La guerra energetica
Cos’è il Nord Stream 2, il super gasdotto dalla Russia alla Germania al centro della crisi Ucraina
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Il Nord Stream Due: per il Presidente della Russia Vladimir Putin non è assolutamente un “progetto politico”; per gli Stati Uniti “non deve andare avanti” in caso di invasione dell’Ucraina. Al centro del colloquio tra il Presidente americano Joe Biden e il cancelliere tedesco Olaf Scholz a Washington sulla crisi in Est Europa, che ha evocato una “Seconda Guerra Mondiale” e il rischio di milioni di sfollati e migliaia di morti, anche il progetto energetico tra Germania e Russia. “Le conseguenze saranno chiare”, ha ribadito Scholz, in caso di invasione.
Il gasdotto Nord Stream 2 è di proprietà della compagnia energetica russa statale Gazprom. Il progetto off-shore Nord Stream è nato nel 1997 per trasportare il gas naturale russo dalla Russia alla Germania senza attraversare né i Paesi Baltici né quelli del Gruppo di Visegrad (Repubblica Ceca, Slovacchia, Polonia e Ungheria), la Bielorussia e l’Ucraina. Tutti questi Paesi non hanno diritto ad alcun diritto di transito delle forniture. Nord Stream 1 è stato inaugurato nel 2012, è lungo 1.224 chilometri e segue lo stesso percorso del secondo.
Nord Stream 2 è costato 11 miliardi di dollari ed è stato completato nel 2021. Si estende sul fondo del Mar Baltico per oltre 1.230 chilometri, dall’ovest della Siberia fino alla Germania. Non è ancora entrato in funzione: si attende il via libera degli enti regolatori tedeschi e della Commissione Ue. È attualmente il gasdotto più lungo del mondo. Il percorso parte dalla costa baltica, Ust Luga, e arriva a Greifswald dove sarà allacciato alla rete di distribuzione dell’Unione Europea.
Il progetto aveva incontrato al suo concepimento una forte ostilità da parte degli Stati Uniti. Anche l’Ucraina e alcuni Paesi dell’Unione Europea come la Polonia si erano dimostrati contrari. Chi si è opposto al progetto aveva segnalato il pericolo di consegnare a Mosca un’arma di controllo geopolitico sull’Europa. La Russia ha sempre respinto l’accusa di usare l’energia per fare pressione sull’Europa. Secondo alcuni osservatori quando Nord Stream 2 sarà in funzione la Russia potrà utilizzare a proprio vantaggio le esportazioni decidendo di volta in volta, in base ai propri calcoli, se utilizzare i canali off-shore o quelli via terra nell’Europa orientale.
La crisi delle materie prime, delle forniture, e il successivo rincaro dei costi, aggrava la situazione. La disputa ha attraversato i suoi momenti peggiori durante l’amministrazione Trump. Washington e Berlino lo scorso luglio hanno trovato un accordo su Nord Stream 2: tra le altre cose la Germania si è impegnata a imporre sanzioni contro la Russia nel momento in cui dovesse minacciare la sicurezza energetica dei Paesi dell’est Europa.
Nord Stream 2 potrà fornire 55 miliardi di metri cubi di gas all’anno. Oltre il 50% del consumo annuale della Germania. Potrebbe fruttare fino a 15 miliardi di dollari per Gazprom. L’Ucraina è tra i Paesi tramite il quale passa buona parte del gas russo destinato all’Europa. E vive dal 2014 tensioni sempre più incandescenti, e un vero e proprio conflitto nell’est del Paese in Donbass, con la Russia. Con Nord Stream 2 Kiev rischia di perdere le sostanziose risorse economiche delle tasse di transito. “Nord Stream 2 è un’arma geopolitica che sarà senz’altro usata contro l’Ucraina e contro l’Europa”, aveva detto dopo la firma dell’accordo USA-Germania il capo di gabinetto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andrij Yermak.
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