Attacco ai "prenditori": "Con quattro soldi pensano di aver comprato la sabbia"
Lidi che vietano di portare acqua e cibo, Della Ragione: “Bagnanti perquisiti, inviate diffide: non siete i padroni”
Da tempo porta avanti la battaglia per l’accesso libero alle spiagge, riqualificando e rilanciando tratti di mare che prima erano abbandonati nel degrado. Oggi, Josi Gerardo Della Ragione, sindaco di Bacoli (Napoli), punta il dito contro i tanti, troppi, lidi che vietano ai clienti di portare in spiaggia di tutto: dalle semplici bottiglie d’acqua ai panini preparati a casa o comprati altrove. “Trovo intollerabile perquisire, all’ingresso dei lidi balneari, le borse frigo delle famiglie per impedire l’accesso ai lettini di panini preparati da casa. A Bacoli questi scempi devono finire” chiosa il primo cittadino che poi rincara la dose: “Sono comportamenti che offendono la nostra terra, la nostra comunità. E che danno il segnale di una convinzione, errata. Sia chiaro. Chi gestisce uno stabilimento balneare non è il padrone. Non è proprietario di nulla. È il concessionario di un bene demaniale. Sia chiaro, lo ripeto meglio. Non è il padrone di nulla. Ma gestisce un patrimonio pubblico, per un tempo. Perché la spiaggia è di tutti. Perché il mare è di tutti”.
“Ho profondo rispetto per quegli imprenditori che – chiarisce Della Ragione – con passione e nel rispetto delle regole, investono sui beni demaniali. Per chi li valorizza. Ho rispetto per chi paga le tasse. Ho rispetto per chi garantisce contratti regolari ai lavoratori. Ho rispetto per chi assicura la tutela dei più basilari diritti dei bagnanti. Per loro, e ne conosco tanti, tutta la mia stima. Perché fare l’imprenditore, soprattutto in questi tempi, non è semplice. Perché continueremo ad accogliere a braccia parte tutti coloro che vogliono investire nella nostra città, rispettando il paradiso in cui si trovano”.
Il sindaco si scaglia invece contro imprenditori che pensano “di aver comprato, con quattro soldi, la sabbia. Poi esiste chi tratta i lavoratori come schiavi. Chi li umilia, chi li sottopaga. Poi esiste chi incassa, senza pagare i tributi locali. E chi è giunto al punto da sentirsi proprietario. Tanto da arrogarsi il diritto di vietare l’ingresso in spiaggia di una bottiglia d’acqua. Con tanto di perquisizioni all’ingresso. È paradossale. Questa categoria di prenditori di beni pubblici non è gradita a Bacoli. Dovete togliere il disturbo. Siete la rovina della nostra terra. E non ci interessano i vostri piaceri. Non ci interessano i vostri voti”.
QUANTO COSTANO LE CONCESSIONI – Concessioni pagate a prezzi stracciati stando ai dati messi a disposizione dal ministero dei Trasporti e aggregati da Lavoce.info. Delle 13mila concessioni balneari per uso turistico ricreativo di cui sono disponibili dati, solo 3.157 prevedono un canone annuo superiore ai 5mila euro. Pagano meno di mille euro quasi il 40% dei lidi, ovvero 5.271 stabilimenti, e 312 di essi deve allo Stato meno di 100 euro. Il costo medio di locazione è 5.180 euro, ma più della metà delle concessioni prevede una cifra inferiore a 2.000 euro (la mediana è 1.720 euro).
Della Ragione conclude annunciando che “stiamo inviando lettere di diffida, affinché la si smetta con queste pratiche intollerabili. I beni demaniali sono beni di tutti. Gestirli, deve rappresentare un grande onore. È finita l’epoca dei prenditori, nel nostro paese. È finita un’epoca nefasta. Basta. Voltiamo pagina. Un passo alla volta”.
Nei giorni scorsi il sindaco di Bacoli ha pubblicato il video dei lavori ultimati per l’accesso, attraverso il primo varco pubblico, alla Spiaggia Romana: “Guardate quanta bellezza. È un atto di civiltà. Su un litorale enorme, incantevole. Tra i più belli di Bacoli. A Cuma. Adesso si potrà accedere alla battigia, liberamente. È un diritto, spesso negato, che vogliamo garantire a tutti. A piedi, si potrà andare dal Parco della Quarantena. Fino in spiaggia. Uno spettacolo, con paesaggi mozzafiato. Ringrazio il presidente del Centro Ittico Campano, Francesco Caputo. Ringrazio il consigliere comunale Antonio Sepe. E tutte le istituzioni che hanno contribuito a raggiungere questo obiettivo così importante. Ringrazio la famiglia Zazzaro, per aver reso possibile questo sogno. Una sinergia istituzionale forte. Perché è nostro compito garantire servizi pubblici alla popolazione. Un nostro dovere. Bacoli ne ha fortemente bisogno. Uniti, possiamo fare sempre meglio. Un passo alla volta. Anzi, questa volta anche due. Passeggiamo, insieme. Verso la nostra spiaggia. Verso il nostro mare”.
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