La zona rossa si allarga
Incubo Coronavirus, Draghi verso nuovi divieti per fermare i contagi: coprifuoco anticipato e limiti ulteriori agli spostamenti
Il nuovo Dpcm, il primo dell’era Draghi, deve ancora entrare in vigore, ma forse non sarà abbastanza per contenere l’ondata di contagi da Coronavirus in Italia. Una preoccupazione che col passare delle ore si manifesta sempre di più non solo nel governo, in testa il ministro della Salute Roberto Speranza, ma anche tra i presidenti di Regione.
L’incubo, come noto, è la variante inglese che colpisce anche giovanissimi e bambini: un problema soprattutto perché il Paese è nel pieno della campagna vaccinale. I numeri di questi giorni sono la perfetta rappresentazione del pericolo, del rischio che la situazione possa sfuggire di mano: bollettini che sfiorano, o sfondano, quota 20mila contagi in un giorno; terapie intensive sempre più sature in più Regioni, tasso di positività nazionale oltre il 5 per cento e ben superiore al 10% in alcuni territori.
L’esecutivo Draghi, spinto da questi numeri, potrebbe mettere mano ad ulteriori restrizioni dopo le scuole chiuse in zona rossa e la possibilità per i governatori di chiudere le scuole anche in zona arancione e gialla. Per ora, come anticipa il Corriere della Sera, non vi sarebbe in ballo un lockdown generalizzato: al vaglio sono misure da adottare se si supererà una soglia critica di allarme, tra cui il coprifuoco anticipato (quello attuale inizia alle 22) e ulteriori limitazioni agli spostamenti delle persone.
A chiedere una risposta forte è stato il presidente dell’Emilia Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, che ha parlato di “accelerazione nella risposta, se non vogliamo esserne travolti”, di fronte all’aumento esponenziale dei contagi. Bonaccini che ha anche bocciato le attuali misure restrittive previste con la divisione in colori: “Le limitazioni da zona arancione, a differenza di quanto avveniva un mese fa, non sono più sufficienti a piegare la curva dei contagi. Se rimanessimo fermi, la curva epidemica continuerebbe a crescere incontrastata”.
Per domani è attesa la nuova ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza sulla divisione in colori, dopo la riunione della Cabina di regia che analizzerà i dati in arrivo dalle diverse Regioni su contagi e occupazione dei posti letto negli ospedali. Attualmente in zona rossa vi sono già Basilicata e Molise, ma in rosso potrebbero andare anche Campania, Emilia Romagna e Abruzzo e forse anche Lombardia e Piemonte. A rischiare di passare in arancione sono invece Veneto, Calabria e Friuli Venezia Giulia, con Puglia e Lazio in bilico.
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