Si chiama Mazin, viene dal Darfur, ha quindici anni. E’ stato catturato dalle guardie libiche. Quelle che noi paghiamo per fermare i migranti. Qualcuno con un telefonino ha filmato il momento nel quale le guardie lo torturano, lo bastonano, lo minacciano con un mitra, e lui grida di paura. Il filmato è stato consegnato a un gruppo di attivisti.
Potrebbe essere mio figlio. Che ha 15 anni, come lui. Vedo la sua faccia, quella di mio figlio intendo, quando guardo quel video. Quando sento quella voce, quelle suppliche. Ho scritto a Meloni e Salvini, con rabbia, che avrebbero dovuto farlo vedere ai loro figli quel video. Anche Letta, Minniti e tutti quelli del patto Italia-Libia, Tutti quelli che in questi anni hanno votato sempre, in parlamento, per continuare a riempire di soldi i carcerieri. Me ne pento. Nessun figlio dovrebbe mai vedere questo video. Nessun figlio dovrebbe mai sapere che il proprio padre, la propria madre, non si è opposto in qualche modo ad atrocità simili.
© Riproduzione riservata