Serve un patto di fiducia tra cittadini, imprese e Stato. Se lo Stato vuole che i cittadini abbiano fiducia nelle istituzioni, questo è il momento in cui lo Stato deve dimostrare di fidarsi dei cittadini, sburocratizzando e alleggerendo un apparato che soffoca l’Italia. Se tutto andrà per il meglio saremo tra i primi a uscire da questa crisi. Ma se non lavoriamo in maniera serrata per cambiare tutte le storture del nostro sistema, non saremo in grado di fare alcun passo avanti verso il futuro.

Ma prima di ogni altra cosa, faccia attenzione a ciò che comunica e a come lo fa, senza sottovalutare che la mediatizzazione è una componente fondamentale del “successo” di questo virus. Utilizzi i canali istituzionali preposti per la sua comunicazione e individui una sola voce, come le chiediamo già da parecchie settimane, che spieghi agli italiani che cosa sta succedendo alle loro vite e perché: lei stesso, Arcuri, Borrelli, un super comunicatore, scelga lei. Ma una sola voce certificata e di totale autorevolezza.

Faccia un appello a tutti i media affinché si autoregolino e non impongano la visione di immagini gratuite, crude, di perdita di dignità, connesse alla malattia, che non fanno altro che drammatizzare ulteriormente la situazione. Tenga a mente che ogni sua parola oggi ha il peso di una sentenza, ne faccia buon uso, limiti le sue comunicazioni, come hanno fatto i leader degli altri Paesi democratici, a pochi contenuti chiari e veri.

E in tutto questo, la smetta di dirsi da solo che l’Italia è un modello per il resto del mondo: questa non è un campagna elettorale ma una crisi devastante, abbia rispetto dell’intelligenza degli italiani perché è solo grazie a quella se fino a oggi qualcuno non è ancora venuto a cercare di spettinarle i capelli.