Confusione, ritardi e polemiche
Natale, 10 giorni di zona rossa e 4 di zona arancione: ristori e spostamenti, le regole
Dal 24 dicembre al 6 gennaio dieci giorni totali di zona rossa e quattro zona arancione con coprifuoco alle 22. E’ quanto partorito dal Governo dopo giorni di riunioni e litigi che hanno creato solo confusione tra gli italiani.
A una settimana dal Natale, arriva finalmente il decreto dell’Esecutivo che dispone la chiusura di bar, ristoranti e negozi (consentito solo asporto fino alle 22 e consegna a domicilio senza restrizioni), oltre che il divieto di uscire di casa se non per motivi di lavoro, salute e necessità, nei giorni prefestivi e festivi.
LE DATE – Non si potrà dunque fare nulla, o quasi, dal 24 al 27 dicembre e poi nuovamente dal 31 dicembre al 3 gennaio e dal 5 al 6 gennaio. Dieci giorni di zona rossa intervallati dal 28, 29 e 30 dicembre e dal 4 gennaio dove l’Italia passerà in zona arancione, ovvero ci si potrà spostare liberamente all’interno dei comuni e i negozi saranno aperti.
Per i bar e ristoranti se ne riparla invece direttamente il 7 gennaio, con la sola possibilità dell’asporto fino alle 22 e della consegna a domicilio senza restrizioni. Confermato quindi anche il coprifuoco delle 22, dopo una lunga discussione sulla possibilità di anticipare il rientro nella propria abitazione alle 20.
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al decreto natalizio stanziando 400 milioni per bar e ristoranti costretti a chiudere. Altri ristori, circa 150 milioni, sono previsti per l’inizio del 2021.
“Siamo al fianco degli operatori che saranno coinvolti da queste misure. Abbiamo sospeso contributi e tributi per coloro che hanno perdite. Chi subisce dei danni economici deve essere subito ristorato. Questo decreto dispone subito un ristoro di 645 milioni per i ristoranti e bar”. Lo dice il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa da Palazzo Chigi.
Prevale dunque la linea del rigore portata avanti dai ministri Speranza (Salute), Franceschini (Cultura) e Boccia (Affari regionali).
Dal canto suo il premier Giuseppe Conte è riuscito a spuntare la deroga per due commensali non conviventi, oltre ai minori di 14 anni, che potranno spostarsi anche con i divieti per raggiungere nelle abitazioni private familiari e parenti più stretti. Ma potranno farlo “una sola volta al giorno” e “verso una sola abitazione”, ovviamente nella stressa regione.
GLI OSPITI A CENA – Nei giorni prefestivi e festivi è possibile ricevere nella propria abitazione due persone (non compresi i minori di 14 anni, persone disabili o non autosufficienti) oltre ai conviventi. Lo spostamento sarà possibile solo una volta al giorno. Insomma non si potrà andare a trovare più di un solo ‘parente’ o amico durante le festività e chi violerà le restrizioni incapperà in una sanzione da 400 euro a mille euro e, nel caso di attività commerciali, la chiusura da 5 a 30 giorni.
SPOSTAMENTI – Il decreto prevede anche gli spostamenti per i piccoli comuni: ci si potrà muovere tra quelli sotto i 5mila abitanti ma a una distanza massima di 30 chilometri e non per andare nei capoluoghi di provincia. L’unica eccezione è rappresentata al momento dalla Campania dove il governatore Vincenzo De Luca ha annunciato un’ordinanza per bloccare gli spostamenti anche tra piccoli comuni.
OK SECONDE CASE – Andare nelle seconde case in regione sarà possibile sempre durante l’intero periodo delle feste, e cioè dal 21 dicembre al 6 gennaio. Lo si apprende da fonti di palazzo Chigi a proposito del decreto varato ieri dal Cdm contenente le nuove misure di contenimento del coronavirus per il periodo delle festività natalizie.
ZONA GIALLA FINO A MERCOLEDì – Salvo restrizioni dei Governatori, tutta le regioni italiane, tranne l’Abruzzo, saranno in zona gialla fino a mercoledì 23 dicembre. L’ordinanza che relega la Campania in zona arancione, così come Toscana, Valle d’Aosta e la provincia autonoma di Bolzano, è scaduta e non verrà rinnovata dal ministro della Salute Roberto Speranza.
Così da domenica 20 dicembre riapriranno al pubblico ristoranti e bar fino alle 18 dove si potrà consumare seduti al tavolo. Ma sarà possibile spostarsi tra regioni gialle solo per 24 ore perché da lunedì 21 cambieranno nuovamente le regole con l’entrata in vigore del decreto legge che stabilisce il divieto di spostamento tra Regioni fino al 6 gennaio.
Lunedì 21, martedì 22 e mercoledì 23 dicembre sarà possibile spostarsi solo tra comuni all’interno della stessa regione. Dal 24 dicembre e fino al 6 gennaio, infine, varranno le regole indicate nel decreto che il Cdm approverà nelle prossime ore: dunque, stando a quando emerso finora, zona rossa in tutta Italia nei festivi e prefestivi e zona arancione negli altri giorni.
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