Mentre in mare continuano ad affogare i migranti, il nostro neonato Governo affoga in riunioni e tavole rotonde per decidere della vita di chi è su un barcone. Sbarcano, non sbarcano, apri i confini, chiudi i confini, no aprili tu. Sembra si stia parlando di pacchi postali e non di uomini e donne. Ma se non è chiaro come si possa pensare di lasciar morire in mare migliaia di persone, i numeri riferiscono di circa tremila migranti morti o dispersi in mare nei primi mesi del 2022, non è chiaro neanche il rapporto Frontex, l’agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, indagata per violazioni dei diritti umani.

«Abbiamo presentato un’interrogazione parlamentate al ministro dell’Interno e al ministro degli Esteri per avere accesso al fantomatico report di Frontex che tutti citano e che nessuno ha mai visto – fa sapere il segretario nazionale di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni Nei giorni scorsi sia Tajani che Piantedosi hanno messo al centro della loro narrazione e della loro azione politica un rapporto dell’agenzia Frontex che dimostrerebbe il cosiddetto pull-factor delle navi delle Ong sulle partenze dalle coste del nord Africa analizzando i primi quattro mesi e mezzo del 2021. Ad oggi del rapporto si ha notizie solo attraverso un lancio di agenzia». A quanto pare nessuno ha mai visto il rapporto in questione, ma sempre il rapporto in questione direbbe con chiarezza che: la presenza delle navi delle Ong – si legge – soprattutto in navigazione tra Zuara e Zawiya, continua a essere un ulteriore fattore di attrazione.

Stando ai dati del Viminale, invece, solo il 16% degli approdi dipende dalle Ong, tuttavia la presenza in mare delle navi costituirebbe un fattore decisivo per salpare dalla Libia. «Vicenda strana dato che – prosegue il parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra in commissione Esteri di Montecitorio – secondo l’analisi dell’Ispi curata da Matteo Villa e basata su dati ufficiali, nel periodo interessato dal rapporto di Frontex la media di migranti partiti ogni giorno dalle coste libiche è di 125 con le Ong presenti nell’area Sar libica e 135 senza». «A questo punto – conclude Fratoianni – le ipotesi sono tre: o il rapporto non esiste, o esiste e i ministri non lo hanno condiviso con nessuno e dovrebbero farlo, o esiste e nessuno lo ha mai visto e i ministri impostano le loro politiche sul sentito dire».

E mentre nelle prime ore della serata di ieri Fratoianni annunciava un’interrogazione parlamentare, che pare il minimo visto che molte decisioni politiche assurde verrebbero proprio da questo fantomatico rapporto Frontex, alla Camera era in corso un vertice di governo sulla questione dell’immigrazione. Il summit è presieduto dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Alla riunione sono presenti il ministro degli Esteri Tajani, dell’Interno Piantedosi, della Difesa Crosetto, il sottosegretario alla Presidenza, Mantovano, e il capo del Dis, Elisabetta Belloni. I cronisti possono aspettare di sapere quale strategia verrà fuori, i migranti in mare invece non possono più aspettare.

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Giornalista napoletana, classe 1992. Vive tra Napoli e Roma, si occupa di politica e giustizia con lo sguardo di chi crede che il garantismo sia il principio principe.