Non è cambiato l’impianto del Dpcm firmato nella notte da Giuseppe Conte che entrerà in vigore a partire da domani, giovedì 5 novembre, fino al 3 dicembre.

Resta il regime differenziato che divide l’Italia in tre fasce di rischio contagio a seconda dei 21 parametri elencati nel decreto; coprifuoco alle 22:00; ridotta al 50% della capienza dei mezzi pubblici; centri commerciali chiusi nel fine settimana; stop a mostre e musei; didattica a distanza nelle scuole superiori; nelle Regioni a più alto contagio non si potrà uscire dal Comune di residenza. Alcune modifiche per barbieri e parrucchieri che resteranno aperti anche nelle zone nello scenario 4, a dispetto di quanto previsto dalla bozza.

COME CI SI MUOVE – A livello nazionale vale come principale limitazione alle circolazione delle persone il “coprifuoco” a partire dalle 22. Per uscire di casa dopo le dieci di sera occorrerà provare di doverlo fare per ragioni di lavoro necessità e salute attraverso un’autocertificazione.

Nelle Regioni in cui il contagio è più alto e le strutture sanitarie sono in maggiore sofferenza, il Ministero della Salute prevede due differenti scenari: uno di livello 3, che chiameremo “arancione”, e uno di livello 4, che chiameremo “rosso”.

Nelle Regioni “arancioni”, che saranno tali in base a 21 criteri vagliati dal Ministero della Salute che emetterà apposita ordinanza, sarà vietato ogni spostamento, in entrata e in uscita, dalla Regione, salvo che per esigenze di lavoro, salute e urgenza. Ma saranno vietati anche gli spostamenti in un Comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, anche in questo caso con eccezioni per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune.

Nelle Regioni “rosse” si andrà di fatto, per gli spostamenti, ad una situazione simile ad un lockdown totale. Oltre ai divieti già previsti per la zona “arancione”, sarà infatti vietato ogni spostamento anche all’interno del territorio stesso, salvo necessità e urgenza.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia