Il direttore del Riformista Piero Sansonetti in un video editoriale torna sul caso Palamara. “In Italia la libertà di stampa ha un limite: non ci si può avvicinare alle procure. Per questo ci pensiamo noi. L’altro giorno vi abbiamo raccontato della questione Bianconi che avvertì Palamara che c’era un’inchiesta su di lui“.

Sansonetti sottolinea che c’è “Una fusione tra giornalismo giudiziario e partito dei Pm che rende problematico sia il funzionamento della giustizia che il non funzionamento dell’informazione“. Il direttore poi prosegue: “Abbiamo oggi un’altra notizia abbastanza clamorosa. C’è una perizia sul trojan di Palamara dalla quale risulterebbe che non è vero che il trojan non funzionò durante la famosa cena tra Pignatone, Palamara e molti alti magistrati in cui si stabiliva il successore alla procura di Roma. Voi sapete che abbiamo scritto varie volte che si spense e provato a spiegare perché si spense. Ma non è così“.

Sansonetti quindi prosegue: “La perizia stabilisce che il trojan non si spense poiché era impossibile spegnerlo. Quindi quella cena fu registrata ma il file è sparito. Non si sa che fine ha fatto. Non lo sappiamo. Ragionevolmente la procura non ce l’ha poiché ne saremmo a conoscenza. E’ uno scandalo clamoroso, ma tutti la ignoreranno“.