Le persone over 16 potranno dichiarare la propria identità di genere a prescindere da autorizzazioni giudiziarie o mediche, le ragazze over 16 potranno decidere in autonomia di abortire, a chi soffre di dolori mestruali invalidanti sarà concesso un congedo. Giornata emblematica e storica, ieri, in Spagna: il Parlamento ha approvato la cosiddetta “Ley Trans”, molto discussa, anche avversata, e una riforma della normativa sull’aborto.

Il Congresso dei deputati ha approvato nell’ultimo passaggio sia l’una che l’altra legge. Quella sull’identità di genere era stata promossa dalla ministra dell’Uguaglianza Irene Montero, di Podemos. Era nel patto di coalizione di governo formata dal partito di sinistra Unidas Podemos e dal Partito Socialista Spagnolo (PSOE). Il primo ministro Pedro Sánchez appartiene a quest’ultimo. La “Ley Trans” è stata molto criticata non solo dalle opposizioni ma anche dai movimenti femministi.

La nuova legge “trans” contempla il diritto alla libera “autodeterminazione di genere” per tutti gli over 16, anche over 14 previo assenso genitoriale. Ognuno potrà chiedere la modifica del proprio sesso all’anagrafe attraverso una doppia dichiarazione a distanza di tre mesi. Non saranno necessarie autorizzazioni giudiziarie o mediche. Finora in Spagna, come in Italia, per cambiare la propria identità di genere sul documento d’identità erano necessari due anni di trattamento ormonale e una diagnosi medica o psicologica che attestasse la cosiddetta “disforia di genere”.

La disforia di genere è la condizione delle persone che si identificano con un genere diverso da quello corrispondente al sesso di nascita. Con la nuova legge basterà una dichiarazione della persona interessata, non sarà necessario un certificato medico. Il movimento femminista ha criticato la legge: soprattutto perché molte esponenti vi hanno intravisto problemi potenziali di “insicurezza giuridica”, di applicazione di politiche contro la discriminazione delle donne e per l’autodeterminazione dei minori di 18 anni. I processi ormonali, spiega il quotidiano La Vanguardia, sono trattati in norme regionali.

Il Congresso spagnolo ha approvato ieri, in via definitiva, anche una riforma della legge sull’aborto: le ragazze che hanno compiuto 16 anni possono abortire senza il consenso dei genitori – finora questa possibilità era prevista solo a partire dai 18 anni. La stessa riforma ha riguardato l’introduzione di un congedo dal lavoro per chi soffre di dolori mestruali considerati “invalidanti”. Il congedo potrà durare da tre a cinque giorni a discrezione del medico.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.