L'eurodeputato in campo
Regionali Lombardia, Majorino è il candidato di PD e centrosinistra: veti incrociati per i 5 Stelle, sarà sfida a tre contro Fontana e Letizia Moratti

Per la Lombardia sarà ufficialmente una sfida a tre, in attesa di conoscere il nome del candidato del Movimento 5 Stelle. Contro il governatore uscente Attilio Fontana, ricandidato dal centrodestra, e Letizia Moratti, sua ex vice ed ora candidata del Terzo Polo, ci sarà per il centrosinistra Pierfrancesco Majorino.
L’europarlamentare del Partito Democratico è l’uomo scelto per tentare di strappare la Regione al centrodestra, che la governa praticamente da trenta anni a questa parte, nel voto previsto nel 2023.
A sostenere il 49enne già assessore al Welfare prima nella giunta Pisapia poi con Beppe Sala, ci saranno Sinistra-Verdi e +Europa, mentre la possibilità di allargare la coalizione anche al Movimento 5 Stelle appare molto più “sfumata” visti i veti incrociati nella coalizione sulla presenza o meno dei pentastellati di Giuseppe Conte.
Il via libera a Majorino è arrivato giovedì sera, alla fine di una riunione a cui hanno partecipato i rappresentanti della coalizione. Saltano anche le primarie, chieste da Pierfrancesco Maran, assessore nella giunta Sala che nei giorni scorsi si era autocandidato e che ieri ha criticato “un metodo che non condivido”.
Di tutt’altro tenore le prime parole di Majorino, che si affida a Facebook per annunciare la candidatura alla presidenza della Regione Lombardia: “Le forze del centrosinistra lombardo mi hanno chiesto di essere il candidato della coalizione alla Presidenza di Regione Lombardia. Sono onorato ed emozionato. A partire dalla giornata di domani le incontrerò per costruire insieme, e secondo le modalità condivise, la proposta più forte possibile per cambiare pagina in Regione. Possiamo battere la destra di Attilio Fontana e sono convinto che ce la metteremo tutta”, scrive l’europarlamentare Dem.
Come si andava prefigurando da giorni, non c’è dunque la convergenza del PD sul nome di Letizia Moratti, auspicata anche da una parte del partito. Troppo complicato per i Dem accettare di sostenere l’ex vice di Fontana, che ha rotto col centrodestra dopo aver accusato i suoi ex alleati di aver disatteso alla promessa di candidarla alla Regione: accordo che avrebbe raggiunto in occasione della sua “chiamata” al Pirellone per prendere in mano la gestione della pandemia e dei vaccini.
Moratti che in una intervista al Corriere della Sera continua nell’esercizio di porsi come candidata alternativa alla destra che governa la Regione. Moratti, già sindaco di Milano col centrodestra e ministro nei governi Berlusconi, dice che “etichettarmi come centrodestra mi sembra curioso. Sono stata chiamata come tecnico, senza etichette, per risolvere un problema, perché la Lombardia era ultima nel piano vaccinale”, sottolineando che “ero fuori dalla politica da più di 10 anni”.
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