L’ offensiva russa sull’Est dell’Ucraina si fa sempre più intensa nel 56esimo giorno di combattimenti. Arriva un nuovo ultimatum di Mosca a Mariupol che resiste sotto la pioggia di bombe. Il battaglione Azov resiste nell’acciaieria Azovstal insieme ad altri civili intrappolati nei sotterranei. Tra loro ci sono anche dozzine di bambini. Il Cremlino lancia l’ultimatum: “liberate l’area entro le 13 o attaccheremo”.

Nel Donbass gli ucraini “continuano a respingere i tentativi di avanzata delle forze russe che si fanno sempre più insistenti”, secondo quanto riferiscono i servizi inglesi. Gli ultimi resistenti lanciano sui social un disperato appello: “Sono le nostre ultime ore, aiutateci”. Zelensky è tornato a chiedere aiuti militari: “Se avessimo accesso a tutte le armi di cui abbiamo bisogno avremmo già posto fine a questa guerra”.

Secondo il New York Times il presidente americano Biden nei prossimi giorni annuncerà un nuovo pacchetto di aiuti all’Ucraina da 800 milioni di dollari. Qualche ora fa il presidente americano aveva parlato dell’invio di altra artiglieria alle forze di Kiev. Intanto continuano le esplosioni a Mykolaiv.

LA DIRETTA

ORE 22.05 –  MACRON A LE PEN: “DIPENDI DA PUTIN” – Nel faccia a faccia televisivo in vista del secondo turno delle elezioni presidenziali francesi, Emmanuel Macron ha attaccato Marine Le Pen sui suoi “legami” con la Russia di Vladimir Putin: “Lei dipende dal potere russo e dipende da Putin”. Il riferimento è al prestito ottenuto dal partito di Le Pen da una banca russa per finanziare campagne elettorali

ORE 22 – CONSIGLIERE ZELENSKY: “NEGOZIATI A MARIUPOL” – “Siamo pronti a tenere un ‘round speciale di negoziati’ a Mariupol. Uno a uno. Due a due. Per salvare i nostri ragazzi, Azov, militari, civili, bambini, vivi e feriti. Tutti. Perché sono nostri. Perché sono nel mio cuore. Per sempre”. Così su twitter il consigliere del presidente ucraino, Mikhailo Podolyak, dopo un’altra giornata di assedio alla città, da cui non sono riusciti a uscire i civili.

ORE 21:01 – “CORRIDOIO MARIUPOL NON HA FUNZIONATO” – Secondo le autorità ucraine il corridoio umanitario da Mariupol “non ha funzionato”. “A causa della mancanza di controllo sul proprio esercito sul terreno, gli occupanti non sono stati in grado di assicurare un cessate il fuoco appropriato” e “di fornire un trasporto rapido alle persone fino al punto in cui aspettavano decine di nostre auto e ambulanze”, ha detto la vicepremier ucraina Iryna Vereshchuk.

ORE 21 – MOSCA: “NESSUN EVACUATO DA ACCIAIERIA” – “Nessuno ha lasciato oggi l’area dell’acciaieria Azovstal a Mariupol attraverso il corridoio umanitario”. Lo ha detto il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, accusando Kiev di aver sabotato l’evacuazione dei civili.

ORE 20:58 – Sarmat, il missile intercontinentale russo che ‘buca’ ogni difesa, Putin: “Chi ci minaccia ora rifletterà”

ORE 19:53 – GUTERRES CHIEDE INCONTRO CON PUTIN – Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha chiesto di poter incontrare il presidente russo Vladimir Putin a Mosca e quello ucraino Volodymyr Zelensky a Kiev. Lo ha reso noto l’Onu spiegando che l’obiettivo di Guterres è quello di parlare di una serie di ”misure urgenti per arrivare alla pace” in un momento in cui il conflitto in corso nell’Europa dell’est rappresenta ”un grande pericolo”.

