Hanno problemi organizzativi le aziende sanitarie e ospedaliere della Campania per il controllo con tampone dei cittadini che temono di essere stati contagiati dal Coronavirus. L’Asl Napoli 2 vuol rinforzare con due automezzi il servizio ambulanze per i controlli casalinghi di contagio mentre lo stesso governatore De Luca fa scattare l’allarme dopo aver ricevuto segnalazioni di ospedali in tilt in Irpinia. Il Moscati ha pochi mezzi per il trasporto infermi. Problema serio perché la trasmissibilità del Coronavirus interrompe la corsa delle ambulanze. Infatti, dopo il trasporto di un paziente contagiato o con sospetto Coronavirus, l’automezzo per circa un’ora si ferma per la necessaria sanificazione dell’abitacolo.

Sempre in Irpinia ha problemi organizzativi l’ospedale di Ariano. De Luca ha disposto un intervento ad horas per affrontare e risolvere ogni criticità esistente e per l’assunzione di nuovo personale con immediata verifica sull’organizzazione dei servizi. Il tavolo tecnico sul Coronavirus ha intanto disposto l’organizzazione delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) da far decollare sul modello di quanto già realizzato nelle Marche e in parte nel Veneto. Questa nuova Unità dovrà accorciare le distanze tra ospedale e cittadino frenando gli accessi impropri che provocano un corto circuito in strutture già ingolfate.

Le Usca rimandano alle funzioni della medicina del territorio e saranno rese operative dai medici di famiglia, da quelli della continuità assistenziale notturna e festiva, dagli specialisti ambulatoriali, dai pediatri di base e medici in formazione che seguono il corso di specializzazione triennale in medicina primaria. I medici, dopo un corso, si occuperanno dei prelievi e dei tamponi a domicilio evitando che i sintomi accusati dai cittadini diventino più evidenti. Un’altra novità è rappresentata in Cilento dalla riapertura dell’ospedale di Agropoli, chiuso da tempo, che accoglierà i pazienti positivi al Coronavirus.