Supertuesday elezioni
Coronavirus e socialismo, gli incubi di Trump diventano realtà

Ma nell’ultima tornata aveva perso malamente e dunque il famoso “bridge” fra generazioni che avrebbe potuto unire un’America modernissima e pacata, colta e riformista fra generazioni, è saltato. Buttigieg, come abbiamo scritto quando apparve, è il magnifico outsider buono per un’altra volta. Troppo outsider – è soltanto il sindaco di una cittadina da centomila abitanti – troppo giovane con i suoi 38 anni e poi il fatto che è gay. Come era da aspettarsi la sua omosessualità – è sposato con un musicista – non è stata attaccata dai conservatori, ma messa in graticola dalla sinistra, dai radicali che si sono massacrati in dibattiti infiniti e accaniti su dibattiti per stabilire “quanto” fosse gay e se fosse degno di vestire i panni del campione dell’omosessualità.
È così che va avanti come una locomotiva nella notte il vecchio Bernie che non è un democratico di sinistra, ma un socialista di sinistra con dichiarate simpatie per il mondo che fu comunista, e che in questo momento attrae e polarizza tutte le pulsioni del radicalismo di sinistra. Un radicalismo, il suo, che va molto oltre Obama (che del resto non era un radicale) e gli altri candidati democratici in lizza, e cioè Biden che ha fatto il primo pieno, Bloomberg che getta montagne di soldi sul tavolo e che dice di voler combattere fino alla fine anche se non prendesse molti voti, la Warren che non riesce a togliersi di dosso la macchia di essersi spacciata per una discendente dei nativi pellerossa e invece non era vero, e poi le altre due candidate donne Klobuchar e Gabbard. Per quanto possiamo capire dell’America, Donald Trump ha la vittoria in tasca se e soltanto se il Paese seguita a correre, a fare profitto, a offrire centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro alle classi diseredate e ai neri d’America mai così ricchi e con lavori mai così remunerativi e stabili.
Ma il coronavirus adesso insidia questo paradiso trumpiano. Wall Street ha avuto crolli che hanno riportato il mercato alla crisi di nervi del 2008 anche se ieri i titoli sono svettati anche nel mercato tecnologico. E poi, l’oro – persino il bene rifugio per eccellenza – si è deprezzato. Se la Casa Bianca non riuscirà a mandare in scena qualche effetto molto speciale, il trono di Donald Trump rischia di vacillare. E siamo al più sconcertante paradosso, benché ipotetico, sulla scena del prossimo futuro, e che si regge ovviamente su una serie di “se” ipotetici, ma totalmente realistici.
Dunque, se il Big Tuesday di oggi incoronasse di nuovo Bernie Sanders mantenendo in scacco gli altri candidati, se la crisi mondiale legata al coronavirus diventasse una pandemia anche economica americana oltre che cinese, potremmo assistere all’aurora iper-boreale di un mondo stranissimo in cui l’ex Unione Sovietica è diventata uno Stato iper-capitalista sregolato e gli Stati Uniti d’America potrebbero diventare una confederazione socialista con tendenze più leniniste che obamiane.
Su questo scenario è possibile valutare la rinuncia di Pete Buttigieg: il giovane, intelligente e preparato candidato democratico ha speso tutte le parole della sua campagna per contrastare Sanders non per antipatia personale, tutt’altro, ma per render chiaro agli elettori democratici che una scelta socialista con Sanders distruggerebbe il patrimonio ideale e creativo americano, senza raggiungere alcun obiettivo, se non una decadenza rapidissima. Buttigieg si è ritirato proprio per consentire ai democratici più liberali di battere Sanders considerato un illiberale visionario. L’America sta cambiando pelle: abbraccia i talebani, dimentica l’undici settembre, cerca di prendersi il Regno Unito come cinquantunesimo Stato, mantiene sotto controllo la Cina con cui ha un rapporto incestuoso e brutale. Trump per ora ha incarnato il nuovo corso, anzi l’ha determinato. Quale sogno americano dovrebbe avere il suo avversario democratico? Per ora, nessuno l’ha detto chiaramente e speriamo che il grande martedì che è oggi, permetta di capire di più il moderno alternativo, sia di Sanders che degli altri.
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