Il direttore del Riformista Piero Sansonetti annuncia in un video editoriale di aver ricevuto una “Querela da parte di Giancarlo Caselli per un articolo dell’aprile scorso. Io scrissi un articolo in cui polemizzavo con Caselli. Ma purtroppo c’è questa idea che si può polemizzare sui giornali, in tv. Con chiunque. Ma non si può polemizzare con i magistrati“.

Secondo SansonettiI magistrati sono intoccabili, al di sopra della legge, sono intoccabili. Non accettano critiche e sanno che in caso di querela vincono poiché i magistrati che giudicano li guardano di buon occhio“. Il direttore poi elenca “Ho querele solo di magistrati: di Gratteri, Di Matteo, Scarpianto, Leonforte, Esposito padre e figlio, Davigo e ora Caselli che è in pensione ma è uno dei capi del partito dei Pm. Spesso vincono ma non sempre“.

Infine Sansonetti sottolinea che “Lo spirito di queste querele è l’intimidazione. Le querele creano una grande difficoltà nei giornalisti e arrivano solo nei confronti di chi critica i magistrati. In Italia siamo non più di 5 ed è facile l’attacco da parte del partito dei Pm. Non c’è alcuna difesa, il sindacato dei giornalisti e l’ordine si inchinano e non intervengono“.

Sansonetti conclude: “La querela di Caselli non ci spaventa, c’è l’effetto intimidazione ma noi andiamo avanti e continueremo a criticare nella maniera più rigorosa tutti i magistrati. Tra l’altro – svela Sansonetti – con Caselli mi legava un legame di stima e amicizia. Se scrivo qualcosa di male su un politico, cose che ho fatto tante volte, non mi querelano, invece i magistrati lo fanno per tenerti per il collo, ma tranquilli andiamo avanti“.