Il nostro modello democratico è molto democratico. I cittadini non sono lasciati soli: se necessitano di cure possono fare affidamento su un sistema sanitario moderno ed efficiente (a parte rare eccezioni). I cittadini che si ammalano non pagano (direttamente) le cure, quelli più gravi (fortunatamente percentualmente pochissimi) non pagano i giorni che trascorreranno in terapia intensiva. E negli Sati Uniti? Come il modello sociale statunitense può gestire la possibile (speriamo di no) diffusione del Coronavirus? Il loro modello, anche se sempre si tratta di democrazia elettiva, è differente: non sempre la sanità e gratuita. Anzi! Quanti cittadini statunitensi hanno una assicurazione sanitaria che copre anche tutti i costi della cura al Coronavirus?

Probabilmente il Coronavirus sarà un occasione di extra guadagno per chi guida le invisibili leve della finanza: i vari indici delle varie borse passano velocemente da un deciso segno meno ad un altrettanto deciso segno più. Orso e Toro s’alternano: viva la speculazione, viva gli speculatori! Noi mortali abbiamo i piedi ben saldi a terra: si sono impennate le terrene quotazioni di una babysitter disposta ad accudire tutto il giorno strillanti marmocchi che scoppiano dall’entusiasmo e gridano di gioia ogni volta che viene prorogata la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Nelle Regioni interessate dalle ordinanze governative restrittive l’indice di sopportazione intra-familiare è salito alla fase rossa. Babysitter, cittadini, speculatori, medici, infermieri, imprenditori, artigiani, liberi professionisti, siamo tutti in attesa che la scienza moderna ci aiuti. Una volta si pregava la provvidenza, con devozione e dazioni, si edificavano chiese dedicate alla Madonna della Salute. Ora dobbiamo ammettere che il Coronavirus ci ha un po’ sconvolti: l’homo sapiens è un po’ meno sapiens di quello che in troppi s’immaginavano.

La Natura sta sconvolgendo il nostro quieto vivere orientato all’infinita crescita. Già, quella natura matrigna di Giacomo Leopardi che ora, dati gli eventi, intrecciamo con l’assalto al “forno delle grucce” dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni. Ma non dimentichiamoci la scienza. Ancora una volta la rivoluzione della scienza ha dimostrato quanto, in realtà, siamo ignoranti. Siamo stati presuntuosi pensavamo che manovrando nervosamente il sacro telefonino si potessero risolvere buona parte dei nostri interrogativi e dei nostri problemi. Anche se può sembrare bizzarro e controcorrente, possiamo ringraziare il Coronavirus per averci riportato all’ignoranza: quando s’assaltavano i forni, ed ora, i supermercati.

Dobbiamo ringraziare il Coronavirus in quanto dimostra quanto la scienza sia importante e quanto noi, homo sapiens, siamo fragili e ignoranti. Dobbiamo ringraziare ciò che non possiamo vedere e pesare: la dedizione e la professionalità dei medici, infermieri e personale sanitario chiamati al dovere dal virus. Dobbiamo ringraziare il Coronavirus perché ci ha insegnato che la Natura, nonostante le nostra incuranza, non s’arrende. Anzi, a volte, si vendica.