ORE 19:46 – ZELENSKY: “PRONTO A DIALOGO CON PUTIN MA NON VOGLIONO PACE. 9 MAGGIO? GRANDE ERRORE” – “Sono pronto da tre anni per dialogare con la Federazione Russa e con il suo presidente. Voglio sottolinearlo ancora una volta: loro non sono pronti per una soluzione pacifica”. Lo dice il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in conferenza stampa a Kiev a fianco del presidente del Consiglio Europeo Charles Michel.  “Non abbiamo paura del 9 maggio e siamo tranquilli all’idea che la Russia possa utilizzare questa data per mostrare la sua presunta vittoria”, ha aggiunto il presidente ucraino. “Sappiamo che” Mosca “prevede di organizzare delle manifestazioni nei territori occupati per la festa del 9 maggio. Penso che sia un grande errore”, ha aggiunto.

ORE 18:55 – G20: RUSSIA PARLA, USA E UCRAINA LASCIANO VERTICE – Secondo il Washington Post, diversi leader del G20 si sono alzati e hanno lasciato l’incontro quando il ministro delle finanze russo Anton Siluanov ha preso la parola. Tra coloro che hanno abbandonato la riunione ci sono il segretario al Tesoro americano Janet Yellen e i funzionari ucraini.

ORE 18:15 – LE RICHIESTE RUSSE PER LA PACE: “CRIMEA CON MOSCA, INDIPENDENZA PER DONETSK E LUGANSK” – La portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, ha spiegato smentendo le parole del presidente ucraino Zelensky che una bozza di intesa tra le parti è stata presentata da Mosca il 15 aprile scorso, ma “i negoziatori ucraini cercano di tirare per le lunghe il processo negoziale rifiutando di assumere un approccio costruttivo” e “a volte semplicemente rifiutando di rispondere prontamente alle proposte della parte russa”.

Come riporta Interfax, che cita le parole di Zakharova, le richieste russe all’Ucraina riguardano “il riconoscimento delle attuali realtà territoriali, comprese l’appartenenza della Crimea alla Russia e l’indipendenza delle Repubbliche di Donetsk e Lugansk”.

ORE 17:50 – ZELENSKY: “DA CREMLINO NESSUNA BOZZA DI ACCORDO, ALL’UE CHIEDIAMO EMBARGO SU PETROLIO E GAS” – “Io non ho visto nessuna bozza, non ci è stato passato nulla. Peskov dice che la palla a nostra ma a calcio si gioca in due. Credo stia giocando da solo e penso che serva più serietà”. Sono le parole pronunciate dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nella conferenza stampa a Kiev con il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, volato oggi nel Paese per mostrare il sostegno alla causa ucraina di Bruxelles.

Europa alla quale Zelensky chiede “l’embargo al petrolio nel sesto pacchetto di sanzioni, altrimenti sarà una misura vuota”. Per il numero uno di Keiv infatti i primi cinque pacchetti “non sono abbastanza per firmare il finanziamento della guerra di Vladimir Putin”. Sul punto Michel ha risposto spiegando che “petrolio e gas russi saranno colpiti prima o poi”.

Quindi spazio anche al possibile futuro europeo del Paese, “una priorità” per Zelensky, ha spiegato davanti ai giornalisti il presidente ucraino. Conferma in tal senso arrivata da Miche, che ha sottolineato come “entro la fine di giugno la Commissione pubblicherà il parere” sulle risposte ucraine al questionario compilato da Kiev per la candidatura a Paese membro Ue.

“Noi – ha aggiunto Michel durante la conferenza – vogliamo la vittoria dell’Ucraina e siamo determinati a fare di tutto per sostenere Kiev”.

