Volano stracci tra il leader di Italia Viva e l’avvocato del popolo
Pizza, mandolino e reddito, la campagna elettorale di Conte a Napoli: “E’ voto di scambio”

Ultime battute di questa campagna elettorale piena di odio e di attacchi più che di idee e programmi elettorali seri e credibili. Ma vabbè. Tutti i leader delle maggiori forze politiche in campo hanno scelto Napoli come ultima tappa del loro tour di comizi. A infiammare gli animi uno dei temi presenti nell’agenda di tutti i partiti: il Reddito di Cittadinanza, ideato dal Movimento 5 Stelle, potrebbe spostare molti voti, soprattutto al Sud dove le condizioni socioeconomiche sono molto più gravi che altrove. Lo sanno bene Giuseppe Conte e Luigi Di Maio che ne parlano come se fosse la panacea a tutti i mali, e lo sa bene anche il leader di Italia Viva Matteo Renzi che accusa i grillini (giustamente) di voto di scambio.
«Al sud le manifestazioni di giubilo di chi percepisce il reddito, al passaggio di Conte, costituiscono la più scandalosa operazione politica di voto di scambio degli ultimi anni», dice il leader di Italia Viva. L’ex premier si rivolge «ai ragazzi del Sud: non fatevi portar via il futuro. Non è con un assegno da cinquecento euro al mese, dato da un politico, che uscirete dalla povertà». La posizione di Giuseppe Conte è diametralmente opposta. Il leader del Movimento Cinque Stelle da Napoli non solo replica a Renzi, ma tira in ballo anche Giorgia Meloni, che nei giorni scorsi ha detto prima di voler cancellare il reddito di cittadinanza, poi di volerlo riformare. Per Conte, Renzi «ha votato in parlamento l’aumento degli stipendi ai dirigenti di Stato che già guadagnano 10mila euro al mese, a Napoli si dice “nun tenene scuorno” (non hanno vergogna). Ora fa la guerra a chi guadagna 500 euro al mese. Lui vive di politica da quando aveva i calzoni corti e guadagna 500 euro al giorno. E’ davvero un mondo capovolto», dice Conte.
Quanto a Meloni, secondo la quale il reddito di cittadinanza “non è la soluzione alla povertà”, Conte si dice d’accordo. Immediata la risposta di Renzi: «È vero che un parlamentare prende tanti soldi. Ma se vuoi fare uscire dalla povertà le persone, non devi lasciargli 400 euro al mese perché quella persona resterà per sempre nella situazione di povertà. Conte – ha detto ancora Renzi – sta mentendo in modo sciagurato di fronte ai cittadini perché aveva detto che avrebbe creato dei posti di lavoro, invece conosce un navigator che ha trovato un posto di lavoro? Continuare a fare campagna elettorale andando nei Comuni a promettere ancora reddito, minacciando la guerra civile, questo mi dà l’idea dello scandalo squallido a cui è arrivata la politica oggi», ha concluso il leader di Iv. Tra accuse e liti questa campagna elettorale sta volgendo al termine, ma ci sarebbe da chiedersi: valeva il voto di scambio? Vale per i grillini e per la lega di Matteo Salvini che promette la flat tax. A quanto pare la vera sorpresa di queste elezioni è proprio questa: consentito il voto di scambio…
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