Dopo le sanzioni economiche, l’esclusione dall’Eurovision Song Contest, il mondo dello sport che annulla competizioni ed eventi programmati sul territorio russo, ora tocca al cinema. Warner Bros, Disney e Sony Pictures hanno sospeso le uscite dei loro film nei cinema del Paese. Pellicole come The Batman, Morbius e Turning Red non verranno proiettate in Russia come inizialmente previsto.

Mentre Netflix ha deciso di non diffondere sulla piattaforma i 20 canali russi d’informazione e intrattenimento come stabilito dalla legge. 

Disney: “Prenderemo le future decisioni in base alla situazione”

Disney ha fatto sapere, tramite un comunicato, di bloccare l’uscita in Russia del film d’animazione targato Pixar Turning Red, che in Italia arriverà l’11 marzo direttamente sulla piattaforma Disney+.

“Prenderemo le future decisioni di marketing in base all’evoluzione della situazione. Nel frattempo, data la gravità della crisi di rifugiati che sta emergendo, lavoriamo con le Ong nostre partner per dare loro aiuto immediato e altri tipi di assistenza umanitaria”, si legge nella nota. 

Stop a The Batman e Morbius

L’ultimo kolossal della Warner Bros, con Robert Pattinson e Zoë  Kravitz, sarebbe dovuto uscire in Russia questo venerdì. “In considerazione della crisi umanitaria in Ucraina, WarnerMedia ha sospeso l’uscita del suo film ‘The Batman’ in Russia“, ha fatto sapere un portavoce. Dalla Sony, infine, sospesa l’uscita nel Paese di Morbius, previsto per il 24 marzo, adattamento cinematografico dei fumetti Marvel con Jared Leto.

Data l’azione militare in corso in Ucraina, la conseguente incertezza e la crisi umanitaria che si sta verificando in quella regione, sospenderemo le nostre previste uscite nelle sale in Russia“, ha dichiarato un portavoce della Sony Pictures alla Bbc. “I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con tutti coloro che sono stati colpiti e speriamo che questa crisi si risolva rapidamente“, ha aggiunto. 

Una decisione non di poco conto, considerando che anche il botteghino russo assicura lauti guadagni al cinema americano. Per esempio il film Spiderman: No way home, che nel mondo ha incassato 1 miliardo 851 milioni e 938 mila dollari, in Russia ha raggiunto la cifra di 46.7 milioni di dollari.

Il boicottaggio di Netflix

Conseguenze per la Russia anche da parte di Netflix, che ha deciso di non aggiungere sulla propria piattaforma i canali della tv di Stato. Secondo una norma del dicembre del 2021 infatti-nota come legge ‘Vitrina Tv’-  i servizi di streaming SVOD, che superano i 100mila abbonati, devono ospitare venti canali televisivi russi in chiaro. “Data la situazione attuale, non abbiamo in programma di aggiungere questi canali al nostro servizio“, ha comunicato un portavoce a Hollywood Reporter. 

L’Accademia del cinema ucraino ha lanciato una petizione online qualche giorno fa per chiedere il boicottaggio internazionale dell’industria cinematografica russa, esortando inoltre il Consiglio Europeo a escludere la Russia da Eurimages, ossia il fondo europeo di sostegno al cinema che finanzia la produzione di film indipendenti.

Roberta Davi

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