È morto a 60 anni Diego Armando Maradona. L’ex calciatore argentino, campione del Mondo con l’Albiceleste e d’Italia con il Napoli aveva 60 anni. Era stato ricoverato agli inizi di novembre a causa di un ematoma subdurale cronico. Era stato quindi operato al cervello per un accumulo di sangue e prodotti di decomposizione del sangue di origine venosa. Era stato dimesso lo scorso 11 novembre. L’operazione, avevano detto i medici, era andata bene e le sue condizioni erano buone.

A dare la notizia della morte il quotidiano argentino Clarín. Maradona si trovava nell’abitazione di Tigre, nella provincia di Buenos Aires. Secondo il giornale è stato un arresto cardiorespiratorio a causare la morte di El Pibe de Oro. Vani i tentativi di rianimarlo. La morte sarebbe avvenuta intorno alle 12:00 locali. Nove ambulanze sarebbero state inviate presso l’abitazione presso la quale si trovava in convalescenza.

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Secondo la ricostruzione del giornale argentino Clarin, il primo a dare la notizia della morte del Pibe de oro, Maradona si era alzato verso le 10, sentendosi male e tornando a letto. I suoi più stretti collaboratori, Maximiliano Pomargo e Johnny Esposito, si erano dunque messi in contatto immediatamente col medico Leopoldo Luque, con l’amico e avvocato Matias Morla e con le tre figlie che vivono in Argentina: Dalma, Gianinna e Jana. Verso mezzogiorno le prime ambulanze sul posto, nel quartiere di San Andre’s, al confine tra Tigre ed Escobar, con la notizia della morte. A quanto scrive Clarin, Diego negli ultimi giorni era ansioso, depresso e angosciato.

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Maradona, ha confermato il procuratore generale di San Isidro, John Broyard, è morto per cause naturali. In una breve dichiarazione alla stampa argentina rilasciata fuori dalla casa in cui è morto l’ex fuoriclasse del Napoli, il procuratore ha precisando che “sul corpo non sono stati rilevati segni di violenza“.

La camera ardente del fenomeno argentino sarà aperta invece alla Casa Rosada, il palazzo della presidenza argentina, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa statale Telam e come confermato poi da un portavoce della Casa Militare di Buenos Aires. 

Maradona è considerato il più grande calciatore di tutti i tempi. La Fifa lo ha eletto miglior calciatore del XX secolo al pari del brasiliano Pelé. Ha segnato il gol del secolo ai mondiali del 1986 in Messico – che vinse con l’Argentina – contro l’Inghilterra. Nella stessa partita segnò un gol di mano: da cui il nome La Mano de Dios, come la ribattezzò lui stesso. Una sorta di vendetta anche per la guerra delle Malvinas che vide contrapposti i due Paesi. L’ultima intervista l’aveva rilasciata alla rivista francese France Football in occasione dei suoi 60 anni. Era nato a Villa Fiorito, un barrio popolare, povero, di Buenos Aires.

Antonio Lamorte

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