Cuba, arrestato Farinas: è mistero sul dove sia
Arrestato all’Avana Guillermo Fariñas, uno dei più noti dissidenti al regime cubano. L’hanno fermato agenti dei servizi mentre stava andando…
06 Feb 2020 - 17:30
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Arrestato all’Avana Guillermo Fariñas, uno dei più noti dissidenti al regime cubano. L’hanno fermato agenti dei servizi mentre stava andando…
06 Feb 2020 - 17:30
Junior Cally NO GRAZIE di Callyjunior – J. Ettorre – F. Mercuri – G. Cremona – E. D. Maimone – L. Grillotti – J. Ettorre Ed. Sony/ATV Music Publishing (Italy)/EMI Music Publishing Italia/Sugarmusic/Merk and Kremont/Peermusic Italy/ Ultra Music Publishing Europe – Milano – Piacenza – Milano Non ho i superpoteri Ma tra tutti riconosco Chi fa la voce grossa Sempre e solo di nascosto Dovrei puntare il dito contro E fare il populista Non fare niente tutto il giorno E proclamarmi artista No no No no No – no grazie No no No no No – no grazie No no No no No – no grazie No no No no No – no grazie Ogni mattina Avrà l’oro in bocca Finché ho i soldi nascosti nel letto Con la resistenza Alla dittatura Del politicamente corretto Il mio sogno è quello di arrivare in alto Senza spendere i soldi di un altro Faccio cattivo viso A buon gioco E anche se sono bello Non piaccio Non ho i superpoteri Ma tra tutti riconosco Chi fa la voce grossa Sempre e solo di nascosto Dovrei puntare il dito contro E fare il populista Non fare niente tutto il giorno E proclamarmi artista No no No no No – no grazie No no No no No – no grazie No no No no No – no grazie No no No no No – no grazie Spero si capisca che odio il razzista Che pensa al Paese ma è meglio il mojito E pure il liberista di centro sinistra che perde partite e rifonda il partito Si chiedono “questo da dov’è uscito?” Dal terzo millennio col terzo dito Parlare di eccesso non è eccessivo Sono il fuori programma televisivo Non ho i superpoteri Ma tra tutti riconosco Chi fa la voce grossa Sempre e solo di nascosto Dovrei puntare il dito contro E fare il populista Non fare niente tutto il giorno E proclamarmi artista No no No no No – no grazie No no No no No – no grazie No no No no No – no grazie No no No no No – no grazie Giuro la smetto con sta storia del rap Voglio scrivere canzoni d’amore per la mia ex Trovarmi un lavoro serio e diventare yes man Insultare tutti sì ma solamente sul web No grazie No no No no No – no grazie No no No no No – no grazie No no No no No – no grazie No no No no No – no grazie
06 Feb 2020 - 17:20
“Sono liberale, io non parteggio per nessuno. Vado sempre come i cavalli, per i fatti miei”. Così Rita Pavone, a proposito delle critiche ricevute per le sue presunte simpatie sovraniste. “Festival buonista? Non credo proprio, sono molto contenta per Amadeus”, aggiunge la cantante, in gara tra i big a Sanremo.
06 Feb 2020 - 17:18
«Anche durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario, il ministro della Giustizia, per “sponsorizzare” la sua riforma del processo che…
06 Feb 2020 - 17:15
I media cinesi ne hanno annunciato la morte, così come l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ore dopo però l’ospedale, Wuhan Central…
06 Feb 2020 - 17:08
La voce commossa, gli occhi lucidi e il tono deciso di Rula Jebreal, martedì sera hanno incollato davanti alla tv…
06 Feb 2020 - 17:00
Un incidente simile a quello di Lodi è successo solo 2 anni fa qualche centinaio di metri dopo la stazione di Pioltello alle porte di Milano. In quella occasione persero la vita 3 persone. Ricostruzione in 3D della polizia scientifica.
