Stefano Bonaccini sempre più in pole position per la prossima leadership del Partito Democratico. È quanto emerge da almeno due diverse indagini diffuse nelle ultime ore, quella condotta da Demos e quella dell’Istituto Piepoli. In entrambi i sondaggi il governatore dell’Emilia Romagna è tallonato dalla sua vice alla Regione Elly Schlein. Ancora da stabilire le date del Congresso. La Regione Emilia Romagna è l’unica dove il Pd è rimasto primo partito alle politiche dello scorso 25 settembre.

Presidente e vice raccoglierebbero secondo Piepoli il 70% delle preferenze degli elettori democratici. Bonaccini allunga quindi nel sondaggio condotto da Demos dove figura primo con il 26% dei consensi e seguito dalla sua vice alla Regione Elly Schlein al 9%. Di moltissimo più alto il vantaggio attribuito a Bonaccini dall’Istituto Piepoli, al 49%, mentre l’inseguitrice è al 21%. Bonaccini non ha tuttavia ancora ufficializzato la sua candidatura: ha aperto, dichiarato la sua disponibilità a correre. Schlein invece per il momento è rimasta in silenzio. Dopo essere uscita dai dem non possiede neanche più la tessera del partito.

La direzione Nazionale potrebbe essere convocata per venerdì. Lontanissimi tutti gli altri competitor: nel sondaggio Demos compaiono sorprendentemente anche leader di altri partiti, come Giuseppe Conte e Carlo Calenda, rispettivamente al 3% e al 2% delle preferenze, o ex segretari del Pd come Pier Luigi Bersani, al 4%. L’indagine Piepoli invece alle spalle dei due piazza Debora Serracchiani (12%), il sindaco di Firenze Dario Nardella (8%), il primo cittadino di Bari Antonio Decaro (3%), e infine l’ex ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli e il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, entrambi all’1%.

La settimana scorsa Bonaccini aveva detto a Porta a Porta di non aver ancora deciso sulla sua candidatura, “ma deciderò in fretta, non è importante essere utili a sé stessi ma alla comunità. Nelle prossime settimane deciderò” e “serve un nuovo segretario ma soprattutto serve un nuovo gruppo dirigente”, “spero che il governo venga formato prima possibile. Al Pd farà bene stare all’opposizione, perché ha governato tanti anni ma senza vincere le elezioni”.

Schlein, 37 anni e laureata in Giurisprudenza, è nata a Lugano, figlia di un politologo statunitense e di una docente italiana. È stata appena eletta alla Camera da indipendente, è vice presidente dell’Emilia Romagna. È stata volontaria a sostegno della candidatura di Barack Obama nel 2008 e nel 2012, animatrice nella protesta di “Occupy Pd” contro i 101 franchi tiratori che nel 2013 annientarono la corsa di Romano Prodi al Quirinale. Eletta europarlamentare nel 2014, un anno dopo l’uscita dal Partito per le divergenze con la linea (e in particolare con il Jobs Act) dell’allora segretario Matteo Renzi. Lunedì scorso a partecipato alla sua ultima giunta dopo l’elezione da indipendente alla Camera.

Il sondaggio realizzato da Euromedia Research e diffuso da Porta a Porta a inizio ottobre vedeva Bonaccini primo per gradimento degli italiani, al 16,9%, davanti proprio a Elly Schlein al 12%. A seguire l’ex ministro Francesco Boccia al 6,4%, l’ex ministra Paola De Micheli al 4,7%, il sindaco di Firenze Dario Nardella al 3,1%, i sottosegretari Irene Tinagli al 2,1% e Peppe Provenzano all’1,6%, il sindaco di Pesaro Matteo Ricci all’1,4%. A dominare è tuttavia la platea degli indecisi e astenuti: il 47,7% ha infatti dichiarato di non avere un’opinione in merito.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.