Attesa per i primi exit poll nelle Marche per le elezioni regionali 2020. Già pochi minuti dopo la chiusura dei seggi, fissata per le ore 15 di lunedì 21 settembre, verranno diffusi i primi sondaggi effettuati all’esterno dei seggi tra gli elettori.

AFFLUENZA – Si attesta al 59,74% il dato dell’affluenza nelle Marche (pervenute 1.576 sezioni su 1.576). Nel 2015 era stata del 49,78%. A Pesaro Urbino il dato più alto con una partecipazione del 62,27% degli aventi diritto, Fermo il 61,17%, Ancona il 60,5%, Ascoli Piceno il 57,67% e Macerata il 56,60%.

I CANDIDATI IN CORSA – Sono complessivamente otto i candidati in corso alla presidenza della regione Marche. Si profila un testa a testa tra Maurizio Mangialardi, candidato della coalizione del centrosinistra,  e Francesco Acquaroli, candidato del centrodestra indicato dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, per la successione a Luca Cerescioli (centrosinistra).

Sfumata l’alleanza di governo tra Pd e M5S, correrà da solo Gian Mario Mercorelli, scelto sulla piattaforma Rousseau come candidato del Movimento 5 Stelle. Gli altri cinque candidati sono: Fabio Pasquinelli (Lista Comunista), Roberto Mancini (Dipende da noi), Sabrina Banzato (Vox Populi), Alessandra Contigiani (Riconquistare l’Italia) e Anna Rita Iannetti (3V Libertà di scelta).

LEGGE ELETTORALE – Nelle Marche la legge elettorale è datata 2015 ed è stata cambiata proprio alla vigilia delle ultime elezioni regionali. Si tratta di un sistema proporzionale a turno unico: viene eletto governatore il candidato che riesce a ottenere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari.

Con la riforma il numero dei consiglieri regionali si è abbassato da 42 a 30 più il presidente eletto, con ogni circoscrizione che ne eleggerà un numero stabilito in base alla popolazione (Ancona 9 seggi; Pesaro 7 seggi; Macerata 6 seggi; Ascoli 4 seggi; Fermo 4 seggi). Per garantire la governabilità, al candidato vincitore verrà assegnato un premio di maggioranza pari a 16 seggi con una percentuale tra il 34% e il 37%, 17 seggi tra il 37% e il 40% e 18 seggi se oltre il 40
Per poter accedere alla ripartizione dei seggi, una coalizione dovrà superare la soglia di sbarramento del 5% eccezion fatta se un gruppo di liste che la compongono abbia preso almeno il 3% a livello regionale. Non è prevista infine la possibilità di fare un voto disgiunto.

TENDENZE IN TEMPO REALE – Secondo gli Instsant Poll di Sky tg24, Acquaroli (centrodestra) è in largo vantaggio. La percentuale di voti oscilla tra il 47 e il 51%. Segue ad almeno 10 punti di distacco Mangialardi (centrosinistra) che oscilla tra il 34 e il 38%, Mercorelli (M5S) tra l’8 e il 12% e Banzato (Vox it) tra 0 e 2%.

Exit poll Marche – Francesco Acquaroli (centrodestra) in vantaggio tra il 47 e il 51%, mentre Maurizio Mangialardi (csx) oscilla tra il 34 e il 38%. E’ quanto emerge dal primo exit poll del Consorzio Opinio Italia per la Rai, con la copertura del campione dell’80%.

PRIMA PROIEZIONE – Secondo la prima proiezione di Swg per La 7 (copertura 3%), Acquaroli è al 43.8%. Si riduce il vantaggio su Mangialardi, dato al 38.7%. Segue il grillino Mercorelli con l’11%.

SECONDA PROIEZIONE – Stando alla seconda proiezione di Swg per La 7 (copertura 11%), Acquaroli è al 47,3% con 10 punti di vantaggio su Mangialardi, dato al 37.6%. Segue il grillino Mercorelli con il 9,3%.

Proiezioni Rai relativi ai partiti. In base alla seconda proiezione del Consorzio Opinio Italia per Rai sulle elezioni regionali, con copertura del 14% il Partito Democratico è al 23,8, la Lega al 20,8, Fratelli d’Italia al 19,4, il Movimento 5 Stelle al 9,6, Forza Italia al 4,3, Italia Viva – Demos – Psi – civici al 3,2, Lista Mangialardi al 3,0, Marche Coraggiose 2,6, Rinasci Marche 2,6, Civici – Civitas 2,4, Dipende da noi 2,1, Altri 6,2%.

 

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