Due settimane di guerra. Una sporca guerra. Che non fa differenza tra soldati e civili, centrali nucleari e ospedali pediatrici. Usare la parola “umanità” anche solo per definire i “corridoi” (umanitari) è improponibile. Mattatoio-Ucraina. I balletti diplomatici non coprono neanche l’odore dei cadaveri. Sul territorio si contano i danni e le vittime. Cinque persone, compresi due bambini “nati nel 2021”, sono rimaste uccise in un “attacco aereo” che ha colpito la città di Malyn, nella regione di Zytomyr. Lo riporta Ukrinform, che cita notizie del ministero degli Interni di Kiev, secondo cui sono state distrutte sette case. Almeno dieci persone sono morte in bombardamenti russi su Severodonetsk, secondo quanto dichiarato da un funzionario ucraino locale.

A sud, Mariupol è “isolata” ma combatte ancora: il ministro degli Esteri Kuleba ha affermato che oltre 400mila persone sono in ostaggio nella città portuale sulle rive del Mar Nero. Gli ha fatto eco il sindaco della città, parlando di “genocidio” in riferimento ai 1170 morti contati sinora tra la popolazione civile. E in questa escalation dell’orrore, ecco la notizia che i russi avrebbero bombardato l’ospedale pediatrico della città. «Il reparto maternità nel centro della città, il reparto pediatrico e il reparto di terapia dell’ospedale – tutti distrutti in un raid aereo russo su Mariupol», ha detto in un video su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko. Ha aggiunto che i feriti vengono evacuati nell’ospedale più vicino. L’ospedale pediatrico di Mariupol “non esiste più”, gli fa eco il vicecapo della polizia nazionale ucraina Vyacheslav Abroskin, citando “testimoni oculari”. “Molte donne sono rimaste ferite e uccise”, ha aggiunto sulla sua pagina Facebook. Anche il presidente Zelensky ha commentato l’attacco: «Persone sotto le macerie. Bambini sotto le macerie. Questa è atrocità! Per quanto ancora il mondo sarà complice nell’ignorare il terrore? Chiudete subito il cielo, fermate subito gli omicidi! Avete il potere. Qui si sta perdendo l’umanità».

L’attacco sull’ospedale pediatrico di Mariupol è “abominevole e spaventoso”, dichiara la ministra degli Esteri britannica, Liza Truss, in conferenza stampa congiunta a Washington con il segretario di Stato Usa, Antony Blinken. «Dell’ospedale di Mariupol sono rimaste solo macerie: i missili russi hanno distrutto il reparto maternità e quello pediatrico. Le autorità ucraine parlano di feriti e vittime, in gran parte bambini e donne. Un luogo di speranza, dove la vita nasce, è diventato un luogo di morte. È spietato. Ancora una volta viene colpito un obiettivo non militare. La guerra di Putin deve fermarsi». Lo scrive su Fb il titolare della Farnesina Luigi Di Maio tornando a invocare «un tavolo negoziale per una tregua umanitaria che garantisca l’apertura di corridoi umanitari seri. Serve una tregua di 48/72 ore per permettere ai cittadini ucraini di lasciare il Paese». Nella regione di Kharkiv, l’aggressore russo continua a bombardare infrastrutture critiche e abitazioni di civili», scrive sul canale Telegram la Polizia nazionale ucraina, secondo la quale sono stati registrati diversi colpi di artiglieria sulle centrali elettriche regionali. A causa dei bombardamenti, 350 persone sono state sfollate da due palazzi.

Critica la situazione a Izyum, non distante Kharkiv. «Gli occupanti russi hanno posto l’assedio alla città e la stanno distruggendo», continuano gli appelli ucraini. A Sumy, nel nord est dell’Ucraina, sale a tre il numero dei bambini rimasti uccisi nell’attacco avvenuto nella notte tra lunedì e martedì: il bilancio complessivo delle vittime sale così a 22. Lo rende noto il governatore della regione, Dmytro Zhyvytskyy, su Telegram. «Questa storia può essere giustamente definita un massacro, perché una bomba ha ucciso 22 persone», scrive Zhyvytskyy, precisando che «tra le 22 persone uccise c’erano 3 bambini. Inizialmente ne sono stati denunciati due, ma oggi i soccorritori hanno estratto dalle macerie il corpo di un bambino. Sono tutti della stessa famiglia». Zhyvytskyy spiega che tra le vittime nove persone erano nella stessa abitazione e che “sei case sono state distrutte completamente”, mentre altre due dozzine parzialmente. Ci sono anche “otto persone ferite, tra cui una bambina di cinque anni”, aggiunge.

Almeno 10 persone sono morte inseguito a bombardamenti sulla città ucraina di Severodonestk, nella parte orientale del Paese, nella provincia di Lugansk Oblast (nel Donbass): lo riferisce un responsabile locale. Sul fronte diplomatico, è previsto per oggi l’incontro tra i ministri degli Esteri russo e ucraino. Sergey Lavrov e Dmitry Kuleba si vedranno in un trilaterale con l’omologo turco ad Antalya, a margine del Forum diplomatico internazionale, nell’ambito del quale – fa sapere la difesa di Kiev – si discuterà dell’apertura di più corridoi umanitari. La conferma del meeting è arrivata anche dal ministero degli Esteri di Mosca: «Riteniamo che, dal momento che l’Ucraina ha confermato, l’incontro si terrà, in particolare perché su iniziativa della Turchia», ha sottolineato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. Diplomazia sotto le bombe. Che non risparmiano neanche un ospedale pediatrico. Ad Est, l’umanità sta morendo.

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Esperto di Medio Oriente e Islam segue da un quarto di secolo la politica estera italiana e in particolare tutte le vicende riguardanti il Medio Oriente.