ORE 17:35 – PUTIN: “NOSTRO SCOPO E’ AIUTARE POPOLO DEL DONBASS, RAGGIUNGEREMO OBIETTIVI MILITARI”–  “L’ho detto sin dall’inizio: lo scopo di questa operazione è aiutare il nostro popolo che vive in Donbass”. Lo ha detto Vladimir Putin durante un evento sulla promozione della Russia, in cui il numero uno del Cremlino ha ribadito la convinzione che Mosca raggiungerà i suoi obiettivi militari nell’est dell’Ucraina. “Agiremo in modo costante e garantiremo che la vita torni gradualmente alla normalità e cambi in meglio, proprio come è successo a voi, nella vostra vita a Sebastopoli”, ha aggiunto Putin.

ORE 17:20 – RUSSIA PREPARA PARATA DELLA VITTORIA A MARIUPOL IL 9 MAGGIO – A Mariupol il 9 maggio, per i russi Giorno della Vittoria, si terra’ la processione del “Reggimento Immortale” in onore dei caduti della Seconda Guerra Mondiale. Lo ha dichiarato, riporta Tass, Victoria Kalacheva, vicesindaco dell’amministrazione parallela insediata dalle forze russe, che non hanno ancora completato la conquista della città. Kalacheva ha asserito che i residenti di Mariupol “non vedono l’ora”.

ORE 16:55 – MINISTERO DIFESA RUSSO ANNUNCIA LANCIO MISSILE BALISTICO INTERCONTINENTALE – Il ministero della Difesa russo ha annunciato il lancio del missile balistico intercontinentale Sarmat presso il cosmodromo di Plesetsk. “Le attività di lancio sono state completate. Le testate di addestramento sono arrivate in una determinata area del campo di addestramento di Kura nella penisola di Kamchatka”.

Si tratta di un’arma a lunghissimo raggio di nuova generazione che il presidente Vladimir Putin ha definito “impareggiabile”. “È davvero un’arma unica che aumenterà il potenziale militare delle nostre forze armate, manterrà la Russia al sicuro dalle minacce esterne e farà pensare due volte coloro che cercano di minacciare il nostro Paese con una retorica selvaggia e aggressiva”, ha dichiarato Putin, durante un annuncio trasmesso in televisione.

ORE 16:50 – Wimbledon vietato ai tennisti russi e bielorussi, la decisione colpisce anche il numero 2 al mondo Medvedev: addio Slam inglese

ORE 15:50 – NEGOZIATI TRA RUSSIA E UCRAINA, MOSCA AVVERTE: “KIEV SIA REALISTA” – La Russia e l’Ucraina “continuano i negoziati”, ma se vuole che siano costruttivi Kiev “deve cominciare a cercare accordi realistici”. A dirlo è stato il ministero degli Esteri di Mosca Sergej Lavrov, citato dall’agenzia Tass.

ORE 15:30 – SECONDO GLI USA I RUSSI NON AVANZANO NEL DONBASS – Per ora non stata alcuna “conquista significativa” da parte delle forze armate russe nella loro nuova offensiva nel Donbass, la cosiddetta “fase due”. E’ questa la valutazione che arriva dal Pentagono, secondo quanto riferito da due alti funzionari alla Cnn

Gli Stati Uniti hanno osservato alcuni nuovi attacchi da parte di Mosca, che sembrano più che altro dei test per sondare la tenuta delle forze ucraine. Tuttavia, le linee del fronte rimangono ferme, senza nessun avanzamento da parte della Russia.

ORE 15:10 – APPELLO ZELENSKY A OCCIDENTE: “DATECI ARMI CHE AVETE NEI DEPOSITI, DOBBIAMO SALVARE UCRAINI” – Nuovo appello, via Telegram, del presidente ucraino Vlodomyr Zelensky: “E’ ingiusto che l’Ucraina sia ancora costretta a chiedere ciò che i suoi partner hanno nei depositi da qualche parte da anni. Se hanno le armi di cui l’Ucraina ha bisogno qui, di cui ha bisogno adesso, se hanno le munizioni di cui abbiamo bisogno qui e adesso, è loro dovere morale prima di tutto proteggere la libertà. Aiutateci a salvare le vite di migliaia di ucraini”-

