Negoziati nel weekend "con attori internazionali". Fake su Zelensky: "Nessuna fuga, è nella Capitale"
Guerra Ucraina-Russia, “pace Europa a rischio”. Mosca blocca social: “Attacco centrale nucleare opera sabotatori”. Nato: “Più morte e distruzione prossimi giorni”
Nelle ore in cui le delegazioni di Mosca e Kiev hanno raggiunto l’accordo di massima sui corridoi umanitari, prosegue senza sosta l’offensiva militare russa in ucraina con bombardamenti e città sotto assedio. Nella notte i russi hanno attaccato la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. per qualche ora si teme un disastro molto più grave di quello di Chernobyl, poi le autorità di Kiev fanno sapere che l’impianto è in sicurezza. Inizia così il nono giorno di combattimenti.
Intanto la situazione è sempre più drammatica con i russi che hanno intensificato gli attacchi su tutti i fronti. A Kiev truppe regolari e volontari hanno piazzato barricate ovunque per cercare di contrastare l’avanzata delle truppe di Mosca, a Mariupol 400 mila civili sono intrappolati senza acqua, senza viveri né riscaldamento; Leopoli è colma di profughi che provano a rifugiarsi nella vicina Polonia.
L’intesa raggiunta a Brest per ora è limitata: i civili potranno lasciare le città sotto assedio ma per il resto regna lo stallo. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky chiede di parlare con il capo del Cremlino. Ma Putin ha ribadito la sua linea dura: “Non ritornerò mai indietro rispetto alla mia dichiarazione che Russia e Ucraina sono un unico popolo”, ha detto. E secondo il presidente francese Emmanuel Macron, che ha parlato di nuovo con il leader russo, lo scopo è “prendere il controllo di tutta l’Ucraina”.
LA DIRETTA
22:30 – BIDEN: “PUTIN STA ATTACCANDO EUROPA” – Il presidente americano Joe Biden ha ricevuto alla Casa Bianca il presidente finlandese Sauli Niinisto. “Siamo d’accordo che” quello della Russia “non è solo un attacco all’Ucraina, è un attacco alla sicurezza dell’Europa“, ha dichiarato Biden all’inizio dell’incontro. Il leader finlandese ha ringraziato gli Stati Uniti per “aver guidato in tempi molto difficili”, aggiungendo: “Faremo del nostro meglio” per aiutare l’Ucraina. Biden ha ringraziato: “La Finlandia è un partner fondamentale per gli Stati Uniti, un forte partner per la difesa, un partner per la Nato”.
21:55 – NEGOZIATI, DI MAIO: “KIEV VUOLE ATTORI INTERNAZIONALI” – Secondo le parole del ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio, intervenuto a Tg2 Post, l’Ucraina avrebbe chiesto il coinvolgimento di “attori internazionali” al tavolo delle trattative con la Russia. Il terzo round dei negoziati è in programma entro domenica e nelle prossime ore dovrebbero essere forniti ulteriori dettagli. Per Di Maio “va fermato l’attacco di Putin, portandolo al tavolo del negoziato”.
21:36 – DOPO FACEBOOK, STOP ANCHE A TWITTER- Bloccato in Russia anche Twitter, rende noto Moscow Times. L’autorità russa per le comunicazioni, Roskomnadzor, aveva annunciato in precedenza, oggi, il blocco dell’accesso a Facebook in Russia.
20:55 – “La stabilità dell’Europa è in bilico e la pace è stata messa in pericolo dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia”. Lo ha detto il segretario di Stato Usa Antony Blinken in una conferenza stampa a Bruxelles dopo il Consiglio Esteri straordinario.
20:25 – RUSSIA: “ATTACCO IMPIANTO NUCLEARE OPERA DI SABOTATORI UCRAINI” – L’attacco all’impianto nucleare di Zaporizhzhia sarebbe stato opera di “gruppi di sabotaggio ucraini“. Lo ha detto l’ambasciatore russo all’Onu, Vazily Nebenzya, intervenendo alla riunione d’emergenza alle Nazioni Unite chiesta da sei Paesi. Il diplomatico di Mosca ha denunciato “un’altra serie di bugie”, e puntato il dito sul ruolo del “terrorismo interno” e del “nazionalismo ucraino” che starebbe usando i civili come scudi umani per far ricadere la colpa sui soldati russi.
