Colpiti gli uomini d'affari vicini a Putin: Mordashov, Timchenko, Savchenko, Usmanov
Sanzioni anti-Russia, l’Italia sequestra yacht e ville agli oligarchi per oltre 140 milioni di euro
Valgono oltre 140 milioni di euro i beni che la Guardia di finanza sta sequestrando in queste ore agli oligarchi russi, i cui nomi sono finiti nella ‘blacklist’ dell’Unione Europea.
Anche l’Italia, proprio come gli altri Paesi europei, sta applicando le sanzioni previste per gli uomini d’affari vicini a Putin. Il congelamento comporta il blocco preventivo della fruizione del bene, compresi anche la vendita, l’affitto e le ipoteche.
Sequestrati yacht di lusso da milioni di euro
“Sono in corso di adozione provvedimenti di congelamento sul territorio italiano di beni mobili e immobili appartenenti a soggetti russi presenti nelle liste dei regolamenti europei – ha spiegato il Ministero dell’Economia – per circa 140 milioni di euro. Una prima operazione è stata già perfezionata e riguarda un’imbarcazione del valore di 65 milioni di euro. Altri provvedimenti sono in corso di adozione.” Questo yacht, sequestrato nella serata di ieri 4 marzo, appartiene a Alexei Mordashov che, secondo Forbes, sarebbe l’uomo più ricco di Russia. ‘Lady M’ era ormeggiato nel porto di Imperia. La banca del magnate, la Rossiya, è tra le 7 che saranno scollegate dal sistema di intermediazione Swift.
Un altro provvedimento ha riguardato il maxi yacht “Lena”, che si trova invece al porto di Sanremo. L’imbarcazione, lunga 52 metri, ha un valore di circa 50 milioni di euro. Il proprietario, il magnate russo dell’energia e delle infrastrutture Gennady Timchenko, amico dello ‘zar’ Putin ancora prima della sua ascesa al Cremlino, possiede la società finanziaria Volga Group ed è socio di Novatek.
Le ville da sogno ‘congelate’ dalla GdF
Non solo yacht. Nel mirino delle Fiamme Gialle sono finiti anche conti correnti e ville. Sono stati infatti posti i sigilli alla seicentesca ‘Villa Lazzareschi’, del valore di 3 milioni di euro. L’immobile si trova a Capannori, in provincia di Lucca, ed è di proprietà di un altro nome presente sulla ‘black list’ delle sanzioni anti-Mosca, Oleg Savchenko.
Mentre all’oligarca Alisher Usmanov, azionista di maggioranza di Metalloinvest ed ex direttore generale di Gazprom Invest, amico di Vladimir Putin, è stata sequestrata una villa sul golfo del Pevero ad Arzachena, in Sardegna, del valore di circa 17 milioni di euro. Proprio sul mare davanti al Pevero, una delle località più famose della Costa Smeralda, ormeggia nei mesi estivi il suo maxi yacht Dilbar, uno dei più grandi del mondo, che nei giorni scorsi è stato confiscato nel porto di Amburgo, in Germania. Usmanov è conosciuto in Gallura: oltre a essere cittadino onorario di Arzachena e aver donato due ambulanze al Comune, è noto per la sfarzosa vita mondana nelle sue proprietà di lusso.
Tra i beni ‘congelati’ anche le ville sul lago di Como del valore di circa 8 milioni di euro, situate a pochi passi dalla residenza di George Clooney, appartenenti al presentatore televisivo (e grande sostenitore di Putin) Vladimir Roudolfovitch Soloviev.
Le operazioni in Italia
In tutto le persone colpite dalle sanzioni europee sono 680, 26 sono i ‘super ricchi’ russi. Nei giorni scorsi sono stati effettuati sequestri in Francia e Germania. Mentre in Italia le operazioni sono coordinate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che ha riunito il comitato di sicurezza finanziaria.
“Il Comitato ha condotto una ricognizione delle misure di congelamento di fondi, risorse economiche mobili e immobili, sinora adottate nei confronti delle persone ed entità russe individuate nelle liste allegate ai suddetti regolamenti, e degli scambi informativi in corso” si legge in una nota. Si è quindi passati alla fase operativa e il comitato “continuerà a garantire il massimo raccordo delle iniziative e azioni amministrative e investigative necessarie ad assicurare l’efficacia delle sanzioni”.
Un’attività però non semplice, dato che molti oligarchi hanno attuato contromosse, e in alcuni casi possono contare sul doppio passaporto concesso da Malta o Cipro negli anni scorsi con l’obiettivo di attrarre capitali.
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