La strategia con vista sulle Europee 2024
Letta tra Strasburgo e Bruxelles, il segretario PD verso l’addio a Montecitorio: poltrona di peso o nuovo distacco dalla politica
Un altro anno nel suo scranno di Montecitorio, poi il ‘buen retiro’ a Strasburgo, in quel Parlamento europeo che molto spesso in Italia è visto come una sorta di scivolo per politici fuori dai giochi più importanti del ‘palazzo’. Sarebbe questo, secondo voci sempre più diffuse, il piano di Enrico Letta.
Il segretario dimissionario del Partito Democratico è intenzionato a guidare quest’ultima fase congressuale, portare il partito al voto dei gazebo per le primarie e attendere un anno, il 2024, quando gli italiani torneranno alle urne per eleggere i propri rappresentanti in Europa.
Dalla Francia all’Italia, per fare quindi ritorno in Francia. Nel 2015 Letta rinunciò infatti al seggio in Parlamento per dedicarsi all’insegnamento universitario, rimanendo fino al marzo 2021 alla guida della Scuola di affari internazionali dell’Istituto di studi politici di Parigi. Quindi il ritorno a Roma e l’elezione a segretario nazionale del PD dopo le dimissioni di Nicola Zingaretti e nell’ottobre 2021 l’elezione a deputato nelle suppletive in Toscana, con la conferma poi alle politiche del 25 settembre scorso da capolista in Lombardia e Veneto.
La corsa a Strasburgo (o a Bruxelles, ma ci arriviamo a breve) sarebbe motivata da due temi di fondo: mettersi alla guida del Partito Democratico nel post-Zingaretti, a capo di una comunità politicamente in difficoltà, lo ha svuotato. Letta che in questi mesi è diventato responsabile (o capro espiatorio) di tutti i problemi del partito, dalla caduta di Draghi alla questione delle alleanze mancate con 5 Stelle o Terzo Polo, fino al risultato delle elezioni del 25 settembre e al crollo dei sondaggi, oltre alla complicata gestione del congresso e delle primarie.
Troppo per l’ex premier, che non ne vuole più sapere. Una volta lasciata la segreteria al suo successore, la sfida come noto è tra Bonaccini, Schlein, De Micheli e Cuperlo, l’intenzione di Letta è quella di lasciare Montecitorio e l’occasione sono le Europee del 2024.
La ‘X’ è puntata su due città: una è Strasburgo, sede del Parlamento europeo, dove le poltrone di peso per Letta non mancherebbero. L’altra, più importante, è Bruxelles: lì il segretario dimissionario dei Dem potrebbe puntare ad un ufficio importante nella Commissione europea…
C’è poi una terza scelta, quella di lasciare nuovamente la politica, come già accaduto nel 2015. Letta, ricorda Repubblica che oggi in un retroscena ha evidenziato proprio i dubbi sul futuro del segretario Dem, ha mantenuto la presidenza dell’Istituto Jacques Delors, dove potrebbe tornare a tempo pieno.
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