ORE 14:49 – JOHNSON: “MOSCA TRATTI IN MODO UMANO PRIGIONIERI” – Il primo ministro britannico, Boris Johnson, ha auspicato in parlamento che i russi trattino in “modo umano e compassionevole” Aiden Aslin, uno dei due combattenti britannici fatti prigionieri dai russi a Mariupol.  Il premier ha anche precisato che il caso di Aslin “è molto differente da quello di un mercenario”. Ha 28 anni, la doppia nazionalità britannico e ucraina e viveva in Ucraina da prima della guerra assieme alla sua fidanzata. Si era arruolato con i marines ucraini per difendere Mariupol. La sua storia è stata sottolineata sui social dal deputato britannico della sua circoscrizione, Robert Jenrick.

ORE 14:45 – UCRAINA: OLTRE 400 BAMBINI MALATI DI CANCRO PORTATI ALL’ESTERO – Più di 400 bambini ucraini malati di cancro sono stati evacuati dalla zona di guerra per poter essere curati all’estero. Lo fa sapere il servizio stampa dell’Ufficio del Presidente dell’Ucraina, secondo quanto riporta l’agenzia ucraina Ukrinform. In conformita’ con gli accordi tra la moglie del presidente dell’Ucraina Olena Zelenska e le first lady di altri paesi, con l’assistenza dei leader stranieri e dei ministeri competenti, sono stati organizzati fin dall’inizio dell’invasione russa voli di salvataggio per i bambini ucraini malati di cancro dalle zone di combattimento.

ORE 14:30 -KIEV: STIAMO STUDIANDO PROPOSTE RUSSE SU NEGOZIATI – “L’Ucraina ha consegnato le proprie proposte sulle disposizioni agli avversari ai negoziati di Istanbul. In particolare, queste riguardano le garanzie di sicurezza per prevenire altri attacchi in futuro al nostro paese. La parte russa le ha studiate e ha presentato la propria posizione. Ora tocca a noi studiare, comparare e trarre conclusioni, sia politiche che legali”. Lo ha detto il capo dell’ufficio presidenziale di Kiev Mykhailo Podolyak, secondo quanto riporta Interfax.

ORE 14:15 – AUTOBUS A MARIUPOL: “ANDATE VIA” – Il sindaco di Mariupol Vadym Boychenko ha invitato i residenti a lasciare la città. Il primo cittadino ha chiesto alle persone che hanno già lasciato Mariupol di contattare i loro parenti ancora in città e di convincerli a partire. Sono circa 200mila le persone che hanno già lasciato Mariupol, che contava oltre 400mila abitanti prima della guerra. “Non abbiate paura a riparare a Zaporizhzhia, dove potete ricevere tutto l’aiuto di cui avete bisogno – cibo, medicine, beni essenziali – e la cosa principale è che sarete al sicuro”, ha scritto in una dichiarazione rilasciata dal consiglio comunale.- Il sindaco di Mariupol Boychenko ha detto che per l’evacuazione saranno utilizzati dei bus e che ci saranno tre punti di raccolta, uno dei quali vicino all’acciaieria Azovstal, che è diventata l’ultima roccaforte delle forze ucraine in città. Il corridoio è aperto dalle 14 (le 13 in Italia).

ORE 13:20 – SCADUTO ULTIMATUM RUSSO ALLE FORZE UCRAINE DI MARIUPOL – E’ ormai scaduto l’ultimatum concesso dalla Russia alle forze ucraine arroccate a Mariupol, in particolare nella sua acciaieria, per deporre le armi e avere salva la vita. Il termine ultimo era previsto alle ore 14 di Mosca, le 13 in Italia, ma non vi è stato alcun segnale di resa da parte dei militari ucraini.

ORE 12:40 – ESERCITO RUSSO AVANZA VERSO ZAPORIZHZHIA – Il Consiglio regionale della città di Zaporizhzhia ha comunicato oggi che le forze armate russe stanno tentando un’avanzata verso la città, nella parte sud-orientale del Paese.

