Sono Lombardia, Piemonte e Calabria le regioni considerate maggiormente a rischio in base all’indice di contagio Rt emerso nell’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità.

LE REGIONI A RISCHIO – Secondo quanto si apprende da fonti di maggioranza, il governo sta lavorando al nuovo Dpcm tenendo in considerazione le situazioni più critiche sul territorio. In particolare monitorando l’indice di contagio Rt, intervenendo sulle zone dove viene superata la soglia di 1,5. Lo schema di lavoro su cui si starebbe basando l’esecutivo – spiegano ancora le fonti – vedono tre Regioni a rischio definito ‘Alto’: si tratta di Lombardia (Rt a 2,01), Piemonte (1,99) e Calabria (1,84). Queste rientrerebbero nello ‘Scenario 4’ tracciato quest’estate dall’Iss. Lo steso in cui sono inserite anche zone con rischio ‘Moderato’, come Molise (Rt 2,01), Bolzano (1,92), Emilia Romagna (1,6) e Trento (1,56).

Nello ‘Scenario 3’, invece, figurano come territori a rischio ‘Alto’ la Puglia (Rt a 1,47), Sicilia (1,38), Toscana (1,19) e Sicilia (1,38). Il rischio è ‘Moderato’ in Friuli Venezia Giulia (1,47), Umbria (1,45), Lazio (1,43), Marche (1,35) e Campania (1,29). Non valutabili, poi, Veneto (Rt 1,47) e Liguria (1,35). Nello ‘Scenario 2’ rientra con rischio ‘Moderato’ la Sardegna (1,04), mentre non è valutabile l’Abruzzo (1,13). Infine, nello ‘Scenario 1’ ha rischio ‘Moderato’ la Valle d’Aosta (Rt 0,92), mentre non è valutabile la Basilicata (0,83).

Conte: “Tre aree con diversi scenari di rischio, interventi differenziati per ogni Regione”

CHIUSURA BAR E RISTORANTI A PRANZO – Secondo quanto si apprende da fonti di maggioranza, l’ipotesi di Dpcm a cui sta lavorando il governo prevede per le regioni a rischio la chiusura per bar e ristoranti nella fascia di orario dedicata pranzo, mentre è sempre consentita la consegna asporto.

COPRIFUOCO ALLE 18 –  Dalle 18 scatterà il coprifuoco con chiusura delle attività commerciali e per la cura alla persona, salvo farmacie, parafarmacie e alimentari. Sempre nelle aree a rischio, chiusi anche i musei e stop ai distributori automatici.

L’ALLARME DELL’ISS – Stando all’ultimo report dell’Iss, relativo al periodo 19-25 ottobre,  l’indice di trasmissibilità Rt calcolato sui casi sintomatici di coronavirus è pari a 1,70, con undici regioni classificate a rischio elevato (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Liguria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto) di una trasmissione non controllata del virus.

Altre otto regioni sono classificate a rischio moderato con elevata possibilità di progredire a rischio alto nel prossimo mese: Campania, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Molise, Umbria e nelle Province autonome di Bolzano e Trento. Ma il presidente dell’ISS Brusaferro ha anche confermato che la situazione nazionale “è compatibile con lo scenario 3 verso lo scenario 4”, con alcuni “contesti regionali in cui è importante fare una valutazione di intervento urgente e mirato”.

Ultimatum dalla comunità scientifica: “Stiamo inseguendo il virus da 15 giorni, occorrono chiusure, anche differenziate in base ai contagi”.

Giovanni Pisano

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