“Quando ero in carica”
Conte smentisce Ranucci e Report, l’ex premier apre una falla sul video di Renzi e Mancini in Autogrill

L’unica certezza, sull’Autogrill di Report, è che è un mistero. Oggi ancora più fitto. Sull’incontro Mancini-Renzi di Fiano Romano è Giuseppe Conte, intervistato da un quotidiano, a tradire la versione ufficiale così come la conoscevamo. L’ex premier grillino ricorda di essere stato informato di quel video tra fine dicembre 2020 e gennaio ’21. “Quando ero in carica”. Aprendo una falla nella ricostruzione condivisa da Ranucci. Vediamo perché.
La famosa puntata di Report del 3 maggio 2021 proponeva un servizio che annunciava con grande sorpresa di aver ricevuto da una fonte anonima un video girato per caso in Autogrill. «Una insegnante ha filmato l’incontro tra un personaggio conosciuto, Renzi, e uno sconosciuto, che poi si rivelerà essere Mancini». È Giorgio Mottola a dare la versione di Report: «L’incontro è avvenuto il 23 dicembre all’Autogrill. Dopo la puntata di Report del 12 aprile l’insegnante che aveva il video ha inviato una mail alla nostra redazione», aveva ricostruito Mottola. Si scoprirà poi che l’insegnante misteriosa – oggi indagata, tra le proteste di Sigfrido Ranucci e le polemiche dell’Fnsi – aveva offerto sin da subito il video al Fatto Quotidiano.
«Lo avevamo ricevuto noi per primi ma è rimasto perso tra le centinaia di mail che non si riescono a leggere. E a ripensarci mi piange il cuore», ricostruisce con un po’ di patos Peter Gomez. «Non ci rendemmo conto, in quel momento eravamo sotto organico. Lo scoprimmo poi. Quando uscì su Report lo stesso Ranucci, se non sbaglio, disse che lo stesso materiale era stato prima inviato al Fatto. Abbiamo riaperto la casella e trovato quella mail con cui c’erano, mi pare, delle foto». Tornano nella vicenda anche le foto. Quali? Si trattava di fermo immagini, di screenshot mandati per testare l’interesse del destinatario e ingolosirlo? Si vedevano dettagli rimasti fuori dal video di Report?
Rimane che dal 23 al 30 dicembre, per una settimana, il video sarebbe rimasto fermo, sigillato, protetto nelle mani della Professoressa. E proprio l’ultimo dell’anno, come un insperato fuoco d’artificio, eccolo spuntare tra i regali di una lettrice – o almeno, evidentemente estimatrice – del Fatto. Che forse non lo ha fatto avere solo al Fatto. Qualcuno il video potrebbe averlo visto, dato che girava tra una mail e l’altra, tipo messaggio in bottiglia, dal 30 o dal 31 dicembre. Di certo qualcuno potrebbe averlo fatto arrivare a Palazzo Chigi. Dove c’era, fino al 26 gennaio, Giuseppe Conte. Il leader 5 Stelle ieri ha riunito i puntini: «Ero alla fine della mia esperienza di governo, la vicenda riguardava Renzi, io avevo una polemica con lui, scelsi di rimanerne fuori e decisi di non commentare».
Matteo Renzi vuole vederci chiaro. Il video dell’Autogrill era già in mano alle autorità – a Palazzo Chigi, ai servizi segreti – cinque mesi prima della messa in onda di Ranucci? «Conte data questo momento tra dicembre e gennaio. Qualcuno aveva detto a Conte dell’incontro Renzi-Mancini all’Autogrill? L’ex premier si è sbagliato, ha confuso gennaio con maggio? La scansione temporale la puoi sbagliare, ma quando Conte argomenta, ricorda nei dettagli di aver deciso di non intervenire in virtù della sua posizione istituzionale, come può essersi confuso?», lo incalza Renzi. Tutti i deputati e i senatori di Italia Viva ieri hanno preteso una parola inequivoca da Conte, lanciando anche sui social l’hashtag #contechiarisca. In serata il leader grillino ritratta la sua ricostruzione. E sostiene di aver confuso le date. Certo, se si togliesse il segreto di Stato sulla vicenda, tutto sarebbe più chiaro.
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