario”.

Quindi Caldoro è definitivamente bocciato?
“Anche il suo è un nome valido sul quale non possiamo esprimere giudizi negativi”.

Allora siete con o contro la Lega?
“Prima delle regionali in Emilia-Romagna e in Calabria, la coalizione di centrodestra aveva raggiunto un accordo complessivo in base al quale la scelta del candidato governatore in Puglia sarebbe toccata a Fdi , mentre a Forza Italia sarebbe spettata quella in campania. Dopo la tornata elettorale Salvini ha espresso riserve su Raffaele Fitto, nome da noi individuato per la Puglia. Però Fdi, che è una forza politica chiara e responsabile, non aveva mai criticato la candidatura di Lucia Borgonzoni alla presidenza dell’Emilia-Romagna né ora può tollerare che un’altro partito le imponga un candidato”.

La coalizione è rotta, dunque, e la Lega esprimerà il candidato governatore in Campania, magari uno tra Gennaro Sangiuliano e Aurelio Tommasetti?
“No. Per Fdi l’unità della coalizione è un presupposto imprescindibile. Ma se la Lega intende esprimere il nome in Campania, non può porre il veto sulla candidatura di Fitto in Puglia”.

Circola il nome del pm Catello Maresca: potrebbe essere l’alternativa a Caldoro?
“È un nome autorevole, ma non mi risulta che Maresca voglia candidarsi né che gli siano state fatte proposte in tal senso”.

Siete d’accordo almeno sulla data delle regionali? Lega e Fi parlano di ottobre…
“Per ora il governo ha stabilito che si voti tra il 15 settembre e il 15 dicembre. Le aperture del ministro Boccia sulle regionali in estate sono inspiegabili: perché pensa a luglio quando è stato il governo di cui fa parte a fissare la finestra tra settembre e dicembre? E poi c’è De Luca che prima affronta l’emergenza sanitaria in modo iper-rigido e poi lascia che i campani corrano il rischio di rimanere contagiati solo per fare in modo che votino. Non è il caso di votare a luglio.”

Come giudica il quinquennio di De Luca?
“Pessimo. Basti pensare alla sanità, devastata dalla mancanza di soluzioni organizzative adeguate, ai trasporti, tanto inefficienti da ostacolare lo sviluppo economico, e all’abbandono delle aree interne, dove mancano opportunità di lavoro per i giovani e servizi per gli anziani. E poi De Luca avrebbe dovuto interpretare il ruolo di leader del Sud promuovendo strategie di sviluppo per tutto il Mezzogiorno. Invece non ha saputo fare altro che lamentare le mancanze del governo e celebrare i propri presunti successi”.

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Classe 1987, giornalista professionista, ha cominciato a collaborare con diverse testate giornalistiche quando ancora era iscritto alla facoltà di Giurisprudenza dell'università Federico II di Napoli dove si è successivamente laureato. Per undici anni corrispondente del Mattino dalla penisola sorrentina, ha lavorato anche come addetto stampa e social media manager prima di cominciare, nel 2019, la sua esperienza al Riformista.