La situazione al fronte suggerisce che il nemico sta cercando di avanzare in direzione di Zaporizhzhia, ma subisce perdite e concentra i suoi sforzi principali sul mantenimento delle frontiere occupate”, ha detto il consiglio in un comunicato citato dalla Cnn.

ORE 12:20 – PESKOV: “CONSEGNATA A KIEV BOZZA SUI COLLOQUI, LA PALLA È NEL CAMPO DI KIEV” – “La Russia ha consegnato all’Ucraina una bozza di documento sui colloqui formulata chiaramente e attende la risposta. Ora la palla è nel campo di Kiev”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov. “A partire da questo momento, la nostra bozza di documento, che contiene parole cristalline, è stata presentata alla squadra ucraina. La palla è nel loro campo e stiamo aspettando la loro risposta”, ha detto Peskov alla stampa che chiedeva un commento sull’andamento dei negoziati di pace tra le delegazioni di Russia-Ucraina.

ORE 11:50 – MICHEL DOPO KIEV VISITA BORODYANKA – Dopo Kiev, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel ha visitato la città ucraina di Borodyanka, una delle più colpite dai bombardamenti e dalle violenze russe durante la sua occupazione. “A Borodyanka. Come a Bucha e in tante altre città in Ucraina. La storia non dimenticherà i crimini di guerra commessi qui. Non ci può essere pace senza giustizia”, ha scritto Michel su Twitter, pubblicando una foto della sua visita in città.

ORE 10:50 – L’ACCUSA DI MOSCA: “NON CI FIDIAMO DEI NEGOZIATORI UCRAINI” – La Russia non crede più nei negoziatori ucraini. Lo ha detto la portavoce del Ministero degli esteri russo Maria Zakharova a Russia-24 Tv, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. “Ora non è più una questione di ‘fidati e verifica’, ora è semplicemente ‘verifica’ perché non c’è più alcuna fiducia in queste persone per un po’”, ha detto la portavoce di Lavrov commentando il processo di negoziazione in corso tra Russia e Ucraina

ORE 10:20 – GERMANIA NON INVIERÀ ARMI PESANTI ALL’UCRAINA – Il Bundeswehr, l’esercito tedesco, non invierà almeno per il momento armi pesanti in Ucraina. A spiegarlo è stato l’ispettore generale Markus Laubenthal, numero 2 dell’esercito, intervenendo stamattina alla tv pubblica tedesca Zdf.

Secondo Laubenthal una eventuale spedizione di materiale bellico andrebbe a scapito degli impegni tedeschi nella Nato: “Non avremmo più la possibilità di reagire alle contingenze e questo indebolirebbe notevolmente la nostra capacità di difesa”, ha spiegato il numero due dell’esercito in tv.

ORE 9:40 – SONO 20.900 I SOLDATI RUSSI MORTI IN BATTAGLIA (SECONDO KIEV) – Sono almeno 20.900 i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione. A renderlo noto è il Kyiv Independent, che cita le ultime stime dell’esercito ucraino. Dopo 56 giorni di conflitto si registrano anche 171 aerei da caccia abbattuti, oltre a 150 elicotteri e 165 droni. Le forze di Kiev affermano inoltre di aver distrutto 815 carri armati russi, 391 pezzi di artiglieria, 2.087 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 4 sistemi di missili balistici a corto raggio, 136 sistemi di lanciamissili, 8 navi, 1.504 veicoli, 76 autocisterne per il rifornimento di carburante, 67 unità di difesa antiaerea e 27 unità di equipaggiamenti speciali.

ORE 9:00 – MICHEL A SORPRESA A KIEV – Il Presidente del Consiglio Europeo si è recato in visita a Kiev. Un arrivo a sorpresa, in treno, quello dell’ex premier belga. Charles Michel ha pubblicato una foto con post su Twitter intorno alcuni minuti prima delle 9:00 di stamattina. Un ulteriore prova dell’appoggio di Bruxelles all’Ucraina. “Nel cuore di un’Europa libera e democratica”, ha scritto nel suo tweet Michel.