Intanto il Pentagono precisa che non c’è stata “nessuna fuoriuscita di materiale radioattivo” dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia, attaccata nella notte dalle forze russe. Lo ha dichiarato il portavoce del Pentagono John Kirby durante un briefing. Il Pentagono non può dire in “quale stato operativo” si trova ora la centrale elettrica o se i russi hanno il controllo della centrale, ha spiegato Kirby, definendo l’attacco “estremamente pericoloso. Avrebbe potuto causare molti più danni e distruzioni al popolo ucraino e forse anche ai paesi vicini, se fosse andata diversamente”.
20:10 – LA RUSSIA SPEGNE FACEBOOK – La Russia ha bloccato l’uso di Facebook nel Paese. Lo hanno annunciato le autorità moscovite; la decisione è stata presa in risposta alle restrizioni all’accesso ai media russi sulla sua piattaforma. Il titolo di Meta Platforms, la società a cui fa capo Facebook, perde oggi a Wall Street circa l’1,5%.
19:30 – G7: “NUOVE SANZIONI PER MOSCA” – I ministri degli Esteri del G7 hanno avvertito Mosca del rischio di “ulteriori severe sanzioni” come ritorsione per “l’aggressione russa” dell’Ucraina, “resa possibile dal regime di Lukashenko in Bielorussia”. Nella nota hanno anche salutato come “passo importante” l’accordo tra Kiev e Mosca per la creazione di corridoi di evacuazione dei civili. che devono essere realizzati “in modo affidabile e rapido”.
ORE 18:45 – ZELENSKY TORNA A MOSTRARSI IN VIDEO – Una mossa per rispondere alla propaganda russa che lo voleva in fuga in Polonia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelesnky torna a mostrarsi in video, con una live streaming sui social in cui ha elogiato i combattenti ucraini impegnati nella resistenza armata contro la Russia.
“Non restare in silenzio, esci per le strade, sostieni l’Ucraina. È la vittoria del bene contro il male, della libertà contro ciò che sta accadendo oggi in Ucraina. Se cade l’Ucraina, cadrà tutta l’Europa”, ha detto il presidente ucraino ribadendo l’appello alla resistenza contro le truppe russe.
ORE 18:10 – RUSSI IN FUGA VERSO LA FINLANDIA – Secondo quanto riportato dalla Bbc, molti cittadini russi stanno lasciando il Paese per rifugiarsi in Finlandia, con un flusso costante di autobus e macchine segnalato in particolare alla frontiera di Vaalimaa, circa 200 chilometri a est da Helsinki.
ORE 17:40 – PENTAGONO: “MARCIA SU KIEV FRENATA DA RESISTENZA MA ARRIVERANNO” – Secondo il Pentagono, la resistenza dell’esercito ucraino starebbe frenando in più zone del Paese l’avanzata delle truppe di Putin. “I russi – ha dichiarato alla Cnn il portavoce, John Kirby – sono frustrati, sono stati respinti, hanno trovato una dura resistenza. Stanno affrontando problemi logistici e di sostentamento. Stanno finendo il carburante e il cibo. Sono rimasti sorpresi da come gli ucraini stanno difendendo le loro città”.
Secondo il Dipartimento della difesa Usa le truppe russe sono ancora a 25 chilometri a nord di Kiev mentre si trovano ad una decina dal centro di Chernihiv e Kharkiv. Riguardo poi l’avanzata a sud, gli americani non contestano la presa di Kherson, rivendicata dai russi, anche se non hanno modo di verificarle indipendentemente. Mentre sottolineando che si combatte ancora intorno a Mykolaiv e Mariupol. “Osserviamo che le forze russe continuano ad avanzare su Mariupol – dicono le fonti – ma non crediamo che siano ancora entrati, ci sono ovviamente bombardamenti”.
