Sul sito del Tribunale di Sorveglianza un avviso comunica che dal 1 al 31 agosto il servizio prenotazioni è sospeso perché è stato già raggiunto il numero massimo di appuntamenti fino al termine del periodo di sospensione feriale. Vuol dire che per tutto il mese non si potrebbero prenotare udienze per discutere di detenuti ristretti in carcere o sottoposti a misure alternative. I tentativi di accedere al sistema telematico delle prenotazioni impedisce, infatti, la presa in carico delle richieste inviate dagli avvocati per raggiunto limite di richieste. Alcuni penalisti lo hanno subito segnalato alla Camera penale di Napoli, presieduta dall’avvocato Ermanno Carnevale.

In giornata è arrivato il chiarimento, con una nota che ha reso pubblico il più recente ordine di servizio della presidente del Tribunale di Sorveglianza, Adriana Pangia. È una circolare in cui si dettano un po’ di regole per la ripresa a settembre e si stabilisce l’organizzazione dell’ufficio nel periodo feriale. Andiamo con ordine. Si prova a riprendere il ritmo di sempre, e sempre ricordando le difficoltà e i limiti che hanno caratterizzato questi ultimi mesi. Il Tribunale di Sorveglianza è una sezione del Tribunale ordinario che ha competenza in materia di ordinamento penitenziario e decide sulle richieste di pene, vigila sull’esecuzione della condanna, interviene in materia di applicazione di misure alternative alla detenzione, di esecuzioni di sanzioni sostitutive o misure di sicurezza.

Secondo le nuove disposizioni del presidente Pangia, il rischio di uno stop alle prenotazioni già dai primi giorni del periodo feriale è scongiurato. Perché il presidente ha stabilito che fino al 2 settembre l’obbligo di prenotazione non è necessario in caso di situazioni di urgenza e nei casi di procedure non sospese nel periodo feriale. Quanto alla prossima ripresa, ci sono già prime disposizioni che entreranno in vigore dall’8 settembre. Le udienze dinanzi al Tribunale di Sorveglianza e al magistrato monocratico verranno celebrate con la previsione di collegamenti da remoto, salva la necessaria presenza nell’ufficio giudiziario del giudice e dei componenti del collegio. L’accesso agli uffici da parte degli avvocati e degli utenti esterni continuerà ad avvenire solo su prenotazione via mail, ciò vuol dire che l’accesso agli uffici è ancora limitato per via dei rischi legati all’emergenza sanitaria e alla pandemia da Covid-19.

Per il resto, è stato stabilito che istanze e atti potranno essere trasmessi solo tramite pec, mentre a mano soltanto previa prenotazione. La mascherina sarà obbligatoria per accedere alle cancellerie che restano, in Tribunale, uffici ancora ad accesso limitato. Per trattare le procedure bisognerà rispettare determinate fasce orarie: tra le 9,30 e le 11,30 sono previste le udienze relative a detenuti che hanno chiesto di presenziare e dalle 11,30 alle 12,30 sarà possibile trattare le procedure per i detenuti che non hanno fatto richiesta di essere presenti. Inoltre è stata prevista una terza fascia oraria pomeridiana, a partire dalle 12,30, per i soggetti in misura alternativa, agli arresti domiciliari o liberi. Riprenderanno, dall’8 settembre, le udienze dinanzi al magistrato monocratico. E da quella data aumenterà, da due a tre giorni, la presenza in ufficio dei magistrati, mentre soltanto un giorno alla settimana gli avvocati potranno essere ricevuti dai magistrati, ovviamente su prenotazione.

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Napoletana, laureata in Economia e con un master in Marketing e Comunicazione, è giornalista professionista dal 2007. Per Il Riformista si occupa di giustizia ed economia. Esperta di cronaca nera e giudiziaria ha lavorato nella redazione del quotidiano Cronache di Napoli per poi collaborare con testate nazionali (Il Mattino, Il Sole 24 Ore) e agenzie di stampa (TMNews, Askanews).