La strana posizione sui vaccini
Sindacati contro il green pass: ma il vaccino è come lo sciopero, se si aderisce funziona

Crumiri. Con questo epiteto, per nulla nobile, la tradizione sindacale indicava quei lavoratori che non aderivano agli scioperi, pur godendo dei risultati ottenuti, magari a prezzo di grandi sacrifici, da parte degli altri. Soprattutto durante vertenze molto aspre, non era raro vedere i picchetti presidiare gli ingressi alle fabbriche con l’obiettivo di “dissuadere” coloro che non volevano aderire allo sciopero a entrare in azienda per proseguire l’attività.
Era, e rimane una forma di coercizione del diritto individuale, quello al lavoro, che il sindacato non solo tollerava, ma giustificava in nome di un interesse comune superiore, dato dalla necessità di piegare le resistenze padronali e ottenere la salvaguardia dei diritti di tutti, alla quale si sacrificavano i diritti individuali, per quanto questi fossero parimenti legittimi. Certo, contemperare la tutela degli interessi collettivi e il diritto individuale a lavorare era e rimane un difficile equilibrio, tuttavia chi non aderiva allo sciopero era e rimaneva un “crumiro”.
Qualcuno ricorderà, certamente i lavoratori più anziani, gli scioperi alla Fiat per avere “un pasto caldo alla mensa”. Scioperi lunghi e difficili, quando terminarono con l’introduzione della mensa, di questa ne usufruirono anche coloro che non avevano scioperato. Tuttavia, tra i vecchi operai sindacalizzati, quest’ultimi non godevano di una grande considerazione e non era raro vederli mangiare da soli al tavolo, perché gli altri li evitavano. Insomma nella storia del sindacato, la lotta contro un nemico comune, esige, da sempre, la massima unità e partecipazione. Chi non partecipava, al di là di giustificati motivi (andate a rivedere il film di Monicelli I compagni) quanto meno veniva escluso dalla considerazione degli altri lavoratori, e trattato diversamente.
Ora si lotta contro un nemico invisibile, il cui obiettivo è paralizzare le attività produttive, sconvolgere il vivere sociale, e anche rimettere in discussione le conquiste finora ottenute (quanto si pensi possa sopravvivere una società di sussidi?). Vaccinarsi è l’unica forma di tutela collettiva che si può utilizzare. La sua efficacia, come per lo sciopero, dipende unicamente dal numero di coloro che aderiscono o aderiranno. Chi non lo fa, come dovrebbe essere chiamato da tutti gli altri lavoratori che invece si sono assunti la responsabilità di farlo? E perché il sindacato dovrebbe tutelarli? Due domande a cui qualche risposta andrebbe data, anche sulla base della storia, nobile, del sindacato italiano.
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