06 Feb 2020 - 16:50
Rancore EDEN di T. Iurcich – D. Faini Ed. Universal Music Publishing Ricordi/ Woodworm Publishing Italia – Milano – Arezzo Questo è un codice, codice Senti alla fine è solo un codice, codice Senti le rime è solo un codice, codice Su queste linee solo un codice L’11 settembre ti ho riconosciuto Tu quando dici, grande mela è un codice muto Tu vuoi nemici, sempre, se la strega è in Iraq Biancaneve è con i sette nani e dorme in Siria Passo ma non chiudo! Cosa ci hai venduto? Quella mela che è caduta in testa ad Isaac Newton Rotolando sopra un iPad oro Per la nuova era Giù nel sottosuolo o dopo l’atmosfera Stacca, mordi, spacca, separa Amati, copriti, carica, spara Stacca, mordi, spacca, separa Amati Carica Noi stacchiamo la coscienza e mordiamo la terra Tanto siamo sempre ospiti in qualunque nazione Chi si limita alla logica è vero che dopo libera la vipera alla base del melo Che vuole… Quante favole racconti che sappiamo già tutti Ogni mela che regali porta un’intuizione Nonostante questa mela è in mezzo ai falsi frutti è una finzione E ora il pianeta terra chiama destinazione Nuovo aggiornamento, nuova simulazione Nuovo aggiornamento, nuova simulazione Come l’Eden Come l’Eden Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’ Come prima quando tutto era unito Mentre ora cammino in questo mondo proibito Come l’Eden Come l’Eden Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’ Quando il cielo era infinito Quando c’era la festa e non serviva l’invito Dov’è lei? Ora, dov’è lei? Se ogni scelta crea ciò che siamo Che faremo della mela attaccata al ramo? Dimmi chi è la più bella allora dai, giù il nome Mentre Paride si aggira tra gli dei ansiosi Quante mele d’oro nei giardini di Giunone Le parole in bocca come mele dei mafiosi E per mia nonna ti giuro Che ha conosciuto il digiuno È il rimedio più sicuro E toglierà il dottore in futuro Il calcolatore si è evoluto Il muro è caduto Un inventore muore nella mela che morde c’era il cianuro Questo è un codice, codice Senti alla fine è solo un codice, codice Senti le rime E dopo Stacca, mordi, spacca, separa Amati, copriti, carica Ancora L’uomo è dipinto nella tela Ma non vedi il suo volto è coperto da una mela Si, solo di favole ora mi meraviglio Vola La freccia vola Ma la mela è la stessa Che resta in equilibrio In testa ad ogni figlio Come l’Eden Come l’Eden Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’ Come prima quando tutto era unito Mentre ora cammino in questo mondo proibito Come l’Eden Come l’Eden Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’ Quando il cielo era infinito Quando c’era la festa e non serviva l’invito E se potessi parlare con lei da solo cosa le direi Di dimenticare quel frastuono Tra gli errori suoi E gli errori miei E guardare avanti senza l’ansia di una gara Camminare insieme sotto questa luce chiara Mentre gridano Guarda, stacca, mordi, spacca, separa Amati, copriti, carica, spara Amati, copriti, carica ‘Ta ta ta’ Come prima quando tutto era unito Mentre ora cammino in questo mondo proibito Come l’Eden Come l’Eden Come l’Eden, prima del ‘ta ta ta’ Quando il cielo era infinito Quando c’era la festa e non serviva l’invito Dov’è lei? Ora, dov’è lei? Se ogni scelta crea ciò che siamo Che faremo della mela attaccata al ramo? Se tu fossi qui Cosa ti direi C’è una regola Sola Nel regno umano Non guardare mai giù se precipitiamo Se precipitiamo
06 Feb 2020 - 16:50
Il Sultano contro il Rais. Da guerra per procura a guerra diretta. Il campo di battaglia resta lo stesso: la…
06 Feb 2020 - 16:46
Se un posto non lo si conosce non lo si cambia, forse non lo si vuol cambiare. Se un posto…
06 Feb 2020 - 16:28