La lunga colonna di mezzi russi (circa 40 km) diretta a Kiev da diversi giorni starebbe incontrato numerose difficoltà in seguito agli attacchi della resistenza che hanno fatto saltare anche diversi punti, minati in precedenza. “Ma riteniamo anche che hanno colpito il convoglio in altri punti con attacchi diretti”, aggiungono le fonti che nei giorni scorsi hanno detto che anche problemi logistici e di rifornimento dei russi hanno provocato lo stallo della colonna. Gli analisti militari americani ritengono però che ora le forze russe si siano riorganizzate ed hanno imparato dai loro errori mentre continuano ad avanzare verso Kiev.
ORE 17:30 – PUTIN: “INTESA? SOLO SE KIEV ACCOGLIE NOSTRE RICHIESTE” – “Intesa solo se Kiev accoglie le tutte le nostre richieste”. E’ quanto avrebbe ribadito Vladimir Putin nel colloquio telefonico con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Nel colloquio telefonico, il presidente russo ha espresso la “speranza” che Kiev “sia ragionevole” nel terzo round dei negoziati.
ORE 17:28 – KULEBA, APPELLO ALLA NATO: “AIUTATECI, NON FATECI DIVENTARE NUOVA SIRIA” – Appello del ministro degli Esteri Dmytro Kuleba alla Nato: “Siamo pronti a combattere. Continueremo a combattere ma ora abbiamo bisogno di partner che ci aiutino con azioni concrete, risolute e rapide. Non consentite a Putin di trasformare l’Ucraina in una nuova Siria“.
ORE 17:10 – SIRENE SU KIEV – A Kiev è stata dichiarata l’allerta aerea. “Chiediamo a tutti di recarsi urgentemente ai rifugi della protezione civile” fa sapere il governo ucraino.
ORE 16:45 – NEGOZIATI: NEL WEEKEND TERZO ROUND – Terzo round di negoziati tra Russia e Ucraina in programma tra sabato e domenica. Lo ha dichiarato Mikhail Podolyak, consigliere del presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, citato dalle agenzie russe Tass e Ria Novosti. “La posizione russa è dura, ma anche quella del comandante in capo supremo dell’Ucraina e dell’Ucraina in generale lo sono”, ha osservato Podolyak. “Zelensky non farà certamente concessioni che possano in un modo o nell’altro intaccare la nostra lotta in corso in Ucraina per la libertà e l’integrità territoriale del Paese”, ha proseguito il consigliere.
ORE 16:30 – CREMLINO: NEGOZIATI IN SILENZIO – Il Cremlino sostiene che i colloqui tra le delegazioni della Federazione Russa e dell’Ucraina debbano essere condotti nel silenzio e non essere oggetto di divulgazione pubblica. “Lo ripetiamo ancora una volta, siamo convinti che tali negoziati in una situazione del genere dovrebbero, ovviamente, essere condotti in silenzio e non essere oggetto di divulgazione pubblica” spiega il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.
Conferme arrivano anche da Olaf Scholz che ha parlato con Vladimir Putin. Il presidente russo ha detto al cancelliere tedesco che un nuovo round, il terzo, Russia e Ucraina è fissato per il weekend. Lo rendono noto dal governo tedesco.
ORE 16:22 – “TRIBUNALE SPECIALE PER PUNIRE PUTIN” – “I paesi occidentali devono approvare la creazione di un tribunale speciale per punire Vladimir Putin per la sua invasione dell’Ucraina”. E’ quanto sostiene il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba secondo quanto riportato da Politico.eu. “Lo scopo di questa iniziativa non è sostituire la Corte penale internazionale o qualsiasi altra giurisdizione, ma colmare il vuoto esistente nel diritto internazionale e utilizzare l’esperienza della comunità internazionale e del diritto internazionale a beneficio delle persone e dell’ordine mondiale”, ha detto.