 

ORE 08.30 – IN UCRAINA MORTI 205 BAMBINI DALL’INIZIO DEL CONFLITTO – Resta stabile il bilancio dei bambini morti in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, mentre aumentano quelli feriti. E’ quanto emerge dagli ultimi dati diffusi dall’Ufficio del Procuratore generale di Kiev. “La mattina del 20 aprile, il numero ufficiale dei bambini morti non è cambiato: 205. Il numero dei feriti è cresciuto a 373” (erano 367 ieri), riferisce l’Ufficio del Procuratore su Telegram.

ORE 08.10 – ACCORDO PER CORRIDOIO UMANITARIO A MARIUPOL – E’ stato raggiunto un accordo preliminare per l’attivazione di un corridoio umanitario a Mariupol. Dovrà servire a consentire l’uscita dalla città di bambini, donne e persone anziane. La notizia dell’accordo è stata riferita ai media ucraini da fonti del governo di Kiev.

ORE 07.30 – FORZE RUSSE VERSO LYMAN – Le truppe russe si stanno raggruppando per proseguire la loro offensiva verso la città di Lyman, nella regione di Donetsk (est): lo ha reso noto su Facebook l’Esercito ucraino, secondo quanto riporta Ukrinform. “Il nemico sta cercando di continuare le sue operazioni.

ORE 07.00 – INTELLIGENCE GB: “MOSCA STRINGE LA MORSA A EST” – La Russia continua rafforzare la sua presenza nelle regioni orientali ucraine e ad intensificare gli attacchi sul Donbass. Lo riferisce l’intelligence britannica nel suo ultimo aggiornamento, secondo il quale è probabile che il numero degli attacchi aerei nel Nord dell’ucraina resti limitato dopo il ritiro delle truppe di Mosca dalla regione di Kiev, ma tuttavia c’è ancora il rischio di attacchi di precisione contro obiettivi prioritari in tutto il Paese.

ORE 06.30 – CINA: “INVIO DI ARMI ALLONTANA LA PACE” – “Continuare a mandare armi più offensive” in Ucraina “non porterà pace, non farà che prolungare il conflitto e determinarne un’escalation e aggravare la catastrofe umanitaria” e “il congelamento arbitrario delle riserve valutarie di altri Paesi costituisce una violazione di sovranità ed equivale a usare come arma ‘interdipendenza economica”. È quanto ha detto l’ambasciatore della Cina presso le Nazioni unite, Zhang Jun, parlando al Consiglio di sicurezza Onu.

ORE 04.00 – CAPO TRUPPE UCRAINE NELL’ACCIAIERIA AZOVSTAL: “SONO GLI ULTIMI GIORNI PER NOI” – Le truppe ucraine asserragliate nell’acciaieria di Azovstal stanno vivendo “gli ultimi giorni, se non ore. Il nemico ci supera di 10 a uno”. Così su Facebook Serhiy Volyna, comandante della 36a brigata dei marines che difendono Mariupol, aggiungendo: “Ci appelliamo e imploriamo a tutti i leader mondiali di aiutarci. Chiediamo loro di utilizzare la procedura di estrazione e portarci nel territorio di uno stato terzo”.

