Il Csm ha bocciato la riforma Cartabia. Nel plenum si è verificata una spaccatura netta tra membri laici e magistrati. I magistrati sono di più e hanno vinto. Non è una novità: da un quarto di secolo i magistrati sabotano con successo qualunque riforma della giustizia. Ritengono che democratizzare la magistratura e renderla autorevole e credibile sia un colpo mortale al loro potere. E la maggioranza dei magistrati non vuole cedere neanche un grammo del proprio potere. Ora la riforma davvero è a rischio e le conseguenze saranno molto pesanti. Per il Pnrr, naturalmente per la giustizia, ma persino per la magistratura, che chiusa nel suo fortino perde ogni credibilità. Si gratterizza. Speriamo che i referendum portino una ventata così forte da spazzar via le barricate reazionarie.

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