ORE 15:50 – “ZELENSKY E’ A KIEV”, SMENTITA FAKE RUSSA SU FUGA IN POLONIA – “Gli occupanti hanno diffuso un altro falso dicendo che il presidente Volodymyr Zelensky ha lasciato il Paese. Non è vero, il presidente è A Kiev con la sua gente”. Lo scrive sul proprio canale Telegram la ‘Rada’, il canale televisivo ufficiale del parlamento ucraino smentendo la fuga del presidente, diffusa dalla Russia, in Polonia.
⚡️⚡️⚡️
Зеленский покинул Украину и находится в Польше
Володин
— Vladimir Soloviev (@VRSoloviev) March 4, 2022
ORE 14.50 – PUTIN: “NON ABBIAMO CATTIVE INTENZIONI MA SANZIONI PEGGIORANO SOLO LA SITUAZIONE” – “Non abbiamo cattive intenzioni contro i nostri vicini”, poi l’invito all’Europa di non intraprendere ulteriori azioni che “peggiorino i nostri rapporti”. Non arretra di un millimetro Vladimir Putin e lancia nuove dichiarazioni raccapriccianti. Il presidente russo, in una riunione di governo ripresa da Rossiya 24, tv di Stato, ha ribadito: “Ci tengo a sottolineare che lo abbiamo sempre detto, non abbiamo cattive intenzioni verso i nostri vicini. Consiglierei loro anche di non aggravare la situazione, di non imporre alcuna restrizione, stiamo adempiendo a tutti i nostri obblighi e continueremo ad adempierli”.
“Abbiamo più volte dimostrato e siamo pronti a mostrarlo ancora che abbiamo intenzione di portare a termine il nostro compito”, ovvero conquistare Kiev e di conseguenza l’Ucraina. “Se qualcuno non vuole collaborare con noi nell’ambito di un’unica cooperazione e ci danneggia in questo modo, ovviamente ci danneggerà”, ha affermato il presidente, lasciando intendere che ci saranno delle conseguenze.
Putin ha poi chiarito di non avere “intenzioni bellicose verso i paesi vicini” consigliando però loro di non aggravare ulteriormente la situazione con “nuove restrizioni” perché “tutte le nostre azioni, se sorgono, sorgono sempre esclusivamente in risposta ad alcune azioni ostili contro la Federazione Russa”.
ORE 14.30 – NE’ AEREI NE’ TRUPPE NATO IN UCRAINA – Il segretario generale della Nato Jen Stoltenberg ha confermato il no dell’Alleanza Atlantica alla no fly zone: “Gli alleati hanno concordato di non avere aerei Nato nello spazio aereo dell’Ucraina né truppe Nato sul suo territorio”. La richiesta al presidente russo Vladimir Putin è di porre fine al conflitto: “Questa è la guerra del presidente Putin” al quale chiediamo “di fermare immediatamente questa guerra. Di ritirare tutte le sue forze dall’Ucraina senza condizioni e di impegnarsi in una vera diplomazia, ora”, ha proseguito Stoltenberg
“La Russia sta effettuando un’invasione brutale e non provocata dell’Ucraina, che la Nato e il mondo intero condannano. Questa è la peggiore aggressione militare in Europa da decenni. Con le città sotto assedio. Scuole, ospedali ed edifici residenziali bombardati. Azioni spericolate intorno a una centrale nucleare la scorsa notte e molti civili uccisi o feriti”, ha detto Stoltenberg.
“GIORNI SUCCESSIVI PEGGIORI: PIU’ MORTE” –“E’ probabile che i giorni a venire siano peggiori. Con più morte, più sofferenza e più distruzione, mentre le forze armate russe portano armi più pesanti e continuano i loro attacchi in tutto il Paese”, ha aggiunto spiegando che alla riunione di oggi si e’ unito il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e gli alleati gli hanno espresso la loro solidarietà. Poi ha aggiunto: “Quello che stiamo vedendo è che Putin ha sottostimato totalmente la forza delle forze armate ucraine, che hanno saputo respingere e contrattaccare”
Inoltre “abbiamo rilevato l’uso di bombe a grappolo e letto di report sull’uso di altre armi in violazione delle leggi internazionali” da parte dei russi in Ucraina. “La Nato e i suoi partner stanno raccogliendo le informazioni e stiamo monitorando da vicino che cosa sta succedendo in Ucraina. Accogliamo con favore l’indagine della Corte penale internazionale perchè ci dobbiamo assicurare che il presidente Putin e il presidente della Bielorussia siano ritenuti responsabili per ciò che fanno. Questa è brutalità, è disumanità e violazione della legge internazionale e va indagata dalla Corte internazionale”.
