Dovevano essere tutti o quasi tutti in vacanza i social media manager. Certo è singolare che tutti insieme, nello stesso giorno, decidano di sbarcare su Tik Tok: Silvio Berlusconi, Matteo Renzi e il Partito Democratico hanno tutti debuttato sulla piattaforma social cinese che si basa soprattutto sulla condivisione di brevi video. E che è utilizzata soprattutto da giovani o giovanissimi. Questo il target del social che evidentemente i politici hanno deciso di ingraziarsi, o almeno di provare a riuscirci, in questi ultimi giorni di campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 25 settembre.

Un trend che almeno dal 2020 è in voga negli Stati Uniti dove candidati di varie fazioni e a varie cariche sono riusciti a sfruttare il social per raggiungere nuove fasce di potenziali elettori, mentre in Italia i politici sono attivissimi soprattutto su Twitter e Facebook. E su Tik Tok sono arrivati complessivamente un po’ in ritardo. Ad anticipare tutti, primo ad aprire un account sul social, era stato il segretario della Lega Matteo Salvini. Il suo profilo conta oltre 500mila follower ed era comparso nell’autunno del 2019. La leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha 95mila follower, quello del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte quasi 240mila.

Carlo Calenda, leader di Azione, in corsa con Italia Viva di Matteo Renzi, ha aperto un proprio account dicendo di non voler usare TikTok per ballare né per dare consigli di makeup ma per parlare di “politica, di libri, di cultura” – parole per le quali era stato anche criticato. Al momento supera i 14mila follower. Prima che gli stessi protagonisti sbarcassero erano comparse tuttavia diverse pagine fans dei politici o dei partiti, con video di interventi e di dichiarazioni, tanto per chiarire come la politica non sia avulsa dal contesto a prescindere dai protagonisti.

“Ciao ragazzi, eccomi qua!”, è stato l’esordio di Silvio Berlusconi che ha esordito questa mattina, in giacca e cravatta, alla scrivania come in tutti i video che sta pubblicando sui social in questa campagna elettorale. “Su questa piattaforma i ragazzi sono oltre 5 milioni e il 60% ha meno di trent’anni. Soffro di un poco di invidia ma mi faccio ugualmente tanti complimenti . . . Per questo ho voluto aprire questo canale, per parlare dei temi che più stanno a cuore a Fi e a me e vi riguardano da vicino. Discuteremo del vostro futuro, Vi racconterò di come voglio rendere l’Italia un Paese che possa dare nuove opportunità e dove realizzare i vostri sogni e i punti del programma di Forza Italia che vi riguardano da vicino”.

 

@silvio.berlusconi Ciao ragazzi, eccomi qua. Vi do il benvenuto sul mio canale ufficiale #Tiktok per parlare dei temi che più stanno a cuore a Forza Italia e al sottoscritto e che vi riguardano da vicino: parleremo e discuteremo del vostro #futuro Vi racconterò di come vogliamo rendere l’#Italia un Paese che possa darvi nuove opportunità e la possibilità di realizzare i vostri sogni. Ci rivediamo presto su TikTok ! #silvioberlusconi #berlusconi #elezioni #forzaitalia🇮🇹💪❤️ #politica #giovani ♬ suono originale – Silvio Berlusconi

A stretto giro il debutto del leader di Italia Viva Matteo Renzi, piuttosto ironico. “Per molti di voi io sono un esperto di ‘First reaction shock’ o di ‘Shish’, linguaggi quasi più complessi del corsivo. Altri mi conoscono come ex presidente del Consiglio, il più giovane della storia repubblicana, ma soprattutto come sindaco della città più bella del mondo, Firenze. Altri magari non conoscono pagine che sono state fondamentali per la mia vita: essere stato arbitro di calcio o capo boyscout – ha detto Renzi – Quello che è fondamentale è che io sono stato e sono soprattutto un politico, uno che crede nella politica. E se vi va, qui ci siamo”.

 

@matteorenziufficiale Anche Matteo Renzi su TikTok? First reaction? Shock! #matteorenzi #italiasulserio #elezioni #25settembre ♬ Epic Music(842228) – Pavel

E infine il Partito Democratico, che ha esordito sul social – con la benedizione del segretario Enrico Letta: “Da oggi il Pd è su tik tok. Discuteremo con i più giovani delle priorità che spesso la politica trascura” – con un video del deputato Alessandro Zan, primo firmatario della legge contro i crimini d’odio, approvata alla Camera ma affossata al Senato. “Forse alcuni di voi mi conoscono per il ddl Zan, la legge contro i crimini d’odio che è stata affossata al senato in modo vergognoso da quell’applauso dei senatori di destra”, ha detto lasciando spazio alle immagini di repertorio della seduta dell’Aula di Palazzo Madama. “Il Partito Democratico ha deciso di fare il primo video su TikTok proprio sui diritti. Senza diritti non c’è democrazia, e parlo di tutti i diritti”. E quindi: “Il 25 settembre, i 18enni potranno votare, oltre che per la Camera, anche per la prima volta per il Senato e dunque potranno cambiare quel Senato che ha affossato il ddl Zan, che ha affossato lo Ius Scholae, che ha affossato la legge sulla Cannabis, che ha affossato il fine vita. Insomma, con il voto possiamo migliorare la nostra democrazia, dunque andiamo a votare, andate a votare”.

 

@partitodemocratico Senza diritti non c’è democrazia. Il 25 settembre #Scegli #25settembrevotoPD ♬ suono originale – Partito Democratico

L’ultimo sondaggio Swg per Italian Tech ha fotografato l’approccio dei giovani dai 18 ai 24 anni verso le elezioni. Solo il 41% considera la politica “fondamentale”, per l’88% il voto è un “dovere civico che va sempre esercitato” mentre per il 64% il 25 settembre è “uno spartiacque”. L’87% teme che “con questa classe dirigente le cose non cambieranno mai”. Pochissimi si sentono rappresentati dai partiti in corsa. La maggior parte si autodefiniscono ambientalisti (29 per cento), progressisti (27) europeisti (27) e antifascisti (25) mentre i sovranisti sono solo il 3 per cento e i fascisti il 2. Sembra essere proprio il Partito Democratico a intercettare più queste priorità, per il 41%, seguito da Verdi e Sinistra (39%). In fondo alla proiezione Forza Italia e Lega. Così come il Pd appare primo nelle intenzioni di voto, al 19%. Astensionismo altissimo: tra il 34 e il 38%. Il leader più apprezzato per “competenza, credibilità, affidabilità, simpatia e vicinanza” è il Presidente del Consiglio uscente Mario Draghi, e questa non è una sorpresa rispetto agli altri sondaggi. O forse sì.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.