Questa volta c’è il trucco e c’è anche l’inganno (a danno dei russi). L’esercito ucraino ha ‘schierato’ imponenti colonne di carri armati e lanciamissili Himars pronti a colpire con la massima potenza di fuoco l’esercito russo. Però sono soltanto delle esche gonfiabili, posizionate sul campo di battaglia per confondere il nemico. Tra i vari stratagemmi utilizzati da Kiev per fronteggiare le forze del Cremlino troviamo anche la carta dei falsi veicoli militari dei sistemi di difesa. Basta piazzarli sulla linea del fronte e aspettare che gli uomini di Vladimir Putin li colpiscano sprecando così munizioni.

Nel frattempo che all’Ucraina arrivino le armi, i mezzi e i veicoli promessi, l’esercito di Zelensky ha deciso che la tattica da intraprendere è quella di far sprecare quante più munizioni possibili al nemico. Niente di nuovo sul fronte orientale. Il precedente storico è quello dell’Esercito Fantasma statunitense che combatté durante la Seconda guerra mondiale. Era composto da oltre mille uomini e aveva l’unico obiettivo di ingannare l’esercito nazista e depistare i loro alti comandi, inscenando quello che gli storici hanno poi definito uno ‘show itinerante’ di finte campagne militari.

Il nome ufficiale del loro reparto era 23rd Headquarters Special Troops, un corpo di élite specializzato nell’ingannare i nemici e formato da artisti, attori, pubblicitari, i quali tra il 1944 e il 1945 riuscirono a organizzare più di venti finti campi di battaglia al confine tra Francia, Germania e Lussemburgo. Per farlo utilizzarono carri armati e aeroplani gonfiabili, altoparlanti molto potenti che diffondevano suoni di esplosioni e di artiglieria, e finte comunicazioni radio.

Cercarono di dare l’impressione che l’esercito fosse ovunque. Impersonarono soldati di altre unità che si trovavano da tutt’altra parte, si cucivano i costumi da soli e applicavano emblemi sempre diversi sui veicoli, a seconda delle esigenze, per far sembrare che ci fosse un gran movimento di mezzi. Tra le altre cose si travestivano anche da alti ufficiali e si facevano vedere in pubblico in vari villaggi, per dare adito a pettegolezzi sulle presunte importanti operazioni in corso. Tutto questo faceva parte di “un’atmosfera” che contribuiva a creare “l’illusione”, per usare le parole degli stessi membri dell’Esercito fantasma.

Oggi anche l’esercito ucraino, da un anno impegnato in un’estenuante guerra, si sta affidando a copie gonfiabili dei mezzi richiesti dal loro comandante in capo. Con questa tecnica la perdita di un carro armato e dei sistemi missilistici di artiglieria made in Usa può essere considerata irrisoria se i bersagli fatti ‘scoppiare’ dai russi sono soltanto esche a buon mercato per ingannare gli uomini del Cremlino.

Come riportato da Reuters, Inflatech Decoys, un produttore ceco di falso equipaggiamento militare, ha visto i suoi guadagni schizzare alle stelle. L’azienda ha un catalogo di oltre trenta differenti esche gonfiabili, di dimensioni reali, che vende a clienti di tutto il mondo. Adesso si è aggiunto il 31esimo “modello”: quello degli Himars.

Le esche non sono semplici palloncini, anzi. Sono fatte sì di materiali leggeri e, oltre a fuorviare visivamente l’avversario, hanno anche un’impronta termica. Quindi appaiono sui radar nemici. Ciascun modello viene impacchettato in sacchi che possono essere trasportati da due soldati che possono facilmente gonfiarli in 10 minuti.

I costi sono variabili: oscillano tra i 10mila e i 100mila dollari. Un costo ‘ammortizzato’ se si pensa che si costringe il nemico a concentrare il fuoco su queste sagome sprecando risorse preziose sparate con equipaggiamenti che costano dalle quattro alle 20 volte di più contro un falso bersaglio.

Riccardo Annibali

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