ORE 14:05 – LAVORATORI BLOCCATI NELLA CENTRALE DI ZAPORIZHZIA DAI RUSSI – I soldati russi non permettono a nessuno di entrare o uscire dalla centrale di Zaporizhzhia. Lo scrive il quotidiano spagnolo El País citando Alexandra, una tecnica che lavora alla centrale. “Questo giovedì i responsabili dello stabilimento ci hanno detto che potevamo andare a lavorare normalmente perché era controllato dall’esercito ucraino. È arrivato il turno del mattino. E dopo 24 ore sono ancora lì, non possono andarsene”, ha detto la funzionaria.
ORE 14 – CREMLINO: “DISSIDENTI? RUSSI UNITEVI INTORNO A PUTIN” – Arriva l’invito, se così si può definire, del Cremlino a cittadini russi. Al nono giorno dall’invasione in Ucraina, il portavoce dell’Esecutivo, Dmitri Peskov, replica così alle personalità che si oppongono alla guerra. Replica che arriva dopo le limitazioni imposti ai giornali indipendenti e l’annuncio di sanzioni a chi verrà giudicato colpevole di diffondere informazioni fasulle sull’andamento del conflitto. “Non è il momento di dividersi, è il momento di unirsi. E di unirsi attorno al nostro presidente. Ci sono dibattiti appassionati tra gli esponenti della cultura. Ci sono quelli che sostengono il presidente, e lo fanno sinceramente. E ci sono quelli che non capiscono cosa stia succedendo” ha detto Peskov.
ORE 13:45 – “SAREMO LA STALINGRADO DEI RUSSI” – La città del Presidente della Russia Volodymyr Zelensky si prepara all’avanzata dei Russi. “Putin voleva una guerra lampo, un’avanzata rapida ma ovunque sta incontrando una resistenza feroce da parte dell’esercito e dei civili”, le dichiarazioni al quotidiano spagnolo El Pais.
ORE 13:30 – PUTIN ‘AVVERTE’ I VICINI – Sono parole che sanno di minaccia quelle pronunciate oggi da Vladimir Putin in una riunione del suo governo trasmessa da Rossiya 24, tv controllata dallo Stato. Il numero uno del Cremlino rivolgendosi ai vicini della Russia li ha avvertiti infatti di “non esacerbare la situazione” con altre sanzioni al suo Paese.
“Non abbiamo cattive intenzioni contro i nostri vicini”, ha aggiunto Putin, col governo russo che “non vede la necessità” i Paesi vicini intraprendano ulteriori azioni che “peggiorino i nostri rapporti”.
ORE 12:30 – TRUPPE BIELORUSSE FUORI DAL CONFLITTO – Alexander Lukashenko ha annunciato che le forze militari bielorusse non prenderanno parte alla guerra scatenata dalla Russia in Ucraina, conflitto che il numero uno di Minsk ha tenuto a definire “operazione militare speciale”, come da propaganda russa.
Allo stesso tempo però il suo colonnello Anatoly Bulavko ha resono noto di aver rafforzato le forze di difesa aerea in servizio proprio su richiesta dello stesso Lukashenko: “Questo ci consentirà di aumentare l’efficienza dell’intera rete di difesa aerea”.
ORE 11:50 – OLTRE 2MILA MORTI A KHARKIV – Il presidente del consiglio regionale di Kharkiv, Serhiy Chernov, ha reso noto nel corso di un videocollegamento con il Summit delle regioni in corso a Marsiglia che la guerra ad oggi ha provocato 2mila morti nella città, tra cui oltre 100 bambini.