Francesco Gabbani VICEVERSA di F. Gabbani – Pacifico – F. Gabbani Ed. BMG Rights Management (Italy)/Edizioni Curci – Milano Tu non lo dici ed io non lo vedo L’amore è cieco o siamo noi di sbieco? Un battibecco nato su un letto Un diluvio universale Un giudizio sotto il tetto Up con un po’ di down Silenzio rotto per un grande sound Semplici eppure complessi Libri aperti in equilibrio tra segreti e compromessi Facili occasioni per difficili concetti Anime purissime in sporchissimi difetti Fragili combinazioni tra ragione ed emozioni Solitudini e condivisioni Se dovessimo spiegare in pochissime parole Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa E detto questo che cosa ci resta Dopo una vita al centro della festa? Protagonisti e numero uno Invidiabili da tutti e indispensabili a nessuno Madre che dice del padre: “Avrei voluto solo realizzare Il mio ideale, una vita normale” Ma l’amore di normale non ha neanche le parole Parlano di pace e fanno la rivoluzione Dittatori in testa e partigiani dentro al cuore Non c’è soluzione che non sia l’accettazione Di lasciarsi abbandonati all’emozione Se dovessimo spiegare in pochissime parole Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa È la paura dietro all’arroganza È tutto l’universo chiuso in una stanza È l’abbondanza dentro alla mancanza Ti amo e basta! È l’abitudine nella sorpresa È una vittoria poco prima dell’arresa È solamente tutto quello che ci manca e che cerchiamo per poterti dire che “ti amo!” Se dovessimo spiegare in pochissime parole Il complesso meccanismo che governa l’armonia del nostro amore Basterebbe solamente dire senza starci troppo a ragionare Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa Che sei tu che mi fai stare bene quando io sto male e viceversa
06 Feb 2020 - 16:15
Un fulmine a ciel sereno è stata la lettera indirizzata alla Ministra Bonetti, firmata da diciassette donne del Partito democratico,…
06 Feb 2020 - 16:00
Dopo la frase (“Ma a chi interessa che caschi un ponte, smettiamola”) sulla tragedia del ponte Morandi pronunciata nei giorni…
06 Feb 2020 - 15:59
Perché i giorni di fine gennaio si chiamino della Merla nessuno lo sa con certezza. Facendo un rapido conto, risultano…
06 Feb 2020 - 15:35
Giordana Angi COME MIA MADRE di G. Angi – M. Finotti Edizioni Avarello/Edizioni Curci – Roma – Milano Dammi la borsa che è troppo pesante Non puoi fare sempre tutto da sola Che di persone ce ne sono tante Ma col tuo cuore c’è n’è una sola Hai custodito le mie insicurezze Saresti pronta per rifarlo ancora Che di stazioni ce ne sono tante Ma poi torniamo sempre ad una sola Ti scriverò un messaggio Appena uscita dalla stazione Ci vediamo poi per pranzo Non vedo l’ora di parlarti Per ritornare a respirare Ti chiedo scusa se non ti ho mai detto Quanto ti voglio bene Tu che hai trovato sempre un posto Dove nascondere le mie paure È che l’orgoglio a volte è un mostro Che ci fa solo allontanare E se un giorno sarò una mamma Vorrei essere come mia madre Nel tuo sorriso mi sentivo a posto E non serviva più stare male Ma l’amore non è solo un posto, è il tuo modo di fare. Ti chiedo scusa se non ti ho mai detto Quanto ti voglio bene Tu che hai trovato sempre un posto Dove nascondere le mie paure È che l’orgoglio a volte è un mostro Che ci fa solo allontanare E se un giorno sarò una mamma Vorrei essere come mia madre Sei tu il regalo dei miei compleanni La luce accesa quando torno tardi Il cuore più grande dove ripararmi Stringimi forte a te Stringimi forte a te Stringimi forte a te
06 Feb 2020 - 15:15
“Amicizia e pace sono fondamentali e voi lo sapete. Auguri ragazzi”. Sergio Mattarella durante la visita a sorpresa alla scuola D….
