Si apre un’altra porta all’esterno del carcere romano di Rebibbia. Un bar tavola calda con prodotti da forno e di gastronomia fatti e venduti al pubblico da sette detenuti della III° casa circondariale, di cui due semiliberi. Tutto il pane che rimane nei cesti e sui banconi viene redistribuito a famiglie bisognose e persone in difficoltà. Il nome che strizza un po’ l’occhio agli americani è Cookery Rebibbia, il logo invece ricorda un film molto italiano: “Ricomincio da tre” come recitava Massimo Troisi corretto da Lello Arena: “…Da zero!”, “Nossignore, ricomincio da… cioè… tre cose me so’ riuscite dint’a vita, pecché aggia perdere pure chest? Aggia ricomincia’ da zero? Da tre!”. Le parole chiave sono inclusione e reinserimento per consentire ai detenuti di rimettersi in gioco puntando sui propri punti di forza: abilità personali, impegno, creatività e, soprattutto, disponibilità al cambiamento. L’iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra la Direzione penitenziaria e il Gruppo CR S.p.A. che il primo dicembre dello scorso anno, in pieno lockdown, ha permesso la riattivazione dello stabilimento e la selezione di sette detenuti di cui due semiliberi per essere avviati all’attività di fornai.

L’INIZIATIVA è stata presentata da Annamaria Trapazzo, dirigente penitenziaria della III° casa circondariale di Rebibbia e Edoardo Ribeca amministratore delegato del Gruppo CR, insieme all’attore Pino Insegno come presentatore d’eccezione. Il progetto che ha visto solo ora la luce era stato avviato già nel 2013 ma si era poi arenato. Nella sua fase iniziale aveva preso corpo grazie al sostegno del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e al contributo di Cassa Ammende e di imprenditori nazionali come Farchioni Olii S.p.A., a tutt’oggi fornitore unico delle farine 100% italiane adoperate. Dopo un periodo di chiusura dell’attività avvenuta nel maggio del 2019, il progetto oggi rinasce non solo con le attività produttive ma, soprattutto, con la realizzazione in concreto del suo scopo originario, ossia quello di ampliare attraverso il lavoro quella che viene definita in termini tecnici l’offerta trattamentale dei detenuti attraverso la sottoscrizione di un “atto di adesione” con il quale esprimono la libera ma consapevole partecipazione alla riabilitazione sociale.

COOKERY REBIBBIA è una vera e propria boutique del gusto con eleganti spazi aperti al pubblico dal lunedì al sabato, dalle otto del mattino alle venti di sera, dove chiunque si può recare non solo per acquistare il pane o prendere un caffè, ma anche per trovare tutte quelle ricercatezze gastronomiche fatte dai detenuti tra cui, ovviamente il pane prodotto all’interno della Casa Circondariale Terza di Rebibbia che viene distribuito quotidianamente anche negli undici punti vendita del Gruppo CR S.p.A.. Inoltre, in un’ottica di sostenibilità e inclusione sociale, grazie alla partnership con la Croce Rossa Italiana il ritiro dell’invenduto viene redistribuito a famiglie bisognose e persone in difficoltà.

Riccardo Annibali

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