La guerra in Ucraina sta attraversando una fase delicata a livello internazionale. Fase condizionata sia dallo scontro in Medio Oriente tra Israele e Hamas, sia dagli scarsi risultati ottenuti fino ad ora dalla controffensiva di Kiev. Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha chiarito tuttavia che senza l’aiuto degli Stati Uniti d’America, l’Ucraina potrebbe perdere la guerra. Durante una visita a Washington, Yermak ha esortato il Congresso ad approvare finanziamenti aggiuntivi per Kiev. “Se gli aiuti attualmente in discussione al Congresso verranno ritardati – non dico non accettati – è impossibile continuare la liberazione dei territori e questo creerà un grande rischio di perdere la guerra”, ha spiegato. In ballo ci sarebbe un pacchetto di aiuti di circa 108 miliardi che Biden ha chiesto al Congresso.

A lanciare l’allarme è anche Janet Yellen, segretario del Tesoro americano, secondo cui gli Usa sarebbero responsabili della sconfitta dell’Ucraina se la richiesta di finanziamento di Biden – per fornire armi e aiuti a Kiev – non riuscirà a ottenere l’approvazione del Congresso. Da quando i repubblicani hanno la maggioranza alla Camera non è stato più approvato alcun pacchetto di aiuti all’Ucraina chiesto dal presidente. “Siamo senza soldi e quasi senza tempo”, aveva scritto Shalanda Young, direttrice del bilancio della Casa Bianca, in una lettera ai leader repubblicani e democratici pubblicata lunedì per esortarli a dire sì a un nuovo finanziamento per Kiev. E Il presidente Zelensky, senza spiegazioni (o meglio, con un generico imprevisto “all’ultimo momento”), ha annullato la sua partecipazione in video con i senatori americani in una riunione a porte chiuse.

Zelensky che oggi parteciperà in videoconferenza all’incontro tra i leader del G7. Il primo ministro giapponese, Fumio Kishida conferma che: “Alla prima parte dell’incontro, oltre ai leader del G7, parteciperà anche il presidente ucraino Zelensky”. Al vertice si discuteranno questioni importanti per la comunità internazionale, come la situazione in Ucraina e in Medio Oriente.

Aiuti all’Ucraina, lo scontro nel Congresso americano: le ragioni

Biden per provare a mediare con i repubblicani, in maggioranza alla Camera, vorrebbe inserire nel nuovo pacchetto anche gli aiuti a Israele e immigrazione. Da una parte, i repubblicani della Camera vogliono usare gli aiuti all’Ucraina come merce di scambio per introdurre misure anti-immigrati sempre più dure. Dall’altra, i democratici non accetteranno mai di votare una legge che prevede una quasi totale chiusura delle frontiere meridionali.

Aiuti ucraina, la Gran Bretagna prova a mediare: Cameron negli Usa

Il neo ministro degli Esteri britannico, David Cameron, annuncerà nelle prossime ore lo stanziamento per l’Ucraina di un pacchetto di aiuti umanitari dal valore di 46 milioni di dollari. Oggi Cameron partirà per Washington per quello che è il suo primo viaggio negli Stati Uniti da quando ha assunto l’incarico di ministro degli Esteri il 13 novembre scorso. Qui Cameron “terrà un intenso ciclo di colloqui diplomatici” con il segretario di Stato americano Antony Blinken per sottolineare l’importanza del sostegno internazionale all’Ucraina. “Se permettiamo che l’aggressione di Putin abbia successo, ciò incoraggerà coloro che sfidano la democrazia e minacciano il nostro modo di vivere. Non possiamo lasciare che prevalgano”, ha detto Cameron. Il pacchetto di aiuti fa parte di un fondo complessivo di 160 milioni di dollari di sostegno umanitario che il Regno Unito ha promesso alla Conferenza sulla ripresa dell’Ucraina nel giugno 2023.

Redazione

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