06 Feb 2020 - 15:13
Ha trovato i corpi senza vita delle due sorelle più piccole, impiccatesi in una cascina di famiglia, è tornata a…
06 Feb 2020 - 15:10
Donald Trump entra nell’aula del Congresso, la speaker (sua personale e politica nemica) Nancy Pelosi gli va incontro. Lui le…
06 Feb 2020 - 15:00
Levante TIKIBOMBOM di Levante Ed. Metatron Publishing – Torino Ciao tu, animale stanco Sei rimasto da solo Non segui il branco Balli il tango mentre tutto il mondo Muove il fianco sopra un tempo che fa Tikibombombom Hey tu, anima indifesa Conti tutte le volte in cui ti sei arresa Stesa al filo teso delle altre opinioni Ti agiti nel vento Di chi non ha emozioni Mai più, è meglio soli che accompagnati Da anime senza sogni pronte a portarti con sé, giù con sé. Laggiù, tra cani e porci, Figli di un Dio minore pronti a colpirci Per portarci giù con sé, giù con sé. Noi, siamo luci di un’altra città Siamo il vento e non la bandiera, siamo noi. Noi, siamo gli ultimi della fila Siamo terre mai viste prima, solo noi Ciao tu, freak della classe “Femminuccia” vestito con quegli strass Prova a fare il maschio Ti prego insisto Fatti il segno della croce e poi Rinuncia a Mefisto Hey tu, anima in rivolta Questa vita di te non si è mai accorta Colta di sorpresa, troppo colta Troppo assorta, quella gonna è corta Mai più, è meglio soli che accompagnati Da anime senza sogni pronte a portarti con sé, giù con sé. Noi, siamo luci di un’altra città Siamo il vento e non la bandiera, siamo noi. Noi, siamo gli ultimi della fila Siamo terre mai viste prima, solo noi Noi siamo angeli rotti a metà Siamo chiese aperte a tarda sera, siamo noi. Noi, siamo luci di un’altra città Siamo il vento e non la bandiera, siamo noi. Noi, siamo gli ultimi della fila Siamo terre mai viste prima, solo noi Noi siamo l’ancora e non la vela Siamo l’amen di una preghiera, siamo noi. Ciao tu, animale stanco Sei rimasto da solo Non segui il branco Balli il tango mentre tutto il mondo Muove il fianco sopra un tempo che fa Tikibombombom
06 Feb 2020 - 14:45
Le vere ragioni per cui una persona decide di togliersi la vita restano sempre avvolte nel mistero. È difficile capire…
06 Feb 2020 - 14:20
Sono in corso accertamenti su un italiano rientrato nei giorni scorsi da Wuhan in Cina, nell’ambito delle misure di controllo…
06 Feb 2020 - 14:20
Enrico Nigiotti BACIAMI ADESSO di E. Nigiotti Ed. BMG Rights Management (Italy)/ Sony/ATV Music Publishing (Italy)/Impatto Milano – Bologna Sembra sempre inverno Oggi è un mese che non so… non riconosco Ci ringhiamo da lontano come i cani, E ci pensiamo ancora più vicini È così È così… è così… è così Che se ti tiro come un sasso poi ritorni qui È così È così Tu sei quello che proteggo dentro me Ancora adesso che ti leggo senza scrivere Sei in ogni volta che non penso e penso a te Sei l’unica stanza che mi salva dal disordine Baciami, baciami… baciami adesso Sembra sempre inverno Questo cielo che fa buio troppo presto Questo senso di buttarci troppo sale Questa voglia… voglia di sapore È così… è così Tu sei quello che proteggo dentro me Ancora adesso che ti leggo senza scrivere Sei in ogni volta che non penso e penso a te Sei l’unica stanza che mi salva dal disordine Baciami, baciami… baciami adesso Fermarmi qui, in mezzo a tutta questa gente E senza dire niente baciami adesso Baciami, baciami… baciami adesso …Che poi fa buio presto…
06 Feb 2020 - 14:15
Dopo 201 giorni nello spazio, l’astronauta italiano Luca Parmitano è atterrato nella steppa del Kazakistan con la navetta Soyuz Ms-13. Secondo quanto riferisce l’Esa, insieme ad ‘AstroLuca’, sono rientrati dalla missione Beyond, anche i colleghi Christina Koch della Nasa, rimasta a bordo ben 328 giorni, e Alexander Skvortsov dell’agenzia spaziale russa Roscosmos. Il distacco della navetta Soyuz dalla Stazione Spaziale Internazionale è avvenuto alle 06:49 di questa mattina. Alle 10:13 ora italiana l’atterraggio nella steppa del Kazakistan.
