Il governo valuterà nuovi parametri per il passaggio delle regioni in zona gialla. L’apertura arriva dal ministro della Salute Roberto Speranza che, dopo settimane di pressing da parte dei governatori, ha ceduto. “In una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione è ragionevole che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori”, come ad esempio quello dei 50 casi di Covid ogni 100mila abitanti, ha annunciato Speranza.

Parole che arrivano mentre in Italia, complice la variante Delta, la curva del virus continua a salire, con Rt e incidenza in costante aumento. Con le attuali regole, infatti, da fine mese diverse regioni potrebbero uscire dalla zona bianca per entrare in quella gialla che fa scattare alcune restrizioni (coprifuoco in primis). Lo scenario però dovrebbe cambiare già all’inizio della prossima settimana, quando tornerà a riunirsi a Palazzo Chigi la cabina di regia.

A spingere per una revisione anche il sottosegretario alla Salute, Pierpaolo Sileri, che ipotizza una rimodulazione “sulle reali implicazioni cliniche“, ovvero sull’aumento dei ricoveri. “Sui nuovi parametri si sta lavorando e sono previsti degli incontri anche la prossima settimana – conferma quindi il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro – I vaccini sono importanti. Il tema dell’impatto delle varianti sulla popolazione è importante. Questo dato di avere una parte importante vaccinata è in grado di influenzare il possibile accesso ai servizi sanitari, è una cosa che stiamo valutando”.

Indice Rt in aumento ma ospedalizzazioni non preoccupano

L’indice Rt è in forte risalita rispetto a sette giorni, passando dallo 0,66 di venerdì 9 luglio allo 0,91 di oggi; sale anche l’incidenza dei casi su 100mila abitanti, passati da 11 a 19. L’indice Rt torna dunque a sfiorare l’1, come non accadeva dallo scorso marzo.

Fortunatamente, grazie all’andamento della campagna vaccinale, nessuna Regione o Provincia autonoma supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è 2%, con le persone ricoverate che sono addirittura in calo: passano infatti da 187 (06/07/2021) a 157 (13/07/2021).

Quanto all’incidenza dei casi per singola Regione, nessuna sfora quota 50, soglia per entrare in zona gialla. Questi infatti i dati della Cabina di regia: Sardegna 33, Sicilia 31,6, Veneto 26,6, Lazio 24, Campania 21,6, Lombardia 18,2, Emilia Romagna 17,2, Toscana 17, Abruzzo 16,7, Provincia di Bolzano 16,5, Marche 14,7, Molise 14,6, Calabria 14, Provincia di Trento 13,8, Friuli Venezia Giulia 12,1, Liguria 11,4, Umbria 10,3, Puglia 8,1, Piemonte 8, Basilicata 7, Valle d’Aosta 3,2.

Cosa cambia in zona gialla

Alla luce dei decreti Riaperture e Riaperture bis, cosa cambierebbe col passaggio in zona gialla della Campania? A partire dallo scorso 26 aprile sono consentiti gli spostamenti tra Regioni e Province Autonome diverse purché queste siano in zona gialla o bianca. Ma gli spostamenti da una Regione in zona gialla a una arancione/rossa dovranno essere ancora giustificati da autocertificazione, o possono avvenire se si è in possesso del Green Pass.

Il coprifuoco resta abolito anche in zona gialla, mentre cambiamenti vi sono nell’ambito della ristorazione. Torna il limite di quattro posti, sia all’aperto che al chiuso. In zona bianca, come noto, non vi è alcun limite al numero di posti per ogni tavolo all’aperto, mentre è di sei posti al chiuso.

Per i negozi non vi sono ulteriori limitazioni, se non quelle ormai standard sul distanziamento e sui dispositivi di protezione individuali. In zona gialla possono restare aperti, anche nei week end, i centri commerciali.

Redazione

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