Il leader di Italia Viva
Renzi torna alla carica, l’appello per il Grande Rassemblement: “In nome di Draghi, contro i sovranisti”
Per Matteo Renzi Salvini e Berlusconi sono corresponsabili, in concorrenza con il Movimento 5 Stelle di Giuseppe Conte, dell’“assurda e surreale” crisi di governo che “si è conclusa con le dimissioni di Draghi”. L’ex premier e leader di Italia Viva ha scritto una lettera ai 107.248 firmatari della petizione lanciata per chiedere al Presidente del Consiglio di rimanere a Palazzo Chigi: dall’apertura della crisi Iv aveva sostenuto il Draghi Bis. “Adesso faremo di tutto perché l’area politica che ha sostenuto Draghi sia unita e lavori per offrire un’alternativa vera al populismo. Ci uniremo insieme a tutte le donne e gli uomini di buona volontà per dare un futuro al Paese e agli ideali che in questi mesi abbiamo rappresentato”.
E a questa area, questo cosiddetto Centro Riformista, o Grande Centro, ventilato e smentito e riproposto a più riprese nelle scorse settimane, Renzi dà un nuovo nome. “Facciamo un Grande Rassemblement che, in nome dei principi di questi mesi di governo Draghi, dica sì all’Europa e no a i sovranisti”, ha detto in un’intervista a Rtl 102.5. “Noi siamo quelli che hanno voluto Draghi e lo hanno sostenuto fino alla fine. Questo sarà l’anima di un progetto più grande di Iv, con altri, nel nome dei principi di Draghi, ci saranno molte sorprese”.
Secondo l’ultimo sondaggio SWG per La7 Italia Viva è al 2,7%, ma niente paura. “Con il 2% abbiamo mandato a casa lo stagista Conte e portato lo statista Draghi. Saremo decisivi anche nella prossima legislatura, a maggior ragione se arriveremo come spero a una percentuale decisamente più alta. Intorno a noi per la prima volta dopo anni vedo tornare l’interesse di tanti cittadini”, aveva detto sicuro in una recente intervista a Il Corriere della Sera Renzi. “C’è un 20% di italiani che mi stima e mi vuole bene”.
È ancora lunga e impervia la strada per costruire il Grande Centro. Azione +Europa è al 4,9%. Incognita sulle aperture al Partito Democratico, al 22,1%, Verdi e Sinistra Italiana, al 3,8%, MDP Articolo 1 al 2,3%. Renzi aveva chiuso la porta a Luigi Di Maio e al suo Insieme per il Futuro. Problematico a dir poco il rapporto con Carlo Calenda, che “non è cattivo, Carlo: quando è tranquillo è un piacere parlarci. Quando invece si lancia in previsioni alla divino Otelma non ne azzecca una”. Qualche tempo prima a La Stampa aveva detto che “l’accordo riformista serve a tutti, anche a Calenda. I candidati civici sono andati bene ma la lista di Azione da sola non va molto lontano” e “in totale, Azione ha eletto meno sindaci e meno consiglieri di Italia Viva”.
Era in quella stessa intervista che Renzi pronosticava la nascita di un Centro Riformista, sul modello “Renew Europe” (gruppo politico liberale al Parlamento Europeo, quello del presidente francese Emmanuel Macron), che avrebbe potuto trovare una sintesi nella figura del sindaco di Milano Beppe Sala che “può essere protagonista nella creazione di un terzo polo equidistante, che sarebbe numericamente più forte di uno schieramento alleato con il solo Pd. Con Sala ci sono tanti amministratori locali riformisti che si unirebbero”.
Dopo l’ultima tornata di amministrative Sala stesso riconosceva come “uno spazio progressista esiste. L’ho detto più volte, a me non piace l’idea di un posizionamento al ‘centro’, penso debba essere una formazione sociale, liberal-democratica, popolare, ambientalista. Lo sappiamo tutti che lo spazio c’è, ma sembra così difficile metterlo assieme! Aggiungo che a mio giudizio non ci possono però essere dubbi sull’area a cui guardare: non può che essere il centro-sinistra”.
L’idea di un Grande Centro, o Centro Riformista, è stata rilanciata e smentita e ridimensionata a più riprese nelle ultime settimane. Del nuovo spazio “che dica no ai sovranisti e no ai populisti è non solo possibile ma anche strettamente necessario” si parlerà presumibilmente più spesso e fittamente da oggi. Dopo le dimissioni di Draghi la pista più probabile è quella delle elezioni tra fine settembre e inizio ottobre.
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