06 Feb 2020 - 14:06
Dopo 201 giorni nello spazio, l’astronauta italiano Luca Parmitano è atterrato nella steppa del Kazakistan con la navetta Soyuz Ms-13. Secondo…
06 Feb 2020 - 14:03
Sono totalmente contrario a ogni forma di violenza, specialmente sulle donne. Per quanto riguarda il brano incriminato purtroppo questo linguaggio forse ancora fa fatica a farsi capire o non vuole essere capito. Perché se noi ci fermiamo a quattro righe di un brano nessuno dovrebbe più cantare al Festival e il Festival non esisterebbe più”, dice il rapper Junior Cally dopo le polemiche sulla sua canzone. E risponde anche all’affondo di Gessica Notaro, sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato nel 2017: “Mette la maschera per fare show e idolatrare la violenza, io per rimediare ai danni della violenza subita”
06 Feb 2020 - 14:02
“Il Consiglio regionale del Lazio ha approvato questa mattina una mozione a mia prima firma che impegna il Presidente a…
06 Feb 2020 - 13:54
Continuano le polemiche contro il trapper Junior Cally, sotto accusa per il testo di una canzone del 2017. Non quindi…
06 Feb 2020 - 13:50
«Su le mani!», urlava. E tutti, davanti a lui, a ballare. Erano anni spensierati, quelli in cui Dj Fofò ammaliava…
06 Feb 2020 - 13:25
L’impatto è stato terribile e sarebbe potuta essere una carneficina. “Siamo stati fortunati, miracolati, sembrava di stare sulle montagne russe”….
06 Feb 2020 - 13:23
Piero Pelù GIGANTE di P. Pelù – L. Chiaravalli – P. Pelù Ed. Diablo/Music Union – Milano Spingi forte spingi forte salta fuori da quel buio Crescerai aprendo porte tutti i giorni stare pronti Tu sei molto di più di quello che credi di quello che vedi Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla, un piccolo Buddha Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo mondo È come una giostra la mente Tu sei il re di tutto e di niente gigante Niente di proibito sei pronto a cavalcare il mondo? Mondo Fatti il tuo castello volante Con la fantasia di un bambino… gigante Cavalcare draghi e mostri già ti penso dacci dentro È un mestiere che conosco tutti i giorni stare pronti Tu sei molto di più di quello che credi di quello che vedi Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla mio piccolo Buddha Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo, mondo È come una giostra la mente Tu sei il re di tutto e di niente… gigante Niente di proibito sei pronto a cavalcare il mondo, mondo Fatti il tuo castello volante Con la fantasia di un bambino… gigante Tu sei molto di più di quello che vedi di quello che credi Sei il mio asso Tu sei il mio Gesù la luce sul nulla mio piccolo Buddha …Il tuo non è un pianto è il tuo primo canto ehi! Oh eh oh eh Niente di proibito tu sei benvenuto al mondo, mondo È come una giostra la mente Tu sei il re di tutto e di niente… gigante Spacca l’infinito e rubagli un minuto al mondo, mondo Per fare un castello volante Con la fantasia di un bambino… gigante Gigante…
