Una Ong europea, con sede a Berlino (si chiama “Centro europeo per i diritti umani e costituzionali”) ha denunciato gli ex ministri di diversi paesi europei, ma soprattutto italiani, alla Corte penale internazionale dell’Aja per crimini contro l’umanità.

L’accusa è di avere favorito il respingimento di migranti in fuga dai lager libici e di avere restituito queste persone alla guardia costiera libica. E anche di avere finanziato e favorito la guardia costiera libica e quindi anche i campi di concentramento dove i fuggitivi vengono maltrattati, spesso torturati, talvolta uccisi.

Tra gli ex ministri denunciati ci sono Marco Minniti, Matteo Salvini e Federica Mogherini. La Ong sostiene di disporre di montagne di prove e di poter dimostrare che le autorità europee hanno favorito in molti modi l’opera sistematica dei militari libici. C’è molto da discutere sullo strumento scelto dalla Ong. La denuncia penale, la richiesta ai magistrati di sostituirsi alla politica è sempre una scelta perdente. Il problema però è sul tappeto – è evidente – e la Ong ha fatto molto bene a sollevarlo.

Possibile che non esista una via politica alla rivolta contro i comportamenti delle autorità europee di vera e propria vessazione nei confronti dei migranti? Possibile che né nei partiti di destra né in quelli di sinistra esploda l’indignazione, e si costringa il potere a cambiare i propri orientamenti e a rientrare nel recinto della civiltà, abbandonato da molti anni?

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Giornalista professionista dal 1979, ha lavorato per quasi 30 anni all'Unità di cui è stato vicedirettore e poi condirettore. Direttore di Liberazione dal 2004 al 2009, poi di Calabria Ora dal 2010 al 2013, nel 2016 passa a Il Dubbio per poi approdare alla direzione de Il Riformista tornato in edicola il 29 ottobre 2019.