“Il villaggio di Iakevo nella ragione di Kharkiv è stato distrutto, ci sono molti morti in quell’area”, ha spiegato. “Sto organizzando il lavoro del centro di coordinamento creato nel nostro centro regionale. Ci occupiamo di tutti i profughi dell’area consegnando medicinali e cibo”.
ORE 10:40 – APPELLO AI RUSSI DI ZELENSKY – In un nuovo videomessaggio alla nazione, il presidente ucraino Volodymyr Zelesnky ha parlato dell’attacco delle truppe di Mosca alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, spiegando che questa notte “potrebbe fermare la Storia, a storia dell’Ucraina, la storia dell’Europa”, facendo appello al popolo russo a scendere in piazza a manifestare contro il conflitto e il rischio nucleare.
“Come è possibile. Abbiamo combattuto insieme le conseguenze del disastro di Chernobyl del 1986. Ve lo siete dimenticato? Se ve lo ricordate non potete stare in silenzio. Dite ai vostri leader che volete vivere”, è stato l’appello del presidente ucraino.
ORE 10:10 – COLPITA SCUOLA A ZHYTOMIR – Ancora una volta i missili russi colpiscono le scuole ucraine. Un bombardamento è avvenuto questa mattina a Zhytomir, a circa 150 chilometri a ovest di Kiev, colpendo un istituto scolastico: non è chiaro se vi siano vittime.
La scuola, identificata col numero 25, aveva un rifugio sotterraneo dove si sarebbero potute trovare alcune persone.
Ore 9:50 — DRAGHI CONDANNA ATTACCO A ZAPORIZHZHIA – Anche il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha condannato “l’attacco scellerato da parte della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia”. Un attacco che il premier ha definito “contro la sicurezza di tutti”, appellandosi all’Unione Europa che “deve continuare a reagire unita e con la massima fermezza”.
ORE 09.20 – IN RUSSIA NUOVE MISURE CONTRO “FAKE NEWS SU ESERCITO”, PREVISTO IL CARCERE – La Russia ha approvato una legge che modifica il Codice penale per contenere la diffusione di ‘fake news’ sulle operazioni dell’esercito russo. Lo scrivono Tass e Interfax, spiegando che questo è quello che prevede la legge appena approvata dalla Duma, all’unanimità, che introduce una responsabilità criminale per la diffusione di false informazioni sulle forze armate russe. In base alla gravità del reato sono previste multe e anche la prigione (si rischiano fino a 15 anni di carcere).
ORE 09.00 NESSUNA FUGA DI RADIAZIONI DALLA CENTRALE – Le apparecchiature essenziali della centrale nucleare di Zaporizhzhia non sono state danneggiate dall’incendio provocato nella notte da un attacco russo, senza alcun cambiamento nei livelli di radiazioni, ha affermato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA), citando le autorità di controllo dell’Ucraina. “L’autorità di regolamentazione ucraina ha affermato che un incendio nel sito non ha colpito le apparecchiature” essenziali “e il personale dell’impianto sta adottando misure di mitigazione del rischio”, si legge nella nota. “Non sono stati segnalati cambiamenti nei livelli di radiazioni nell’impianto”.
ORE 08.30 – KIEV CHIEDE L’INTERVENTO DELLA NATO: “RISCHIO CATASTROFE NUCLEARE” – Il ministro dell’Energia ucraino Herman Halushchenko ha chiesto un intervento urgente della Nato dopo l’attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud del Paese: “la più grande centrale nucleare d’Europa”. “Ecco perché chiediamo non solo una valutazione professionale di ciò che sta accadendo, ma un vero intervento con le misure più dure, anche da parte della Nato e dei paesi che hanno armi nucleari”, ha scritto Halushchenko su Facebook. “Rischiamo un disastro nucleare”.
ORE 08.00 – I RUSSI HANNO PRESO IL CONTROLLO DELLA CENTRALE NUCLEARE – Le forze militari russe hanno preso il controllo della centrale nucleare a sei reattori della città di Enerhodar, nell’oblast di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa. Lo riferiscono le autorità ucraine citate dai media internazionali. “Il personale operativo sta monitorando le condizioni delle unità di potenza”, hanno affermato sui social media, aggiungendo che gli sforzi compiuti sono stati in linea con i requisiti di sicurezza.