06 Feb 2020 - 13:20
Il collettivo napoletano ha pubblicato un video di commento della seconda serata. Come al solito i Jackal sono irresistibili. Siparietti con Nicola Savino, Levante [Video The JackaL]
06 Feb 2020 - 12:49
Paolo Jannacci VOGLIO PARLARTI ADESSO di A. Bonomo – P. M. Jannacci – E. Bassi – M. Bassi Ed. Edizioni Curci/Faithfool/Music Union/Ala Bianca Group – Milano – Gallarate (VA) – Milano – Modena Là fuori c’è la guerra e dormi Ma qui ci penso io a te Vorrei che non tremassi come me Ho visto piangere un gigante Figurati se non piango io Che sono nato adesso amore mio Confesso che non so, non so Come si può, afferrare il vento E il tempo che non ti do, è tempo perso Voglio parlarti adesso Solo per dirti che Nessuno può da questo cielo in giù volerti bene più di me Voglio parlarti adesso Prima che un giorno il mondo porti via I tuoi sorrisi grandi i giochi tra le porte E quell’idea che tu resti un po’ mia Non sarò mai pronto a dirti sì Ma quando vai sai che mi trovi qui E quando il modo di aiutarti Sarà non aiutarti più Sorridi in faccia all’odio e manda giù Potrei svegliarti poi ma poi non so, se poi, sarà lo stesso Ora è sempre il mio miglior momento Voglio parlarti adesso Solo per dirti che Nessuno può da questo cielo in giù volerti bene più di me Voglio parlarti adesso Prima che un giorno il mondo porti via I tuoi sorrisi grandi i giochi tra le porte E quell’idea che tu resti un po’ mia Non sarò mai pronto a dirti sì Ma quando vai sai che mi trovi qui Le stelle appese poi cadranno giù E un giorno ci diremo addio Ma se una notte sentirai carezze sarò io… Voglio parlarti adesso Prima che un bel tramonto porti via Le corse senza fine, addormentarsi insieme E quell’idea che tu resti un po’ mia Non sarò mai pronto a dirti sì Ma tuo padre sarà sempre qui Si è fatto tardi… adesso dormi
06 Feb 2020 - 12:40
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato, a sopresa, la scuola materna e elementare ‘Manin’ nel quartiere ‘Esquilino. L’istituto si contraddistingue per la sua multiculturalità, con una presenza tra il 40 e il 50% di alunni di nazionalità non italiana anche se nati in Italia. Il capo dello Stato ha visitato alcune classi, si è intrattenuto con i bambini e i docenti e un gruppo di ragazzi delle medie di diverse nazionalità ha cantato l’inno di Mameli. Il gesto è avvenuto per ammorbidire e colmare la psicosi e il panico dovute al coronavirus. Si è trattato di un gesto distensivo e simbolico da parte del capo dello Stato nei confronti della comunità cinese residente da anni in Italia.
