Non vedo nessun beneficiario di questa folle guerra. Muoiono persone innocenti e soldati. Ora i generali russi, svegliandosi con i postumi di una sbornia, si sono resi conto di avere un esercito di m…a. E come può essere buono l’esercito se tutto il resto del Paese è una m… ed è impantanato nel nepotismo e nel servilismo?

Sono destinate a far discutere le parole di Oleg Tinkov, l’oligarca russo che fin dai primi giorni di conflitto si era detto contro la guerra in Ucraina e che oggi ha pubblicato, sul suo profilo Instagram, un nuovo post scagliandosi contro l’esercito. Max Seddon, il corrispondente da Mosca del Financial Times, ha scritto su Twitter che è ‘il più plateale dei commenti anti-guerra di un miliardario russo.’

Lo sfogo su Instagram

Tinkov è stato uno dei pochi oligarchi russi a parlare della guerra. E oggi è tornato sull’argomento, usando parole molto dure. “I funzionari del Cremlino sono scioccati dal fatto che non solo loro, ma neanche i loro figli andranno nel Mediterraneo questa estate. Gli uomini d’affari stanno cercando di salvare ciò che resta delle proprietà” scrive Tinkov. Per poi fare riferimento alla ‘Z’ , il simbolo dell’’operazione militare speciale’ in Ucraina come Putin ama definirla. “Certo, ci sono idioti che disegnano ‘Z’, ma gli idioti in qualsiasi Paese sono il 10%. Il 90% dei russi è contro questa guerra.

Il post termina poi con un ‘appello’ in inglese all’Occidente: “Per favore, date al signor Putin una chiara via d’uscita per salvare la faccia e fermare questo massacro. Per favore, siate più razionali”. Stando alla legge attualmente in vigore in Russia, l’imprenditore potrebbe anche essere incriminato per le sue parole.

Chi è Oleg Tinkov 

Creatore di una catena di elettrodomestici e di un’azienda produttrice di birra, Oleg Tinkov è anche il fondatore della banca digitale Tinkoff, nel 2014 il magnate russo era stato classificato come la quindicesima persona più ricca del Paese. Le sue azioni sono però crollate di oltre il 90% dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina. Avrebbe detto addio, in meno di un mese, a cinque miliardi di dollari perdendo, di conseguenza, anche lo status di miliardario.

Sanzionato dalla Gran Bretagna e con delle proprietà anche in Italia, Tinkov è conosciuto nel mondo del ciclismo per essere stato il proprietario della squadra World Tour di Contador, Sagan e Basso. Già prima del conflitto l’imprenditore aveva però dovuto affrontare alcuni problemi, come l’arresto nel 2020 a Londra con l’accusa di evasione fiscale federale degli Stati Uniti. Una questione risolta con il pagamento, a ottobre 2021, di 509 milioni di dollari.

Un mese dopo aveva annunciato che si sarebbe dimesso da presidente della Tinkoff Bank, dato che gli era stata diagnosticata una leucemia acuta. E proprio la malattia, scrive Forbes, l’aveva fatto riflettere sulla ‘fragilità’ dell’essere umano: Ogni giorno in Ucraina muoiono persone innocenti. È qualcosa di impensabile e inaccettabile! Gli stati dovrebbero spendere soldi per curare le persone, per la ricerca e per sconfiggere il cancro. Non per la guerra” aveva dichiarato.

In un’intervista a Il Messaggero dello scorso 1 aprile, affermando di rifiutare l’appellativo ‘oligarca’, aveva ribadito: “Sono contro questa guerra e non smetterò mai di dirlo. E come me la pensano numerosi altri imprenditori russi che si sono fatti da soli e non hanno alcun rapporto col governo russo e con l’establishment moscovita.”