ORE 07.30 – SOSPESI GLI SCONTRI INTORNO ALLA CENTRALE NUCLEARE – Dmytro Orlov, sindaco di Energodar, la città dove si trova la centrale nucleare di Zaporizhzhia, ha detto che i combattimenti intorno allo stabilimento sono stati sospesi. Non ci sarebbero danni ai reattori. Ma la centrale da cui dipende il 25% dell’elettricità dell’Ucraina è nelle mani dei russi. Non ci sono al momento notizie di vittime nell’attacco; la misurazione della radioattività nell’aria non evidenzia anomalie
ORE 07.00 – ZELENSKY CHIEDE L’INTERVENTO DELL’EUROPA – Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto “un’azione immediata da parte dell’Europa” dopo che i militari russi hanno attaccato la centrale nucleare di Zaporizhzhya, nel sud dell’Ucraina, causando un incendio. “Solo un’azione immediata da parte dell’Europa può fermare le truppe russe”, ha scritto su Twitter.
ORE 03.10 – LA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPORIZHAZHIA È STATA MESSA IN SICUREZZA – Lo riporta la tv ucraina “24”, che cita il direttore dell’impianto. Secondo quanto emerso, l’incendio ha riguardata un’area esterna al perimetro della centrale e le bombe hanno colpito un edificio dello stabilimento e un laboratorio.
ORE 02.20 – COLPITA UNA UNITA’ DELLA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPORIZHAZHIA – L’unità 1 della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata colpita: lo ha affermato il portavoce della centrale, Andrei Tuz, citato da vari media, fra cui l’agenzia Bloomberg. Poi l’agenzia di stampa Ria che cita un portavoce dell’impianto ha annunciato che i livelli di fondo delle radiazioni alla centrale nucleare di Zaporizhzhia in Ucraina non sono cambiati.
ORE 02.00 – KIEV: SE ESPLODE LA CENTRALE DI ZAPORIZHAZHIA SARA’ 10 VOLTE PEGGIO DI CHERNOBYL – Le forze russe stanno “colpendo Zaporizhazhia, la maggiore centrale nucleare in Europa. Ci sono già fiamme. Se dovesse esplodere, sarebbe 10 volte peggio di Chernobyl. La Russia deve immediatamente cessare il fuoco, consentire ai pompieri” di intervenire e “creare una zona di sicurezza”. Lo twitta il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba. Un funzionario del governo ha detto all’Associated Press che sono stati rilevati livelli elevati di radiazioni vicino al sito della centrale nucleare di Zaporizhzhia, che fornisce circa il 25% della produzione di energia del paese.
ORE 01.10 – IN FIAMME LA CENTRALE NUCLEARE DI ZAPORIZHZHIA – Nella notte scatta l’allarme. La centrale nucleare Zaporizhzhia, nei pressi della città di Enerhodar, in Ucraina, è in fiamme in seguito agli attacchi delle truppe russe. Lo riferisce il sindaco di Enerhodar, Dmitry Orlov, e la notizia è rilanciata anche da fonti non ufficiali su Twitter. La centrale Zaporizhzhia è la più grande in Europa. “Chiediamo alle truppe russe che fermino il fuoco delle armi pesanti”, ha detto Andriy Tuz, portavoce dello stabilimento di Enerhodar, in un video pubblicato su Telegram. “C’è una reale minaccia di pericolo nucleare nella più grande centrale nucleare d’Europa”.
ORE 0.40 – BARICATE AL CENTRO DI KIEV – Dispositivi di sbarramento anticarro sono stati piazzati in vari punti del centro di Kiev, con l’obiettivo di bloccare l’avanzata dei veicoli militari russi. Ne dà notizia il sito `The Kyiv Independent´, postando anche alcune foto di sbarramenti stradali posizionati nell’area della centrale Piazza Indipendenza.
© Riproduzione riservata