Ieri, in Campidoglio, si è svolta la prima assemblea nazionale dei sindaci progressisti e riformisti. Più che un’assemblea dei sindaci riformisti mi sembra che ci troviamo di fronte a un’assemblea dei sindaci del Partito democratico. Mancavano veri riformisti come Sala, Bonajuto e altri che alla Leopolda hanno con chiarezza detto quali sono gli obiettivi di un vero riformismo, soprattutto nel governo delle città.

La situazione comunque mi sembra ancora molto fluida, nel senso che ancora in molti non hanno deciso cosa fare da grandi, da Carlo Calenda a Matteo Renzi, per finire a una parte di Forza Italia che guarda con interesse a un centro riformista e popolare. La partita nei prossimi mesi si giocherà tutta qui, tra queste forze che dovranno decidere se mettersi insieme per costituire un centro ampio e davvero riformista, che si opponga ai sovranisti e ai populisti. Un incontro fatto di sindaci del Pd senza interpellare altri sindaci dell’area mi sembra solo una cosa che al tempo dei partiti della Prima Repubblica si chiamava “consulta degli enti locali”.