Proposte per il rilancio dell'economia
Il Comune di Napoli si dia una mossa, sul superbonus faccia la sua parte

Voglio rivolgermi al sindaco Luigi de Magistris dopo l’incontro dello scorso 8 agosto, quando ha ricevuto l’Associazione Tecnici e Costruttori (Atc) nella casa comunale. In quell’occasione anticipammo alcune proposte per rilanciare il nostro settore, quello dell’edilizia, già in ginocchio prima dell’emergenza sanitaria e ora definitivamente a terra. L’emanazione del decreto Rilancio, successivamente convertito in legge, con i collegati incentivi fiscali al 110%, i cosiddetti superbonus, che dovrebbero rappresentare un’imponente manovra per il rilancio del settore e della riqualificazione edilizia, ha paradossalmente prodotto, in attesa della sua operatività, il fermo totale dei cantieri. Nonostante ciò riteniamo che certe misure costituiscano un’occasione unica e irripetibile sia per noi tecnici e per le imprese, per i quali le opportunità di lavoro dovrebbero aumentare, sia per la città di Napoli che, in forza di una veloce e sinergica applicazione della legge, avrebbe la possibilità di riqualificare finalmente il suo tanto prezioso quanto degradato patrimonio edilizio.
Noi ci stiamo da mesi preparando, dal punto di vista tecnico e organizzativo, al materiale avvio dei lavori e, per quanto ci compete, siamo pronti. Chiediamo dunque al sindaco, soprattutto nell’interesse della città e dei suoi abitanti, che il Comune si prepari a gestire sapientemente, con l’ausilio degli uffici preposti, questa opportunità unica e irripetibile. Da anni la nostra associazione è in prima linea con l’obiettivo di stimolare la semplificazione dei procedimenti amministrativi e anche di individuare un percorso comune che conduca a una edilizia sicura e di qualità. Rinnoviamo, quindi, la necessità di istituire un tavolo permanente dell’edilizia a Napoli che affronti da subito alcuni temi non più procrastinabili.
Uno su tutti, quello che riguarda la conformità urbanistica degli immobili su cui intervenire, condizione preliminare e indispensabile all’avvio della fase progettuale e quindi al finanziamento dei lavori. Si rende necessaria la disponibilità immediata, anche grazie all’ausilio di una piattaforma telematica, della documentazione d’archivio del Comune (licenze, permessi di costruire e documentazione autorizzativa già rilasciata). Allo stesso modo, si ritiene necessario un ufficio ad hoc che proceda, in breve tempo, alla regolarizzazione degli abusi “sanabili” e alla definizione delle pratiche di condono ancora inevase (come è noto, gli edifici su cui pendono domande di condono inevase non possono beneficiare del superbonus).
Il tavolo permanente dell’edilizia darebbe al Comune di Napoli un ruolo centrale nell’attuazione degli interventi di riqualificazione in città, facendosi anche promotore di conferenze di servizi tra tutti gli enti a vario titolo coinvolti nell’autorizzazione degli interventi. Tanti i temi su cui occorre una svolta: modifica del regolamento comunale per l’esatta definizione delle irregolarità sanabili; semplificazione delle richieste di occupazione di suolo pubblico per facilitare l’installazione dei cantieri e gli eventuali rinnovi; istituzione di un osservatorio in grado di verificare la corretta attuazione degli interventi e, dove necessario, procedere a correttivi regolamentari in grado di semplificare e correggere eventuali criticità.
La legge di conversione del decreto Rilancio è un’occasione unica per Napoli e non è possibile farsela scappare. L’amministrazione comunale ha la possibilità di condurre, da attore principale, un processo di semplificazione amministrativa e di guida per i tantissimi interventi di trasformazione che cambieranno il volto della città. Le ricadute per l’economia legata alle costruzioni, al commercio e al turismo sono incalcolabili e per questo siamo sicuri che il sindaco sosterrà la battaglia dell’Atc. Noi, tecnici e costruttori, siamo e restiamo a disposizione nel superiore interesse di Napoli, dei suoi lavoratori e dei suoi cittadini.
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