La riforma della ministra Cartabia? “Si può applicare forse a Potenza, a Salerno, e negli uffici giudiziari medio-piccoli ma non a Napoli”. Sono le parole, rilasciate all’agenzia Ansa, del presidente della Corte di Appello di Napoli Giuseppe De Carolis che da anni lamenta le scarse risorse a disposizione. 

“Con quelle attuali riuscire a fare un appello a Napoli in due anni è impossibile. Abbiamo 57mila processi pendenti e per farli ci vogliono magistrati e cancellieri. E la nostra pianta organica è completamente inadeguata. C’è stato da noi un aumento della pianta organica dei magistrati – aggiunge – ma i posti non sono coperti e non sappiamo se gli 11 posti messi a concorso dal Csm per la Corte d’Appello di Napoli lo saranno, perché i colleghi non fanno domanda per venire qua in assenza di incentivi di fronte alla nostra mole enorme di lavoro“.

Per De Carolis la Corte d’Appello di Napoli “è diventata un imbuto dove si strozza la produzione di processi e sentenze di uffici di Procure e tribunali che sono stati rafforzati in maniera più adeguata del nostro”. Processi che “andrebbero calcolati anche secondo la gravità dei reati e il numero degli imputati e noi a Napoli siamo travolti dai maxi-processi di camorra provenienti direttamente dai riti abbreviati dei Gip, mentre Corti di altre città importanti hanno pochissimi procedimenti di grandi dimensioni”.

Il problema è quello di “dare priorità ai maxi processi di criminalità organizzata”, rallentando di conseguenza “tutti gli altri processi con gli imputati a piede libero, compresi quelli per reati di pubblica amministrazione”. Questo perché altrimenti c’è il rischio che i boss vengano scarcerati per decorrenza dei termini“.

Per De Carolis però quello che “non è prioritario finisce per non essere fatto e quindi nel distretto di Napoli le vittime di truffa o aggressione oppure altri reati comuni hanno una possibilità di ottenere giustizia vicina allo zero. E’ drammatico dover constatare che si finisce per diffondere un senso di impunità, ma purtroppo è così”.

Redazione

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