ORE 03.30 – ULTIMATUM RUSSO AI COMBATTENTI NELL’ACCIAIERIA DI MARIUPOL – Le forze russe hanno dato ai combattenti ucraini che resistono nell’acciaieria di Azovstal a Mariupol un’altra scadenza per la resa. Se le truppe ucraine smetteranno di combattere alle 14 di oggi (le 13 in Italia), secondo quanto riferisce il Washington Post citando media russi, saranno “garantite la vita, la sicurezza e le cure mediche”. Così il colonnello generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale russo, aggiungendo che “la fine dei soldati ucraini sarà amara in caso di rifiuto”. Il comandante degli ucraini a Mariupol ha detto proprio in un’intervista al Post che non si arrenderanno e continueranno “a condurre operazioni di combattimento e a completare i nostri compiti militari finchè li riceveremo”

ORE 02.30 – CANADA INVIERA’ ARTIGLIERIA PESANTE A KIEV – “Il Canada invierà artiglieria pesante in Ucraina”, ha detto in una conferenza stampa il primo ministro canadese Justin Trudeau citato dall’agenzia Ukrinform. “Siamo stati in stretto contatto con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sin dall’inizio e siamo molto sensibili a ciò di cui hanno specificatamente bisogno”, ha affermato Trudeau. Gli ucraini “stanno combattendo per i valori che sono alla base di così tante nostre società libere e democratiche. Ecco perché il mondo deve continuare a farsi avanti, perché il Canada continua a stare con l’Ucraina”, ha sottolineato il primo ministro.

ORE 02.15 – ESPLOSIONI A MYKOLAIV – Esplosioni udite a Mykolaiv durante la notte. Lo riferisce il quotidiano Kiev Independent, spiegando che il sindaco di Mykolaiv Oleksandr Senkevich ha chiesto ai residenti di stare lontani dalle finestre e di dirigersi verso i rifugi più vicini.

ORE 02.00 – CHERNOBYL, AIEA RISTABILISCE COMUNICAZIONI CON CENTRALE – Le comunicazioni dirette tra l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) e la centrale nucleare di Chernobyl sono state ripristinate in tarda serata. Lo annuncia il direttore generale dell’Aiea Rafael Mariano Grossi in una nota. Le forze russe hanno tenuto Chernobyl per cinque settimane prima di ritirarsi il 31 marzo. L’Aiea ha perso i contatti con il sito nucleare il 10 marzo. “Questa chiaramente non era una situazione sostenibile, ed è un’ottima notizia che l’autorità di regolamentazione ora possa contattare direttamente l’impianto quando necessario”, ha affermato Grossi, annunciando che una “missione di esperti dell’Aiea” prevede di visitare il sito entro la fine del mese per “condurre valutazioni di sicurezza nucleare, sicurezza e radiologiche, fornire apparecchiature vitali e riparare i sistemi di monitoraggio di sicurezza a distanza dell’Agenzia”.

ORE 00.40 – ZELENSKY: “RUSSIA FONTE DEL MALE, ESERCITO BARBARO” – La Russia sarà ricordata come una “fonte del male” per aver preso di mira i civili in Ucraina. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un video pubblicato sui social questa sera. “Per sempre l’esercito russo sarà scritto nella storia come l’esercito più barbaro e disumano del mondo”, ha detto Zelensky, “l’uccisione mirata di civili e la distruzione di edifici residenziali con tutti i tipi di armi, comprese quelle vietate dalle convenzioni internazionali, è solo un marchio di fabbrica dell’esercito russo e questo segnerà davvero la Federazione Russa come la fonte del male”. Il presidente ucraino ha anche parlato della situazione sul campo, spiegando che l’intensità del fuoco russo verso le regioni di Kharkiv e del Donbass è “aumentata in modo significativo”. A Mariupol, la situazione rimane “brutale e immutata”, con le forze russe che stanno bloccando i corridoi e le evacuazioni.

ORE 00.15 – ZELENSKY: “SE AVESSIMO ARMI NECESSARIE GUERRA FINITA” – “Se avessimo accesso a tutte le armi di cui abbiamo bisogno, che i nostri partner hanno, avremmo già posto fine a questa guerra”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, secondo quanto riportato dal Kiev Independent. Zelensky ha rinnovato le richieste di armi all’Ucraina, dicendo che “non è giusto che l’Ucraina sia ancora costretta a chiedere ciò che i suoi partner hanno immagazzinato per anni”.

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