Caro Riformista,
trovo molto interessante il processo costituente apertosi nel PD, c’è bisogno di ridefinire profilo, identità, programmi di quel che dovrebbe essere, a mio sommesso avviso, un nuovo partito di sinistra, d’impronta laburista, riformista, che si richiami al filone politico-culturale del Socialismo occidentale. Avrei preferito un dibattito più orientato su progetti, tesi, contenuti che sulle personalità che si candidano a guidare il partito.

E tuttavia, dalle prime dichiarazioni d’intenti, la mia impressione è che la candidata Elly Schlein possa rispondere meglio alle ineludibili esigenze di innovazione e radicalità nei valori di cui c’è bisogno in questo convulso periodo storico. Elly è una giovane donna preparata, determinata, coraggiosa, già impegnata da anni nelle Istituzioni (al Parlamento Europeo e alla vicepresidenza dell’Emilia-Romagna) con risultati importanti. Annuncia di candidarsi a guidare un partito al quale aderire “liberi” da consorterie, gruppi di pressione, capi-bastone e signori delle preferenze e delle tessere. Un soggetto politico plurale, aperto, curioso, che si ponga come priorità giustizia sociale, ambiente, rivoluzione digitale.

Ho subito pensato che l’auspicio di un partito nuovo e libero fosse sacrosanto soprattutto al Sud, in particolare in Campania, dove non è più differibile una cesura netta rispetto ad un sistema di potere che ha ridotto spesso i democrat a contenitore vuoto, manipolabile da pochi supernotabili, inamovibili e onnipotenti. C’è bisogno di una svolta anche generazionale, dell’affermazione di una classe dirigente autorevole, autonoma da ipoteche, disinteressata a rendite di posizione.Una nuova leva di dirigenti, aperti al mondo delle competenze, dei saperi, capace di riconnettersi alla parte più povera della società e di affrontare il tema drammatico della crescita esponenziale delle disuguaglianze sociali a seguito del covid e del conflitto in Ucraina. Io vorrei fornire, per quel che mi riesce possibile, il mio contributo in questo cimento impervio ma ambizioso, che spero possa avere solide radici proprio a Napoli e nel Mezzogiorno. Ciò nella convinzione che la sfida sia qui ed ora e che prove d’appello stavolta non ve ne saranno.