06 Feb 2020 - 12:35
Pinguini Tattici Nucleari RINGO STARR di R. Zanotti Ed. BMG Rights Management (Italy)/Tuttomoltobenegrazie Milano – Padova A volte penso che a quelli come me il mondo non abbia mai voluto bene Il cerchio della vita impone che per un re leone vivano almeno tre iene Gli amici ormai si sposano alla mia età ed io mi incazzo se non indovino all’eredità Forse dovrei partire, andarmene via di qua, e cambiare la mia vita in toto tipo andando in Africa Ma questa sera ho solo voglia di ballare, di perdere la testa e non pensare più Che la mia vita non è niente di speciale e forse alla fine c’hai ragione tu In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr Uooh oooh Tu eri Robin poi hai trovato me, pensavi che fossi il tuo Batman ma ero solo il tuo Ted eh eh E quando dico che spero che trovi un ragazzo migliore di me fingo, Che i migliori alla fine se ne vanno sempre e che cosa rimane? Ringo. Ma questa sera ho solo voglia di ballare, di perdere la testa e non pensare più Che la mia vita non è niente di speciale e forse alla fine c’hai ragione tu In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr Uooh oooh Ringo, Ringo, Ringo, Ringo In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr Ma questa sera ho solo voglia di ballare, di perdere la testa e non pensare più Che la mia vita non è niente di speciale e forse alla fine c’hai ragione tu In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr (Ringo) In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr (Ringo) In un mondo di John e di Paul io sono Ringo Starr (Ringo) Uooh oooh
06 Feb 2020 - 12:21
In Etiopia, il 16% delle ragazze di età inferiore ai 14 anni e il 65% delle donne tra i 15…
06 Feb 2020 - 12:12
Sono due le vittime del terribile deragliamento del treno Av 9595. Giuseppe Cicciù aveva compiuto 51 anni ad agosto, era…
06 Feb 2020 - 12:00
Tosca HO AMATO TUTTO di P. Cantarelli Ed. The Saifam Group/I Mean Music/L’Andatura/Leave Music Lugagnano di Sona (VR) – Milano – Parma – Roma Tre passi e dentro la finestra Il cielo si fa muto Resto lì a guardare Io so cantare so suonare so reagire ad un addio Ma stasera non mi riesce niente Stasera se volesse Dio Faccio pace coi tuoi occhi Finalmente Con te ho riscritto l’alfabeto Di ogni parola stanca il significato Perfettamente inutile cercare di fermare l’onda che Ci annega e ci lascia senza fiato Ed è una musica che va In un istante è primavera Che ritorna E come un pesce che non può più respirare Come un palazzo intero che sta per cadere Tu sei l’unica messa a cui io sono andata Un volo che è partito Svanito in fondo al blu E io adesso farei qualsiasi cosa Per sfiorare le tue labbra Per rivederti Se è vero che il tempo ci rincorre Oggi sono questa faccia questa carne e queste ossa Le sento ancora addosso le tue mani che mi spostano più in là Dove si vive solo di uno sguardo È tardi, si spegne la candela È sempre troppo tardi Per chi non tornerà E come un pesce che non può più respirare Come un palazzo intero che sta per cadere Tu sei l’unica messa a cui io sono andata Un treno che è partito Sparito in mezzo al blu E io adesso farei qualsiasi cosa Per averti fra le braccia Per rivederti Perché se manchi tu manchi da morire Perché amarsi è respirare i tuoi respiri Stracciarsi via la pelle e volersela scambiare È l’attimo fatale in cui mi sono arresa Perché tu vieni con questo amore tra le mani E come sempre nei tuoi occhi La mia casa Se tu mi chiedi in questa vita cosa ho fatto Io ti rispondo ho amato Ho amato tutto
06 Feb 2020 - 11:50
Paolo Palumbo è il super ospite sul palco del Festival di Sanremo. Affetto da Sla, il 22enne sardo ha scoperto di avere questa malattia all’età di 17 anni. E’ salito sul palco dell’Ariston grazie a una speciale rampa montata apposta per lui, e canterà sdraiato, puntando con le pupille il comunicatore verbale che da un anno gli ha ridato una voce, seppure artificiale. Nel suo curriculum si porta il record di malato di Sla più giovane d’Europa, una diagnosi che gli è crollata addosso quando mestoli e coltelli hanno cominciato a cadergli di mano. La sua storia ha emozionato il pubblico che lo ha applaudito e ha ammirato la sua forza.
06 Feb 2020 - 11:42
Da una prima parziale ricostruzione della dinamica del deragliamento del Treno Av 9595, ci sarebbero stati problemi con un deviatoio…
06 Feb 2020 - 11:31
L’ultimo sondaggio Emg Acqua per la trasmissione Agorà di Rai3 conferma la Lega come primo partito ma con un trend…
06 Feb 2020 - 11:25
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